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Ansamed Rassegna Stampa
04.01.2014 Le menzogne vere della pseudo-ambasciatrice palestinista a Roma
smentite dalla Ambasciata di Israele

Testata: Ansamed
Data: 04 gennaio 2014
Pagina: 1
Autore: La redazioe di Ansamed
Titolo: «Israele, su Gaza da ambasciata palestinese 'menzogne'»

Riprendiamo il lancio ANSA-MED del 02/01/2014, in merito alle menzogne - perlatro anche  ridicole - della cosiddetta ambascitrice palestinista a Roma Mai al-Kaila, smentite da una nota dell'Ambasciata di Israele.

Mai al-Kaila, esperta in bufale

(ANSAmed) - Roma, 2 gen - L'ambasciata di Israele a Roma risponde alle affermazioni dell'ambasciatore palestinese in Italia, signora Mai al-Kaila, fatte in occasione del lancio della campagna umanitaria 'Una coperta per Gaza', definendole 'menzogne'. "Le recenti accuse dell'ambasciatore palestinese, Mai al-Kaila, contro Israele in merito alla carenza di medicinali e di aiuti umanitari a Gaza, rappresentano unicamente delle menzogne - afferma un comunicato dell'ambasciata - Al contrario di quanto dichiarato dall'Ambasciatore, infatti, da Israele entrano quotidianamente nella Striscia di Gaza cibo, medicinali e altri beni di sostegno alla popolazione. Israele, inoltre, si è detto disponibile a inviare materiale umanitario in una quantità superiore a quella che viene richiesta dalle autorità di Gaza". "Durante e dopo la recente tempesta invernale, quindi, Israele ha intensificato l'aiuto umanitario aumentando la quantità di materiale inviato all'interno della Striscia - prosegue la nota - La grave emergenza sviluppatasi, purtroppo, è il frutto dell'incapacità del Governo di Hamas di prendersi cura dei suoi cittadini. Hamas, come noto, sceglie volontariamente di investire i soldi in suo possesso in corruzione e contrabbando di armi, piuttosto che destinare queste somme alla popolazione locale". "Infine - conclude il comunicato - per quanto concerne le accuse ad Israele di aver distrutto delle dighe a Gaza al fine di provocare delle inondazioni, denunciamo queste infamie come delle sciocchezze prive di senso. Quella che l'Ambasciatore al-Kaila sta conducendo, perciò, è solamente una politica volta ad usare la popolazione di Gaza per sollevare una nuova campagna di odio nei confronti di Israele. Dispiace, quindi, che questa nuova campagna di odio stia avvenendo nello stesso periodo in cui il Segretario di Stato americano John Kerry si trova in Medioriente per promuovere il negoziato di pace fra israeliani e palestinesi". (ANSAmed).

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