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Corriere della Sera Rassegna Stampa
11.09.2014 Israele è uno Stato di diritto, anche se il Corriere sembra dimenticarsene
Cronaca della redazione del Corriere della Sera

Testata: Corriere della Sera
Data: 11 settembre 2014
Pagina: 18
Autore: la redazione
Titolo: «Israele apre indagine su 2 attacchi a Gaza»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 11/09/2014, a pag. 18, l'articolo "Israele apre indagine su 2 attacchi a Gaza". Israele, a differenza di tutti gli Stati arabi e a maggior ragione di una organizzazione terroristica come Hamas, è uno Stato di diritto, in cui anche gli errori commessi in un difficile contesto di guerra meritano un'inchiesta. Dunque non si tratta di un tentativo di anticipare alcun tribunale internazionale, che in ogni caso avrebbe già pronto un verdetto di condanna nei confronti dello Stato ebraico a prescindere dai fatti. Il Corriere della Sera riporta inoltre il numero di vittime civili dichiarato da Hamas e prontamente accettato dall'Onu, dimenticando di sottolineare la natura pienamente terroristica del regime islamo-nazista che opprime la Striscia di Gaza.


Il simbolo della Corte penale internazionale dell'Aja: una bilancia sbilanciata, quando si tratta di Israele

L'esercito israeliano ha aperto un'indagine su due degli incidenti più controversi che hanno provocato vittime civili nel corso della recente offensiva nella Striscia di Gaza. Le Forze armate dello Stato ebraico, ha riferito una fonte militare, indagheranno in particolare sull'uccisione di un gruppo di bambini palestinesi su una spiaggia di Gaza e sul bombardamento di una scuola gestita dall'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. L'apertura dell'inchiesta sembra un tentativo da parte di Israele di anticipare ed evitare eventuali indagini internazionali (i palestinesi hanno minacciato il ricorso alla Corte penale internazionale) sulla condotta dell'esercito durante l'ultimo conflitto a Gaza, in cui hanno perso la vita oltre 2.100 palestinesi. Nella guerra hanno perso la vita anche 66 soldati israeliani e sei civili, tra cui un lavoratore thailandese. Secondo l'Onu e fonti locali, palestinesi e internazionali, la maggior parte delle vittime erano civili, mentre Israele afferma che il numero di militanti uccisi fosse molto più alto e accusa Hamas di sfruttare i civili come scudi umani.

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lettere@corriere.it

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