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Corriere della Sera Rassegna Stampa
29.10.2016 Follie clericali un po' ovunque
Israele, Filippine,Vaticano

Testata: Corriere della Sera
Data: 29 ottobre 2016
Pagina: 9
Autore: La Redazione
Titolo: «'Punizione divina', polemica pere le frasi del vice-ministro israeliano»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 29/10/2016, a pag.9, il redazionale dal titolo "'Punizione divina', polemica per le frasi del vice-ministro israeliano".

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Ayoub Kara

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Amava gesù, odiava gli ebrei

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Rodrigo Duterte, sta parlando con Dio?

A David Ben Gurion è stata attribuita una laica profezia " Israele sarà un paese normale quando ci saranno prostitute e ladri israeliani", profezia che si è puntualmente avverata. Avrebbe dovuto aggiungere però anche gli ultrà clericali, come apprendiamo dalla dichiarazione di un vice ministro dello Stato ebraico, Ayoub Kara, che non è ebreo ma druso, quindi regolare cittadino israeliano, a pieno titolo può essere incluso nella profezia di Ben Gurion.
Di menti religiosamente fanatizzate non ce sono soltanto in Israele, da quanto leggiomo sui media di oggi. Nelle Filippine il presidente Rodrigo Duterte sostiene di parlare direttamente con Dio e in Vaticano il Papa elogia Lutero con queste parole " ha messo la Bibbia nelle mani del popolo", chissà, in qualche intervallo fra i consigli di bruciare sulle pubbliche piazze tutte le copie del Talmud e incendiare tutte le sinagoghe.

Ecco la cronaca del Corriere sulla 'punizione divina':

Non un fenomeno naturale ma una «punizione divina» per l'astensione dell'Italia all'Unesco nel voto sulla Città Vecchia di Gerusalemme. E la sintesi di quel che è successo nel Centro Italia secondo Ayoub Kara, esponente del Likud (il partito di maggioranza del governo israeliano) nonché viceministro della Cooperazione regionale. Il tutto alla vigilia della prima visita del presidente Sergio Mattarella in Israele che si svolge oggi. Kara, ricostruisce il quotidiano online Ynet — mercoledì era in missione in Vaticano quando c'è stata la scossa. «Passare attraverso un terremoto non è stata la più piacevole delle esperienze — ha raccontato il viceministro —, ma abbiamo avuto fiducia che la Santa Sede ci avrebbe tenuto al riparo. Sono certo che il sisma sia avvenuto a causa della decisione Unesco che il Papa ha fortemente disapprovato». Pochi giorni fa l'Unesco ha votato a maggioranza una risoluzione in cui i luoghi sacri di Gerusalemme vengono denominati solo in arabo e nel quale definisce Israele «un potere occupante», condanna «le crescenti aggressioni di Israele», disapprova «le restrizioni imposte all'accesso ai luoghi sacri». Emanuele Fiano, del Pd, invita Netanyahu a «chiedere le dimissioni di Kara». «Il viceministro dimostra quali danni possa fare al suo Paese un fanatico che parla come un fondamentalista di opposto segno religioso — dice Fabrizio Cicchitto, presidente della Commissione esteri della Camera —. Le sue dichiarazioni sono demenziali e inqualificabili».

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lettere@corriere.it

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