giovedi` 25 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
08.12.2017 I lumi di Chanukkà a Casale Monferrato
Due commenti di Ermanno Tedeschi

Testata: Corriere della Sera
Data: 08 dicembre 2017
Pagina: 12
Autore: Ermanno Tedeschi
Titolo: «Candelabri in festa - La storia Chanukkah, la ricorrenza che ricorda il miracolo dell'olio»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA - TORINO di oggi, 08/12/2017, a pag. 12, con i titoli "Candelabri in festa", "La storia Chanukkah, la ricorrenza che ricorda il miracolo dell'olio", due commenti di Ermanno Tedeschi.

Ecco gli articoli:

"Candelabri in festa"

Risultati immagini per Ermanno Tedeschi
Ermanno Tedeschi

Risultati immagini per casale lampade chanukka

La festa di Channukah rappresenta un momento importante per la piccola e vivace Comunità monferrina che da molti anni accoglie nel Cortile delle Api i rappresentanti delle religioni monoteistiche, anche quest'anno il 17 dicembre alle ore 16 verrà acceso il sesto lume di Channukah alla presenza anche del nuovo Vescovo di Casale Monsignor Gianni Sacchi. Ogni anno il museo acquisisce nuovi candelabri realizzati appositamente per essere esposti nel Museo dei Lumi che vengono generosamente donati al fine di arricchire la collezione. In prospettiva il museo diventerà sicuramente il più importante del mondo in quanto non ci sono altre realtà come queste. Le acquisizioni del 2017 sono numerose e importanti: ventotto artisti mantovani doneranno le channukiot (candelabri) realizzate da loro dopo averle esposte nel Complesso di Palazzo Ducale a Mantova, la città in cui nel 2016 furono ospitati i candelabri del Museo dei Lumi. Altri sei nuovi candelabri si aggiungeranno all'acquisizione mantovana grazie all'impegno e alla generosità di Bruno Cecobelli, Vittorio Pavoncello, Paolo Franco, Filippo Biagioli, Marco Pili e Antonio Peruzzi. La collezione del Museo dei Lumi potrà così contare su più di 200 candelabri a dimostrazione di quanto l'arte sia uno strumento prezioso per fare conoscere una tradizione millenaria come quella rappresentata dalla festa di Channukah. A Casale Monferrato esisteva prima della seconda guerra mondiale una fiorente Comunità ebraica che dopo il 1945 si era dimezzata: la Sinagoga aveva subito ingenti danni, i libri sparsi e l'archivio abbandonato dal 1938. I pochi ebrei casalesi rimasti non si arresero e con grandi sacrifici e grazie al loro generoso contributo ed a una grande forza di volontà restaurarono la Sinagoga e ricostruirono l'archivio storico. A coronamento di questo immenso lavoro e come testimonianza del passato, ma anche del presente. ci sono due musei: il Museo degli Argenti, costruito in occasione del primo restauro, e il Museo dei Lumi realizzato con il contributo della Fondazione Arte Storia e Cultura Ebraica a Casale Monferrato e nel Piemonte Orientale Onlus che è la proprietaria dei lumi che sono un'occasione unica per vedere i diversi modi in cui tanti artisti hanno affrontato i problemi legati al progetto formale di un oggetto rituale. Questo Museo unico nel suo genere ospita quasi duecento candelabri di Channukah realizzati da artisti contemporanei di fama nazionale come, Pomodoro, Aldo Mondino, Ugo Nespolo, Tobia Ravà, Emilio Isgrò, Emanuele Luzzati, Lucio Del Pezzo, Giosetta Fioroni, Riccardo Gusmaroli, Enrico Colombotto Rosso, Jessica Rosalinda Carroll, Elio Carni, Roberto Barni, Luigi Mainolfi, Antonio Recalcati, Mimo Paladino, Davide Nido e tanti altri provenienti da diverse parti del mondo come Arman, Clara Abramovici, scultrice romena che si è trasferita in Israele nel 1950 dove ha compiuto gli studi di arte e scultura e Ali Hassoun, pittore litalo lbanese che al concetto di scontro di _ civiltà contrappone l'idea di «umanità», qualità universale che accomuna tutti i popoli, fondata su una spiritualità originaria che precede le diversificazioni religiose e politiche. Così Ali si fa traduttore di culture diverse, ma confrontabili, che convivono nello spazio perfettamente orchestrato. I personaggi dell'Islam e dell'Africa nelle sue composizioni sono tutti catturati in un gioco di citazioni colte e di rimandi indiretti tra figure e sfondo. Per realizzare la sua Chanukkiah ha pensato alla scritta in arabo bismillahi al — rahmani al — rahimi (nel nome di Allah il misericordioso, il compassionevole) che è il versetto che apre le Sure del Corano e in quest'opera la scritta rievoca anche l'incontro di Mosè nel deserto con l'Essenza della divinità. Vale la pena dunque di visitare il Museo dei Lumi, una luce per mantenere viva una tradizione millenaria ma ancora attuale.

"La storia Chanukkah, la ricorrenza che ricorda il miracolo dell'olio"

La Festa di Chanukkah, fra tutte le antiche ricorrenze ebraiche, è l'unica che non affondi in qualche modo le sue radici nella Bibbia e nei suoi racconti; è una festa stabilita dai Maestri del Talmud e ricorda un avvenimento accaduto nella terra d'Israele quando nel 168 a.c Antioco Epifane di Siria, ottavo re della dinastia seleucide, voleva imporre la religione greca alla Giudea. Chanukkah è anche conosciuta come la festa del miracolo dell'olio: quando, dopo una strenua battaglia nel 165 a.c nel Tempio riconquistato si dovette procedere alla riconsacrazione, fu trovata una sola ampolla di olio puro. Per la preparazione di olio puro occorrevano otto giorni, ma si verificò un grande miracolo perché l'olio che poteva bastare per un solo giorno fu sufficiente per otto. In ricordo di quel miracolo i Saggi del Talmud istituirono una festa di lode e di ringraziamento al Signore che dura otto giorni. La prima sera della Festa, che quest'anno cade martedì a dicembre, si accende un lume su un candelabro speciale a nove bracci e ogni sera se ne aggiunge uno in più fino all'ottava in cui si accendono otto lumi. Questo candelabro si chiama Chanukkià e può avere diverse forme. Il nono braccio si chiama shammash e serve per accendere gli altri lumi. Uno dei precetti è quello di rendere pubblico il miracolo e per questo si usa accendere al tramonto o più tardi, vicino alla finestra che si affaccia sulla strada. Negli ultimi anni in diverse città si issa una grande Chanukkià in modo che tutti ebrei e non ebrei possano condividere questo momento di gioia. Anche a Torino viene praticata questa usanza. Tra le varie accensioni pubbliche si segnala quella del gruppo Chabad Torino il 16 dicembre alle ore 19.30 in piazza XVIII dicembre.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT