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Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.02.2010 Si può definire 'interessante' un terrorista come Barghouti?
Sergio Romano ci riesce in una delle sue risposte

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 febbraio 2010
Pagina: 39
Autore: Sergio Romano
Titolo: «Quel rapimento»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/02/2010, a pag. 39, la risposta di Sergio Romano ad un lettore, dal titolo " Quel rapimento ".

Al di là del refuso contenuto nel testo (il caporale si chiama GILAD e non GLAD), è da notare la definizione che Romano dà del terrorista Marwan Barghouti : "uno dei più interessanti leader della resistenza palestinese".
Interessante perchè autore di  attentati contro la popolazione israeliana? Interessante perchè assassino efficiente di ebrei? Interessante perchè, dopo essere stato regolarmente processato, è stato condannato a scontare 5 ergastoli? Oppure è interessante perchè viene considerato l'architetto della seconda intifada?
E' possibile utilizzare l'aggettivo "interessante" per riferiristi ad un terrorista?
La ricostruzione di come si sono svolti i negoziati, poi, è discutibile. Contrariamente a quanto ritiene Romano, non "sembra" che Hamas avesse richiesto la liberazione di un migliaio di terroristi palestinesi detenuti in carceri israeliane. Non sembra perchè è sicuro e fra di loro era incluso Barghouti. Sul fatto che i negoziati siano naufragati per colpa di Israele, poi, non si può essere sicuri. Negoziare significa arrivare a compromessi, cosa che Hamas non ha mai fatto. Ha solo avanzato, come sempre, pretese arroganti.
Ecco lettera e risposta:


Marwan Barghouti (il terrorista in prigione è quello a sinistra)

Caro Romano, circa 10 anni fa, se ricordo bene, venne rapito un soldato israeliano dagli arabi, quasi sul confine. Per un po’ se ne parlò, poi silenzio totale. Che è successo?

Arnaldo Cantani

Roma Suppongo che lei si riferisca al caporale Glad Shalit, catturato da un commando palestinese in territorio israeliano nel giugno 2006, due settimane prima dell’inizio delle operazioni militari israeliane contro il Libano. Negli scorsi mesi le televisioni hanno trasmesso un video nel corso del quale Shalit legge un giornale di cui è possibile vedere la data. Il video, quindi, è una specie di «certificato di esistenza in vita» ed è stato reso pubblico mentre erano in corso i negoziati per la sua liberazione. Sembra che i negoziati prevedano la contemporanea liberazione di un migliaio di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Ma si sono interrotti, verosimilmente, quando gli israeliani hanno rifiutato d’includere nella lista dei prigionieri Marwan Barghouti, uno dei più interessanti leader della resistenza palestinese. Nel negoziato una parte importante sarebbe stata assunta dai servizi d’intelligence tedeschi.

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