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Corriere della Sera Rassegna Stampa
29.01.2008 Casini ricorda la Shoah alla Knesset
e auspica "un'Europa che si allarga verso Israele"

Testata: Corriere della Sera
Data: 29 gennaio 2008
Pagina: 19
Autore: Marco Nese
Titolo: «L'appello di Casini: «Anche voi in Europa»»
Dal CORRIERE della SERA del 29 gennaio 2008, un articolo sulla visita di Pier Ferdinando Casini.
Di questa cronaca è importante sottolineare anche la commemorazione della Shoah al Parlamento israeliano, la Knesset.
Lo dovrebbero tener presente i critici italiani della Giornata della Memoria.
Ecco il testo:


GERUSALEMME — «Sogno di vedere un'Europa che si allarga verso Israele». Davanti alla Knesset, il Parlamento israeliano, Pier Ferdinando Casini celebra la Giornata della Memoria e afferma che l'Occidente comprende anche Israele. Perché «le radici giudaico-cristiane sono comuni». Cosa che anche «Benedetto XVI non si stanca mai di ripetere».
Il leader dell'Udc è venuto a ricordare le vittime della Shoah come presidente dell'Unione interparlamentare, che riunisce 147 Paesi. «Il negazionismo — ha detto — è il cancro del ventesimo secolo». Negare l'Olocausto potrebbe creare le condizioni perché «l'orrore assoluto » si ripeta, dato che «i germi del razzismo e dell'antisemitismo continuano ad allignare ». Non è infatti sparita «la tentazione di scaricare su un intero popolo, solo perché di religione diversa», l'odio e il risentimento.
Se la Shoah colpiva in modo indiscriminato donne, vecchi e bambini, oggi miete vittime allo stesso modo il terrorismo. Allora Casini, senza volersi intromettere nello svolgimento dei negoziati con i palestinesi, lancia un appello perché «prevalgano le voci moderate dei palestinesi», quelli che vogliono veramente la pace. E chiede agli israeliani di agire in modo che nella difesa del diritto alla sicurezza mantengano anche «il rispetto per l'avversario ».
Casini ha ricordato che storicamente l'Italia è il Paese europeo dove gli ebrei vivono da più lungo tempo. «La comunità ebraica romana è la più antica d'Europa e la Sinagoga è più antica del Papato». Proprio per questo forte radicamento nel nostro Paese, gli ebrei diedero un contributo rilevante alla formazione dello Stato italiano. E molti italiani a loro volta si distinsero nella difesa degli ebrei sfidando le leggi razziali. Fra i coraggiosi che ebbero la forza di opporsi, Casini ha voluto ricordare quattro italiani che al prezzo di enormi rischi «diedero protezione alle famiglie ebree», e cioè don Beccari, Giuseppe Morreali, Giovanni Palatucci e Giorgio Perlasca che salvò la vita a 5 mila ebrei ungheresi.
Oltre a Casini, davanti al Parlamento israeliano, hanno ricordato gli orrori della Shoah anche il premier Ehud Olmert e il leader dell'opposizione Benjamin Netanyahu.

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