giovedi` 25 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
13.04.2017 Iran: il ritorno di Ahmadinejad
Commento di Viviana Mazza

Testata: Corriere della Sera
Data: 13 aprile 2017
Pagina: 15
Autore: Viviana Mazza
Titolo: «Ahmadinejad fa di testa sua e si ricandida»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 13/04/2017, a pag. 15, con il titolo "Ahmadinejad fa di testa sua e si ricandida", il commento di Viviana Mazza.

Sul MANIFESTO Michele Giorgio riporta la notizia, ma il commento è disinformante. Secondo Giorgio, Ahmadinejad è interprete della "linea dura" in Iran: è un modo politicamente corretto per non descrivere il fanatismo e l'estremismo di Ahmadinejad per quello che è.

Ecco l'articolo:

Immagine correlata
Viviana Mazza

Immagine correlata
Mahmoud Ahmadinejad

Mahmoud Ahmadinejad torna in pista. L’ex presidente iraniano si è registrato come candidato alle elezioni presidenziali del 19 maggio, in cui Hassan Rouhani cerca la riconferma per un secondo mandato. Oltre 120 persone, tra cui 6 donne, si sono iscritte, ma devono ancora superare il vaglio del Consiglio dei Guardiani. La scelta di Ahmadinejad è una sorpresa. La sua candidatura è vista come una sfida alla Guida Suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, che gli aveva ordinato di non candidarsi. Ma Ahmadinejad — già presidente dal 2005 al 2013, contestato nel 2009 con grandi proteste di piazza — ha spiegato in conferenza stampa che quello di Khamenei era «solo un consiglio».

Ahmadinejad ha ancora dei sostenitori, convinti che serva un presidente che parli duramente con l’America di Trump, ma resta una figura divisiva nello stesso fronte oltranzista. Membri del suo governo sono finiti in carcere per corruzione, il Paese ha sofferto sotto le sanzioni occidentali per il programma nucleare. Le elezioni saranno una sorta di referendum sull’accordo sul nucleare ottenuto da Rouhani che però non ha portato alla rimozione di tutte le sanzioni. Tra i candidati ultraconservatori chi rischia, più di Ahmadinejad, di insidiare Rouhani è il religioso Ebrahim Raisi, accusato dai riformisti di essere tra i membri della «Commissione della morte» che negli anni 80 decise il massacro dei prigionieri politici. Capo della fondazione religiosa Astan-e Qods Razavi, membro dell’Assemblea degli Esperti che sceglierà la prossima Guida Suprema: c’è chi crede sia lui il favorito di Khamenei.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT