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Bet Magazine-Mosaico Rassegna Stampa
15.12.2020 'La vita davanti a sé' al cinema: come si stravolge un romanzo cancellandone l'ebraicità
Lettera di Peter Hubscher, risponde Fiona Diwan

Testata: Bet Magazine-Mosaico
Data: 15 dicembre 2020
Pagina: 43
Autore: Fiona Diwan
Titolo: «Sophia Loren e 'La vita davanti a sé'»
Riprendiamo dal BOLLETTINO della Comunità ebrica di Milano, dicembre 2020, a pag.43, con il titolo "Sophia Loren e 'La vita davanti a sé' " lettera di Peter Hubscher e risposta di Fiona Diwan.

Esce oggi 'La vita davanti a sé', il nuovo film Netflix con una  straordinaria Sophia Loren
La locandina del film

Cara Fiona,
Vergognosamente Sophia Loren e suo figlio hanno prodotto un film, La vita davanti a sé, dal romanzo di Romain Gary. Il film era ebraico. Sia l’autore che l’interprete principale (Simone Signoret), così come registi e tecnici. Ora il grande cuore di Sophia ne ha fatto una cosa diversa dove gli ebrei non hannno spazio. Cosa ne pensi?

Peter Hubscher
Milano

La vita davanti a sé (Biblioteca) eBook: Gary, Romain, Bogliolo, Giovanni:  Amazon.it: Kindle Store
La copertina (Neri Pozza ed.)

Caro Peter,
penso che questo continuo bisogno di togliere specificità ebraica alla Shoah sia pericoloso e banalizzante. Soltanto ciò che è peculiare può essere davvero universale, ed è questa necessità nel voler a tutti i costi “rendere universale” ogni tematica ebraica omologandola al vasto catalogo delle sciagure umane che trovo fuorviante e profondamente ingiusto. Nessuno rivendica primati di nessun genere, tanto meno in fatto di sofferenza. Ma ritengo che operazioni come quella del film in questione finiscano per sminuire, direi “derubricare”, la specificità non solo della Shoah ma dell’intero destino ebraico in generale.

Fiona Diwan
Direttrice di BET, Bollettino mensile della Comunità ebraica di Milano

bollettino@tin.it

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