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Il Mattino Rassegna Stampa
13.09.2006 Ancora disinformazione e demonizzazione
sul quotidiano napoletano

Testata: Il Mattino
Data: 13 settembre 2006
Pagina: 8
Autore: la redazione
Titolo: «Nasrallah: liberi i soldati rapiti in cambio di un capo Hezbollah - Un ufficiale: «In Libano siamo stati mostruosi»»

Ancora, sul MATTINO del 13 settembre 2006, notizie selezionate ad arte per continuare la campagna d’odio e di criminalizzazione contro Israele (vedere trafiletto “Un ufficiale: ‘In Libano siamo stati mostruosi’”). Poi c’è un articolo sulle ultime dichiarazioni del capo terrorista Nasrallah. Il MATTINO ripete acriticamente la propaganda del leader terrorista senza ricordare ai lettori che il mancato rilascio senza condizioni degli ostaggi israeliani è una palese violazione della risoluzione ONU 1701. Evita, inoltre, di informare sulle “gesta” del detenuto di cui Hezbollah chiede il rilascio: Samir Quntar, capo terrorista, pluriomicida con le mani sporche di sangue innocente e condannato all’ergastolo. Per il quotidiano napoletano è semplicemente un “prigioniero” (par di capire politico), “decano dei libanesi detenuti in Israele”. Punto. I morti ammazzati dal “decano” non meritano nemmeno di essere ricordati. Nell’insieme propaganda a favore di un’organizzazione terrorista e dagli ideali nazisti e contro la democrazia israeliana. Niente di nuovo a via Chiatamone. Di seguito, gli articoli:

Nasrallah: liberi i soldati rapiti in cambio di un capo Hezbollah
Dubai. Il capo di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha annunciato ieri parlando alla tv satellitare del Qatar Al Jazira, che i soldati israeliani rapiti non saranno liberati se non in cambio di un importante prigioniero Hezbollah. Il prigioniero la cui liberazione e condizione imprescindibile per liberare i soldati israeliani è Samir al-Qantar, decano dei libanesi detenuti in Israele, dove si trova dal 1979. «Se mi si domanda se ci sarà un accordo senza Samir, io dico no», ha detto Nasrallah in una intervista diffusa ieri da Al Jazeera. «Assolutamente no», ha aggiunto. Il capo di Hezbollah, parlando sempre su Al Jazeera, ha riferito di attendere una visita in Libano di un «mediatore» Onu nel prossimo week end per tentare di arrivare ad un accordo per il rilascio dei due soldati israeliani rapiti. «Si supponeva arrivasse lo scorso week end e ora è atteso per il prossimo, ma le negoziazioni non sono ancora cominciate», ha precisato Nasrallah. Nasrallah, ha poi duramente criticato la visita del premier britannico Tony Blair di lunedì a Beirut e anche il primo ministro libanese Fuad Siniora per averlo ricevuto. Siniora, secondo il leader di Hezbollah, ha commesso un errore «immorale... che offende le famiglie di coloro che sono stati uccisi, feriti o sfollati».

 Un ufficiale: «In Libano siamo stati mostruosi»
«Abbiamo coperto villaggi interi in Libano sparando bombe a grappolo. Quello che abbiamo fatto è stato pazzesco, mostruoso»: con queste parole un ufficiale israeliano della riserva ha descritto al quotidiano Haaretz le proprie attività nella unità per il lancio multiplo di razzi Mlrs durante il recente conflitto con gli Hezbollah libanesi.

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