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Libero Rassegna Stampa
29.12.2023 Ultimi aiuti Usa all’Ucraina
Cronaca di Daniele Dell'Orco

Testata: Libero
Data: 29 dicembre 2023
Pagina: 12
Autore: Daniele Dell'Orco
Titolo: «Ultimi aiuti Usa a Kiev. E Lavrov minaccia l'Armenia»

Riprendiamo da LIBERO del 29/12/2023, a pag. 12, con il titolo "Ultimi aiuti Usa a Kiev. E Lavrov minaccia l'Armenia" la cronaca di Daniele Dell'Orco.

Daniele Dell'Orco
Daniele Dell'Orco
Joseph Stalin and Vladimir Putin: Two men with the same mindset - The New  European
Putin sempre più come Stalin

La Russia si aspetta che l'Armenia si renda conto «del rischio di perdere la propria sovranità in termini di difesa e sicurezza nazionale attraverso l’approfondimento del dialogo con la Nato». Una avvertimento lanciato dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov al governo armeno guidato da Nikol Pashinyan, con il quale negli ultimi mesi, ma sarebbe meglio dire anni, non sono mancati gli attriti. Lavrov ha sottolineato che quest'anno l’Armenia ha tenuto decine di esercitazioni congiunte con l’Alleanza atlantica. Ma non solo, perché Yerevan ha pubblicamente dichiarato l’intenzione di uscire dalla CSTO, la “piccola Nato” a trazione russa, ha incolpato Mosca di immobilismo vista la traumatica rinuncia armena del Nagorno-Karabakh riconquistato dall’Azerbaigian manu militari, ed ha firmato il Trattato di Roma riconoscendo la Corte Penale Internazionale, la stessa che ha spiccato un mandato di arresto nei confronti di Vladimir Putin. Uno smacco non da poco, specie per un Paese da sempre alleato di Mosca e uno dei pochi al mondo nel quale sorge una base militare russa (nella città di Gyumri).
Mentre la Russia annuncia un chi va là verso Yerevan e le sue mire filo-occidentali, Azerbaigian e l'Armenia non sarebbero più così lontani dal raggiungere un'intesa su un accordo di pace, secondo quanto ha dichiarato al Guardian Elcin Amirbekov, rappresentante del presidente azero Ilham Aliyev con incarichi speciali. «Ciò che è importante capire è che in questa fase cruciale dei negoziati, dove apparentemente non siamo molto lontani dall'accordo finale, abbiamo bisogno di un esercizio orientato ai risultati», ha detto Aliyev in un'intervista al giornale inglese. La settimana scorsa l’Azerbaigian ha consegnato all’Armenia l’ultima versione della bozza di accordo di pace preparato da Baku, ha detto Amirbekov, aggiungendo che cinque principi fondamentali costituiscono la base del progetto: la questione della delimitazione dei confini potrà essere risolta in un secondo momento.
In Ucraina, intanto, dopo l'attacco di Kiev con missili Storm Shadow britannici contro il porto di Fedosia in Crimea che ha portato all'affondamento della nave da sbarco Novocherkassk, i russi hanno iniziato a inasprire la situazione nel Mar Nero e ieri hanno dispiegato di tre navi contemporaneamente, due sottomarini e la fregata Admiral Makarov: insieme possono essere armate con 16 missili da crociera kalibr.
L'esercito russo, intanto, continua ad avanzare seppur di poche centinaia di metri su sette direttrici nel Donbass: dopo la cattura di Marinka (sud Donetsk), ci sono avanzate anche verso Chasov Yar, Kupyansk, Ugledar e Rabotino. Dagli Stati Uniti, sono partiti nuovi aiuti militari per un valore di 250 milioni: missili, componenti di difesa aerea, armi anticarro, munizioni e tecnologie per sminamento. Nel 2023, gli Usa hanno fornito 34 pacchetti di aiuti per un valore di oltre 24 miliardi: «Saremo sempre grati per tutto questo supporto», ha twittato Zelensky. Il problema è che, pur se abnormi, allo stato attuale delle cose gli aiuti non sono sufficienti per riprendere l'iniziativa al fronte. 

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