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Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 12/01/2017, a pag. 5, con il titolo " 'L'Unità' chiude, via ai licenziamenti. Staino contro il leader Pd", la cronaca di Alessandra Arachi. A destra: il lettore trinariciuto dell' Unità secondo Guareschi E' tradizione - giusta - rimpiangere un giornale che chiude, in nome della pluralità di opinioni. Ma vale anche per L'Unità? Nonostante il centrosinistra sia cambiato con la guida di Matteo Renzi, il quotidiano è rimasto quello trinariciuto degli anni del PCI, come dimostrano gli articoli su Israele di Umberto De Giovannangeli, intrisi di ostilità per lo Stato ebraico. Ecco l'articolo:
Bisognerebbe riesumare Francesco Guccini e le parole della sua «Eskimo»: «.. e alcuni audaci in tasca l’Unità ...» per trovare davvero qualche audace disposto, ancora una volta, a far risorgere lo storico quotidiano fondato da Antonio Gramsci. La Pessina costruzione, socio dell’ Unità all’80 per cento, non ci sta più. E ieri mattina ha annunciato licenziamenti collettivi (sono rimasti 29 giornalisti) senza preavviso. «E senza alcuna trattativa: un metodo che nemmeno il peggiore padrone delle ferriere dell’Unione Sovietica avrebbe mai adottato», denuncia Umberto De Giovannangeli, storico giornalista e membro del comitato di redazione insieme con Maria Zegarelli e Massimo Solani. Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@corriere.it |
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