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Libero Rassegna Stampa
23.07.2021 La Farnesina continua a cancellare Israele
Analisi di Vito Anav

Testata: Libero
Data: 23 luglio 2021
Pagina: 14
Autore: Vito Anav
Titolo: «La Farnesina cancella Israele: 'Gerusalemme è in Palestina'»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 23/07/2021, a pag. 14, con il titolo "La Farnesina cancella Israele: 'Gerusalemme è in Palestina' ", il commento di Vito Anav.

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Vito Anav

Gerusalemme, Yerushalaim, la Città della Pace, la Città Completa, la Città Santa (quasi per tutti). Infiniti sono i nomi con cui viene indicata Gerusalemme. Complessa, rocambolesca, antica la sua storia. Unica costante, nei millenni, nel corso dei marasmi politici e militari di cui è stata vittima, la presenza ebraica nella Città mai venuta meno (indipendentemente da chi la governasse) e la perseverante preghiera degli ebrei della Diaspora per il ritorno a essa. Arriviamo ai giorni nostri. II consolato italiano a Gerusalemme ancora oggi vanta ben due sedi (l'ambasciata si trova a Tel Aviv ma questo vale per quasi tutti gli altri Stati) una sede nella cosiddetta Gerusalemme Ovest e una nella cosiddetta Gerusalemme Est.

L'INDIRIZZO SBAGLIATO L'area di competenza, oltre alla totalità di Gerusalemme, comprende anche la Cisgiordania, i Territori sotto l'Autorità Palestinese, la Striscia di Gaza. Dal sito web del Consolato Generale si evince tra l'altro che «II Consolato Generale cura le relazioni che il Governo italiano intrattiene con le autorità palestinesi e che si sostanziano in rapporti politici, economici, culturali, di cooperazione allo sviluppo e di dialogo tra realtà locali e tra società civili». In questi giorni il consolato ha inviato, come suo compito istituzionale, una lettera a tutti gli italiani residenti nella circoscrizione consolare, sollecitandoli a iscriversi nelle liste elettorali per votare per corrispondenza alle elezioni del COMITES che si terranno nel dicembre 2021. Gli italiani residenti nell'area Consolare sono circa 5.000, di cui 3.500 iscritti all'AIRE, l'anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero. Molti hanno tentato di esercitare il loro diritto/dovere al voto e di iscriversi alla lista elettorale. Ma è risultato praticamente impossibile. Provando a spiegare in modo semplice una situazione complessa: per completare il modulo d'iscrizione occorre posizionare Gerusalemme nei Territori dell'Autonomia Palestinese: allora e solo allora, si riesce a completare la procedura. Anche inserendo il c.a.p, nulla da fare. Israele proprio non esiste! Gerusalemme è in un fantomatico, improbabile, quanto inesatto limbo geopolitico dei Territori ANP (Autonomia Palestinese). Riassumendo: se un iscritto AIRE residente a Gerusalemme vuole usufruire del servizio telematico proposto dalla Farnesina, dovrà qualificarsi come residente nei Territori ANP e non in Israele. E un po' come se i servizi telematici della Farnesina stabilissero che Trieste si trova in Jugoslavia... A disguidi simili le autorità italiane non sono nuove. In più occasioni, le cartelle elettorali per le elezioni nazionali sono state inviate ad astrusi indirizzi quali Gerusalemme - ASIA o Gerusalemme - Palestina. Fino a qualche anno fa, i passaporti italiani rilasciati dal Consolato Generale a Gerusalemme alla voce Residenza indicavano prima Gerusalemme (*) ... mai saputo cosa significasse l'asterisco, poi Gerusalemme (ZZZ): non è un errore di battitura, anche lo ZZZ è un mistero irrisolto. Solo da qualche anno a questa parte è sparito e Gerusalemme è assurto a luogo di residenza senza orpelli.

Comites, il verbale del Consiglio - Comites Israele

MISTERI TERRITORIALI Probabilmente i tempi di reazione della Farnesina, così come quelli di vari Comuni italiani (responsabili dell'invio delle cartelle elettorali) alle realtà geopolitiche e alle evoluzioni storiche sono lenti. Nel 2016 l'Unesco approva la risoluzione Gerusalemme est adottando un testo controverso in cui si decide di usare esclusivamente il nome islamico per riferirsi al complesso della moschea di Al-Aqsa, ignorando il termine ebraico Monte del Tempio. II commento dell'allora premier israeliano Benjamin Netanyahu fu: «E come dire che la Cina non ha legami con la Grande Muraglia o l'Egitto con le Piramidi». Superfluo ricordare che in quell'occasione l'Italia si astenne. E recente la notizia che una parte delle mura di Gerusalemme costruite tra la fine dell'VIII e l'inizio del VII a.e.v., il periodo del Primo Tempio, è stata rinvenuta dagli archeologi nel Parco Nazionale della Città di David, che hanno scoperto altri reperti del periodo, tra cui giare di stoccaggio con anse decorate a "rosetta", che gli esperti hanno collegato agli ultimi anni del Regno di Giuda. Ma anche le evidenze storiche possono essere ignorate, permettendo al portavoce di Hamas, Muhammad Hamadeh, di affermare che «Israele falsifica la storia e distorce i fatti. Gerusalemme rimarrà la capitale della Palestina e della sua identità arabo-islamica». Poche voci si sono levate contro l'ennesima falsità di Hamas. Unesco docet! Usque tandem... la miopia, mista a un non sempre latente sentimento di antisionismo "a priori e a prescindere" permetterà di prendere decisioni, diffondere dichiarazioni, assumere posizioni che in nulla favoriscono un processo di pace?

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