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Libero Rassegna Stampa
29.02.2024 Navalnaya: Putin è un mostro
Cronaca di Maurizio Stefanini

Testata: Libero
Data: 29 febbraio 2024
Pagina: 14
Autore: Maurizio Stefanini
Titolo: «Navalnaya: Putin è un mostro»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 29/02/2024, a pag.14 con il titolo "Navalnaya: Putin è un mostro" la cronaca di Maurizio Stefanini.

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Maurizio Stefanini

Yulia Navalnaya, la vedova dell'attivista anti-corruzione russo assassinato  Alexei Navalny, è intervenuta mercoledì al Parlamento europeo. – PugliaLive  – Quotidiano di informazione regionale on line
Yulia Navalnaya, vedova del dissindente Alexei Navalny, parla al Parlamento Europeo mettendoci ancora una volta in guardia dalla violenza del dittatore Vladimir Putin

 «Se volete sconfiggere Putin, combattete la sua banda criminale». Non ci è andata leggera la vedova di Navalny nel suo discorso al Parlamento Europeo. Nel dare il benvenuto a Yulia Navalnaya in Aula a Strasburgo la presidente Roberta Metsola ha affermato che «per molti in Russia e all’estero, Alexei Navalny rappresentava la speranza. Speranza in giorni migliori. Speranza in una Russia libera. Speranza nel futuro». Ha poi sottolineato che se «la storia ci insegna qualcosa, è che i pilastri dell’autocrazia, alla fine, crollano sempre sotto il peso della loro stessa corruzione e del desiderio innato delle persone di vivere liberamente. E quando inevitabilmente lo faranno, sarà grazie a quello che hanno fatto Alexei e la sua famiglia».
Nel suo discorso, Yulia Navalnaya ha accusato le autorità russe, guidate dal presidente Vladimir Putin, di aver orchestrato l’omicidio di Navalny. «Putin ha ucciso mio marito. Su suo ordine è stato torturato per tre anni: è stato fatto morire di fame in una minuscola cella di cemento, tagliato fuori dal mondo esterno. Gli sono state negate visite, telefonate e persino lettere.
E poi lo hanno ucciso e anche dopo hanno abusato del suo corpo e hanno abusato di sua madre». Ha detto che l’omicidio ha dimostrato ancora una volta a tutti che «Putin è capace di tutto e che non si può negoziare con lui». Ha espresso preoccupazione per il fatto che nessuna delle attuali misure restrittive dell’Ue abbia realmente fermato l’aggressione della Russia in Ucraina.
A tal fine, ha chiesto idee più innovative per sconfiggere il regime di Putin. «Se volete davvero sconfiggere Putin, dovete diventare innovatori (...) Non si può danneggiare Putin con un'altra risoluzione o un'altra serie di sanzioni non diverse dalle precedenti (...) Non avete a che fare con un politico ma con un maledetto mafioso (...) La cosa più importante sono le persone vicine a Putin, i suoi amici, collaboratori e custodi del denaro della mafia (...) Voi, e tutti noi, dobbiamo combattere questa banda criminale».
Ha poi affermato che, in questo caso, essere politicamente innovativi significa usare i metodi utilizzati per combattere la criminalità organizzata, non quelli della competizione politica. «Niente note diplomatiche, ma indagini sulle macchinazioni finanziarie. Non dichiarazioni di apprensione, ma ricercare i mafiosi nei vostri Paesi, gli avvocati e i finanzieri discreti che aiutano Putin e i suoi amici a nascondere i soldi».
Ha anche sottolineato che «in questa lotta avete degli alleati affidabili: ci sono decine di milioni di russi che sono contro Putin, contro la guerra, contro il male che porta», prima di concludere: «Putin deve rispondere di ciò che ha fatto al mio Paese. Putin deve rispondere di ciò che ha fatto aun pacifico paese vicino. E Putin deve rispondere di tutto quello che ha fatto ad Alexei. Mio marito non vedrà come sarà la bella Russia del futuro, ma noi dobbiamo vederla. E io farò del mio meglio perché il suo sogno si realizzi, perché il male cada e questo bel futuro arrivi». Dopo il suo intervento, hanno preso la parola i gruppi politici.
Prima della sua morte in prigione il 16 febbraio 2024, Alexei Navalny era una delle voci dell’opposizione più famose della Russia, noto per il suo lavoro di denuncia della corruzione, nonché un ardente critico del presidente Vladimir Putin. Le circostanze esatte della sua morte rimangono incerte. Navalny è stato insignito del Premio Sacharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo nel 2021. «Pensavo che nei 12 giorni trascorsi dalla morte di Alexei avrei avuto il tempo di preparare questo discorso», ha pure detto la vedova. «Ma prima abbiamo passato una settimana a prendere il corpo di Alexei e a organizzare il funerale. Poi ho scelto il cimitero e la bara. Il funerale si svolgerà dopodomani e non so ancora se sarà pacifico o se la polizia arresterà coloro che verranno a salutare Alexei». La cerimonia funebre per Alexei Navalny si svolgerà venerdì nella chiesa dell'Icona della Madre di Dio a Maryeno, nel sud-est di Mosca, e il suo corpo sarà sepolto nel cimitero di Borisovskoe.

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