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Libero Rassegna Stampa
03.03.2024 La bugia della pace senza i fucili
Commento di Mario Sechi

Testata: Libero
Data: 03 marzo 2024
Pagina: 1
Autore: Mario Sechi
Titolo: «La bugia della pace senza i fucili»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 03/03/2024, a pag.1 con il titolo "La bugia della pace senza i fucili" l'editoriale di Mario Sechi.


Mario Sechi

Nave Duilio abbatte un drone nel Mar Rosso. Il velivolo era diretto verso  l'imbarcazione italiana. Crosetto: 'Houthi violano il diritto  internazionale' - INFODIFESA
Il cacciatorpediniere italiano Duilio, nel Mar Rosso, ha abbattuto un drone iraniano degli Houthi, riportandoci tutti alla realtà di un mondo in guerra, da cui l'Italia non è esentata

Bollettino dal campo di battaglia della contemporaneità. In Ucraina la Russia riconquista terreno e l'esercito di Kiev, a corto di munizioni e copertura aerea, ripiega. Un altro fronte della "terza guerra mondiale a pezzi" è in piena escalation da quando il 7 ottobre del 2023 i terroristi di Hamas invadono Israele per compiere uno sterminio di civili con una ferocia che va oltre l'immaginazione, una "caccia all'ebreo" che non risparmia anziani, donne e bambini. Da quel momento, lo scenario del Medio Oriente cambia in maniera rapidissima: 1'8 ottobre Israele dichiara lo stato di guerra e il 28 ottobre dopo una campagna di bombardamenti invade Ga-za. Gli Stati Uniti trasferiscono nell'area due portaerei con i relativi gruppi di battaglia e un sotto-marino. All'inizio di novembre, la Casa Bianca decide di rispondere agli attacchi delle milizie filo-iraniane contro gli americani in Siria e in Iraq. A metà gennaio i cacciabombardieri del
Pentagono e della Difesa del Regno Unito colpiscono nello Yemen le postazioni degli Huthi (so-stenuti da Teheran) che lanciano missili e droni contro le navi occidentali nel Mar Rosso. Gli Stati Uniti organizzano una coalizione navale per assicurare il passaggio dei mercantili dallo Stretto di Bab-el-Mandeb, la porta del Canale di Suez, il passaggio del commercio mondiale che va da Oriente a Occidente. Alla fine di febbraio, l'Italia assume il comando tattico dell'operazione Aspides nel Mar Rosso. Ieri i C-130 degli Stati Uniti hanno paracadutato aiuti umanitari su Gaza, mentre il cacciatorpediniere Duilio, la nave che coordina la missione europea, ha abbattuto un drone lanciato dagli Huthi. Il premier Giorgia Meloni, alla presidenza del G7, è in missione negli Stati Uniti e in Canada.
Ucraina, Gaza e Mar Rosso sono la stessa guerra su tre campi di battaglia diversi: in tutti i teatri, ci sono le impronte digitali della Russia e dominato dal Dragone cinese e dall'India, giganti demografici, economici e militari che puntano a controllare l'area dell'In-do-Pacifico e penetrare l'Occidente per influenzare (indebolire) il blocco dell'Euro-America.
Siamo entrati in un nuovo/vecchio mondo, è riemerso dalle pagine della Storia lo scontro tra le grandi potenze, l'Occidente ha di fronte minacce multiple e l'Italia fa la sua parte come paese fondatore dell'Unione europea, membro della Nato, alleato degli Stati Uniti, Stato sovrano che difende l'interesse nazionale, il diritto internazionale, la libera navigazione.
Il missile del cacciatorpediniere Duilio che ha abbattuto un drone degli Huthi riporta tutti sulla terra (in questo caso, in mare), è un memento per i troppi partitanti del nostro Paese che, senza alcuna cognizione del pericolo, teorizzano la pace senza i fucili, l'irresponsabilità in guanti bianchi, il pranzo di gala con i nemici dell'ordine liberale.

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