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Il Mattino Rassegna Stampa
04.03.2006 Estremisti inesistenti
ma per i giornali italiani devono esserlo per forza

Testata: Il Mattino
Data: 04 marzo 2006
Pagina: 22
Autore: la redazione
Titolo: «Scontri al santuario di Nazareth»

Di bufale ne escono tante sui nostri media che verrebbe voglia di dire massì, eccone un'altra, nemmeno delle più gravi, lasciamo perdere. Quello che ci ha invece convinto a non lasciar perdere è stato constatare come su quasi tutti i giornali, e anche TELEVIDEO, si è data per buona la spiegazione degli "estremisti israeliani" che volevano far saltare in aria la basilica di Nazareth. Che i tre siano degli squilibrati pericolosi non ci piove, nessuno ha mai pensato che Israele sia uno stato abitato da santi o da innocenti. La differenza però con gli stati canaglia è che in Israele chi commette un reato viene perseguito, e che dietro ad un reato come questo c'è un gesto sconsiderato e non la longa manus dello Stato, come avviene appunto negli stati di cui sopra.

Riportiamo da TELEVIDEO e da REPUBBLICA, quali esempio di informazione scorretta.

Cominciamo da Televideo:

NAZARETH, PETARDI IN BASILICA CRISTIANA Lanciati da tre ebrei
ultraortodossi 

 

Maggiori informazioni - http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3223517,00.html

 

 

 

 

http://www.haaretzdaily.com/hasen/spages/689946.html

 

 

 

Il Televideo racconta il falso. Non “tre ebrei ultraortodossi”, come titola (pag. 150), bensì uno psicopatico ebreo, sua figlia e sua moglie (cristiana – “A Jewish man accompanied by his Christian wife and their daughter” da Ha’aretz) sono i responsabili di quanto accaduto oggi nella Basilica dell’Annunciazione di Nazareth, in Israele.

 

 

Ancora una volta il pregiudizio che vuole gli ultraortodossi brutti e cattivi per definizione ha avuto la meglio sulla correttezza dell’informazione.

Ecco la cronaca di Repubblica, a pag.22, dal titolo,totalmente scorretto, :" Scontri al santuario di Nazareth,panico tra la folla dei fedeli". con questo occhiello, anch'esso scorretto:

Aggressione di tre estremisti israeliani durante la messa. Il ministro al Vaticano: proteggeremo i luoghi sacri

Il testo:

Doveva essere uno dei riti più importanti d´inizio Quaresima: per celebrare il primo venerdì di preghiera e di digiuno dopo le Ceneri, gli arabi cristiani di Nazareth si erano riuniti attorno al vespro, indossando com´è tradizione l´abito migliore, nella Basilica dell´Annunciazione. Nazareth è uno di più antichi centri della cristianità mondiale, ma è anche una pericolosa faglia dove la popolazione in maggioranza arabo-israeliana ha incontrato più volte l´ostilità di gruppi estremisti ebraici. Naturale perciò che serpeggiasse tensione anche in quel raduno. E il panico esplode quando tre israeliani camuffati da pellegrini varcano l´ingresso della Basilica, spingendo una carrozzina da cui estraggono petardi e bombolette di gas, scagliandoli nella navata. La ressa travolge il santuario, mentre la notizia di un attentato corre attraverso la città attizzando l´ira di centinaia di dimostranti. Due ore di tafferugli si concludono con nove feriti, qualche danno agli arredi della Basilica, un´auto incendiata, e l´intervento delle unità speciali della polizia. A notte inoltrata continuavano scontri sporadici.
L´uomo, Haim Eliyahu Havivi, 44 anni, di Gerusalemme, è noto alle forze dell´ordine per avere tentato più volte in passato di aggredire luoghi di culto cristiani all´interno d´Israele. Le fonti sono contrastanti riguardo all´identità delle due donne che lo accompagnavano: due israeliane stando alla polizia, una cristiana polacca e sua figlia secondo il notiziario di un canale televisivo. Asserragliati nel santuario, i tre sono presi in consegna dalle unità israeliane.
"Un episodio di estrema gravità", si preoccupa il Vaticano. Rincara il patriarca latino Michel Sabah, la più alta autorità cattolica in Terra Santa: «È opera di un uomo nato e cresciuto nel culto del razzismo, nell´incitamento contro i cristiani in particolare, e gli arabi in generale». Immediato il coro di condanne in Israele: «Ogni tentativo di danneggiare i luoghi sacri distrugge i delicati rapporti tra fedi in Israele», si rammarica Amir Peretz, leader del Partito laburista. Al telefono con il Vaticano, il ministro degli Esteri Tzipi Livni assicura monsignor Giovanni Lajolo, segretario della Santa Sede per i rapporti con gli Stati, che Israele «farà di tutto per proteggere i Luoghi sacri d´ogni fede».
Sullo sfondo dei tumulti di ieri, si riaffaccia la memoria dei recenti attentati compiuti nella regione di Nazareth da alcuni estremisti israeliani inquadrati nell´esercito. In agosto, un soldato legato all´organizzazione terrorista di destra Kach, radicata nelle colonie ebraiche in Cisgiordania, aveva aperto il fuoco col fucile d´ordinanza sui passeggeri di un autobus, uccidendo quattro arabi-israeliani e ferendone una dozzina.

 

Anche Il Mattino, racconta il falso. Nel sottotitolo si parla di “ebreo ultraortodosso” in riferimento a uno dei responsabili del lancio di petardi nella basilica dell’Annunciazione di Nazareth. Come già ampiamente riportato dai quotidiani israeliani trattasi, invece, di un cittadino ebreo israeliano non nuovo, con sua moglie di fede cristiana (particolare che Il Mattino omette), a gesti sconsiderati e fuorilegge. La coppia non è legata ad ambienti religiosi né politici.

 

Un'ultima breve nota. Il Vaticano non deve preoccuparsi in merito alla protezione dei luoghi sacri. Dovrebbe sapere bene,per esperienze passate e recenti, che la tutela del governo israeliano verso tutti i luoghi sacri, di tutte le fedi, è totalmente garantito in Israele. Non così altrove, questo semmai dovrebbe preoccupare e interessare la Santa Sede.

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