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Corriere della Sera Rassegna Stampa
27.01.2009 Yusuf Islam-Cat Stevens ora canta per l'Unrwa
in passato fu sospettato di finanziare Hamas

Testata: Corriere della Sera
Data: 27 gennaio 2009
Pagina: 17
Autore: Paola De Carolis
Titolo: «Cat Stevens l'islamico canta per Gaza sulle note di Harrison»
Dal CORRIERE della SERA del 27 gennaio 2009, un articolo di Paola De Carolis sul concerto per Gaza di  Yusuf Islam (nome islamico di Cat Stevens).
Il canntante viene descritto come "un uomo che, convertitosi nel 1977, è stato più volte criticato per aver appoggiato organizzazioni benefiche vicine ad Hamas. Questa volta i proventi verranno devoluti interamente all'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi e all'Ong Save the Children".
Vale la pena di ricordare che le "organizzazioni benefiche vicine ad Hamas", sono talora canali di finanziamento del terrorismo, e svolgono comunque una funzione di costruzione del consenso e di indottrinamento della popolazione. Inoltre, l'Unrwa, l'agenzia Onu per i profughi palestinesi, è tutt'altro che imparziale e al suo interno ha personale che appartiene ai gruppi terroristici.

Ecco il testo:


LONDRA — «Un bellissimo appello alla pace e alla comprensione ». La descrizione è di Yusuf Islam, meglio noto come Cat Stevens, cantautore da 60 milioni di dischi. Il soggetto è una canzone di George Harrison, The Day the World Gets 'Round, reincisa da Islam due settimane fa a Londra assieme al bassista tedesco Klaus Voorman e da ieri in vendita per aiutare le vittime di Gaza. «Spero che questo brano — ha spiegato Islam attraverso il suo sito Internet — possa ricordare alla gente l'immenso patrimonio di amore e felicità che possiamo condividere». Una motivazione priva di prese di posizione politiche da un uomo che, convertitosi nel 1977, è stato più volte criticato per aver appoggiato organizzazioni benefiche vicine ad Hamas. Questa volta i proventi verranno devoluti interamente all'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi e all'Ong Save the Children. «Un gesto estremamente generoso» a sentire l'Onu, realizzato con il pieno appoggio dei familiari di Harrison, morto di cancro nel 2001. «La canzone di George era un inno alla pace, un argomento a lui molto caro», ha fatto sapere un portavoce della vedova Olivia. «Yusuf ne ha interpretato perfettamente il senso».
Tra i due c'era, dopotutto, una forte simpatia artistica e personale. Islam ricorda di aver incontrato Harrison e John Lennon all'inizio degli anni '70 a casa del fotografo David Bailey. «George era il leader spirituale dei Beatles, con la sua sensibilità ha toccato me e molti altri». Ciò nonostante, la scelta di un suo brano per i bambini e le famiglie di Gaza, in un Paese dove la Bbc continua a dover difendere la decisione di non mandare in onda l'appello per la racconta di fondi per difendere la propria «integrità», ha avuto una certa eco. «È un momento di grande bisogno», ha sottolineato il laburista Tony Benn, che sabato ha rotto l'embargo della Bbc leggendo in diretta nel corso di un'intervista radiofonica gli estremi dei conti bancari ai quali effettuare donazioni per Gaza. «La musica è uno strumento molto forte ed efficace».
Se The Day the World Gets 'Round è un brano che Harrison scrisse da solista (una di due sue canzoni che Islam ha inciso per l'album di Voorman), Yusuf può contare anche sull'appoggio di un altro ex Beatle, Paul McCartney. Sir Paul, infatti, ha inciso parte di
Boot and Sand, racconto musicale di un brutto incontro del cantautore musulmano con le autorità statunitensi. Nel 2004, mentre si stava recando negli Usa, il suo nome comparse sulla lista di possibili terroristi islamici da tenere lontani da aerei e aeroporti. Il velivolo sul quale si trovava fu costretto a cambiare rotta e Islam venne rimpatriato in tutta fretta.

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