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Corriere della Sera Rassegna Stampa
30.05.2011 L'Iran si estende in Egitto
Analisi di Guido Olimpio

Testata: Corriere della Sera
Data: 30 maggio 2011
Pagina: 12
Autore: Guido Olimpio
Titolo: «La guerra segreta fra Iran ed Egitto»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 30/05/2011, a pag. 12, l'articolo di Guido Olimpio dal titolo " La guerra segreta fra Iran ed Egitto ".


Egitto, Iran

Guerra di 007 tra Egitto e Iran. La sicurezza egiziana ha fermato sabato sera Qassem Al Husseini, un diplomatico iraniano al Cairo accusato di spionaggio. Per il funzionario, rilasciato ieri, scatterà l’espulsione. Da Teheran hanno cercato di ridimensionare l’incidente, ma hanno acceso le loro «antenne» . Perché l’arresto di Qassem Al Husseini può far saltare qualcosa di più serio. La spia non era, infatti, da sola. Gli iraniani – secondo quanto rivelato da fonti diplomatiche al Corriere – si sono mossi fin dai primi giorni di aprile dopo l’annuncio che Egitto e Iran sono pronti a ristabilire i rapporti diplomatici interrotti nel 1980. Una svolta storica che i mullah hanno accompagnato con una seconda iniziativa. Riservata. Teheran vuole allargare la presenza della sua intelligence in Nord Africa e ha mobilitato l’Armata Qods, il braccio clandestino dei pasdaran. Il suo comandante, Ghassem Soleimani, ha attivato diversi operativi destinati ad agire in Egitto e passato direttive precise al rappresentante iraniano al Cairo Mojtaba Imani, convocato di gran fretta a Teheran. A un ufficiale della Qods, inviato con la classica copertura diplomatica, è stato affidato il compito di gestire il network. Era Al Husseini? O lui aveva solo un ruolo esplorativo? Gli 007 iraniani – secondo gli ordini di Soleimani -devono sfruttare l’apertura egiziana per ampliare il traffico d’armi in favore dei palestinesi di Hamas a Gaza. Un team di agenti ha studiato come favorire il transito del materiale che arriva in Sudan dall’Iran e poi prosegue verso la striscia palestinese grazie alla filiera del contrabbando. Tre elementi sudanesi – uno di loro è conosciuto come «l’esperto» – si sono trasferiti di recente nella penisola del Sinai per coordinare l’invio delle armi insieme. Altrettanto importante il ruolo di alcuni pasdaran fino a poche settimane fa basati a Khartum e ora arrivati in Egitto. L’altra missione degli agenti è l’infiltrazione nel tessuto politico egiziano e la diffusione dell’ideologia khomeinista. La rivolta contro il regime ha creato opportunità che Teheran non vuole farsi sfuggire. Ci sono tanti giovani delusi da quanto è accaduto e gli iraniani hanno molto da offrire. Consigli, aiuti e, se necessario, fondi. Per il «piano Egitto» l’Armata Qods – sostengono le medesime fonti diplomatiche -avrebbe un budget di diversi milioni di dollari. Un piccolo tesoro per una grande operazione.

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