venerdi 29 marzo 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
25.03.2017 Una cronaca 'rosa' può andare bene, ma attenzione alla titolazione
Davide Frattini racconta in stile CHI le vicende private dei leader israeliani

Testata: Corriere della Sera
Data: 25 marzo 2017
Pagina: 13
Autore: Davide Frattini
Titolo: «L'invidia per la coppia glamour mette in crisi il governo d'Israele»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 25/03/2017, a pag.13, con il titolo " L'invidia per la coppia glamour mette in crisi il governo d'Israele", una cronaca di Davide Frattini

Risultati immagini per netanyahu sa'ar
da sinistra: Gideon Sa'ar, Bibi Netanyhau

Una cronaca, nello stile dei giornali 'rosa' del nuovo patron del Corriere, non è necessariamente un fatto negativo, anzi. Per i media, Israele interessa esclusivamente per il conflitto palestinista. Ben vengano le cronache pettegole, come usa per tutti i peronaggi in vista nei paesi democratici. Non vorremmo però che i 'consigli' di Urbano Cairo, per alzare le vendite, trasformassero il primo quotidiano italiano in una succursale di "CHI", come temiamo stia avvenendo se non altro dal titolo scelto per il pezzo uscito oggi. Molto abile Frattini nell'inserire comunque le indiscrezioni politiche, che rendono il pezzo inattaccabile. Persino da IC.

Risultati immagini per davide frattini giornalista
Davide Frattini

Da deejay dilettante nei club di Tel Aviv ha imparato a mixare le posizioni progressiste (sì alle coppie gay) con l'ideologia nazionalista della destra (no a un accordo con i palestinesi); la dolce vita libertaria della città sul Mediterraneo con il rispetto delle regole religiose di Gerusalemme; l'andare ai concerti rock con il frequentare la sinagoga al sabato. L'aver sposato — in seconde nozze — una giornalista e celebrità televisiva con il rischio di essere coinvolto in uno scandalo sessuale (la lettera d'accusa della presunta amante alla fine si è rivelata falsa). Gideon Sa'ar preoccupava Benjamin Netanyahu quando erano nello stesso partito e nello stesso governo, lo preoccupa ancora di più adesso che l'ex ministro dell'Educazione si è preso un periodo sabbatico: la vacanza dalla politica non gli impedisce di partecipare alle assemblee del Likud — dove per due volte ha vinto le primarie — anche nei villaggi sperduti, di presenziare alle feste dei potenti raccoglitori locali di voti, di ripetere al microfono che presto il riposo finirà. Sempre accompagnato da Geula Even, una delle conduttrici più popolari in Israele, che per anni ha presentato il telegiornale del Canale 1 e ha condotto il programma d'inchiesta Hamusaf, «Il supplemento». La coppia Sa'ar-Even — scrive l'editorialista Ben Caspit sul quotidiano Maariv — «sta facendo impazzire la coppia che vive nella residenza del primo ministro in via Balfour a Gerusalemme». Sara, la moglie di Netanyahu, — commenta íl giornale Haaretz — resta uno dei punti più deboli del premier: «I tentativi di renderla simpatica agli elettori sono falliti, i consiglieri per le pubbliche relazioni si sono dimostrati inutili, la frustrazione è profonda». Da settimane Netanyahu battaglia con Moshe Kahlon, il ministro delle Finanze: il premier vuole boicottare il rilancio del servizio pubblico dopo averlo sostenuto. L'Israel Broadcasting Corporation verrebbe sostituita da una nuova entità, le trasmissioni di Kan (in ebraico significa «qui») dovrebbero debuttare il 30 aprile. Il primo ministro minaccia di dissolvere la coalizione e andare ancora una volta alle elezioni anticipate (sarebbero le terze in quattro anni) pur di impedire la messa in onda di quello che considera un covo di «bolscevichi» e «sinistrorsi», come ha più volte definito i giornalisti israeliani. Pretende di far passare prima una legge che dia più controllo sulla radio e la televisione di Stato al governo. Per Kahlon, invece, íl rinvio è solo sperpero di denaro e così il ministro è diventato íl garante della riforma. «Durante il viaggio a Pechino di questi giorni — commenta Nahum Barnea, prima firma di Yedioth Ahronoth, il giornale più venduto — Netanyahu ha continuato a confidarsi con i fedelissimi in Israele e a lamentarsi di essere perseguitato». L'ultimo colpo ai tentativi di mediazione è stato la nomina proprio di Geula Even come conduttrice del nuovo telegiornale. Non importa che gli analisti prevedano ascolti minimi per i primi anni e che l'influenza politica del canale sarà limitata, non importa che Geula sia considerata equilibrata e professionale, la decisione è stata interpretata da Netanyahu come un'altra mossa nel complotto dei media contro di lui, un altro tassello (o proiettile) della campagna per favorire Sa'ar e la futura first lady. «È convinto che la patria sia in pericolo», continua Barnea. Non basta a tranquillizzarlo neppure che la giornalista da ragazza avesse un poster appeso sopra al letto: non di una rockstar durante un concerto, ma di Netanyahu su un palco diverso, quello delle Nazioni Unite quand'era ambasciatore per Israele.

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/62821, oppur vliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT