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Libero Rassegna Stampa
30.12.2020 Vaccino, Israele primo Paese: un modello da cui imparare
Commento di Tommaso Montesano

Testata: Libero
Data: 30 dicembre 2020
Pagina: 5
Autore: Tommaso Montesano
Titolo: «Israele è il Paese più progredito»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 30/12/2020, a pag. 5, con il titolo "Israele è il Paese più progredito" l'analisi di Tommaso Montesano.

Covid, il premier israeliano Netanyahu si è vaccinato in diretta tv -  Tgcom24
Benjamin Netanyahu vaccinato in diretta tv

Domenica scorsa è scattato il terzo lockdown, sull'onda dell'impennata dei contagi, oltre 5mila in un giorno. Ma Israele, come è nelle tradizioni dello Stato ebraico, non è stata a guardare. Mentre l'Italia sulla somministrazione dei vaccini è alle prese con i ritardi dovuti (anche) al maltempo, Gerusalemme - sotto la guida del quinto governo di Benjamin Netanyahu - ha risposto alle difficoltà accelerando sul piano della copertura anti-Covid. Il ministero della Salute ha riferito che il Paese ha vaccinato più persone in dieci giorni di quante ne siano state infettate dal virus dall'inizio della pandemia. Ecco i numeri: ieri è stata superata la soglia dei 500mi1a cittadini immunizzati, ovvero circa il 5% della popolazione israeliana (di 9 milioni di abitanti), da quando lo Stato ebraico ha iniziato la campagna per l'immunizzazione della propria popolazione, la scorsa settimana. E poiché dall'inizio dell'emergenza sanitaria Israele ha dovuto fare i conti - ultimo aggiornamento - con 409.338 casi e 3.257 vittime, ecco che le cifre danno ragione all'enfasi delle comunicazioni governative, che stanno insistendo sulla prossima sconfitta del virus se la campagna di vaccinazione proseguirà al ritmo attuale.

Domenica scorsa il Paese è entrato nel suo terzo lockdown nazionale, che comporta la chiusura di gran parte delle attività economiche oltre a limitare i movimenti della maggior parte della popolazione entro un chilometro dalla propria abitazione. L'obiettivo, hanno rivelato fonti governative, è immunizzare in un mese un quarto della popolazione dello Stato, ovvero circa 2,2 milioni di persone. In questo modo, Israele potrebbe essere il primo Paese a raggiungere la cosiddetta "immunità di gregge", che impedisce al virus di circolare. Secondo quanto stimato dal biologo Eran Segal in un'intervista a Channel 12, già mezzo milione di vaccini sarebbero sufficienti a ridurre del 65% il numero di morti per Covid nel Paese. «Orgoglio nazionale: Israele è il campione mondiale dei vaccini!», ha twittato Netanyahu, condividendo un grafico che mostra la performance dello Stato ebraico. Il premier ha ragione di essere soddisfatto. Secondo la graduatoria stilata da ourworldindata.org, Israele è il Paese al mondo che ha fatto meglio in relazione alle vaccinazioni ogni 100 abitanti: 5,68 (dato aggiornato al 28 dicembre). Alle sue spalle c'è il Bahrain (3,23), seguito dal Regno Unito (1,18 somministrazioni ogni 100 abitanti). Al quarto posto si piazzano gli Stati Uniti, con 0,64 immunizzazioni. Per trovare il primo Paese Ue, bisogna scorrere la classifica fino al sesto posto, dove c'è la Danimarca (0,12). Israele sta facendo anche meglio della Cina, ferma all'ottavo posto insieme al Portogallo (0,07), mentre il 12esimo posto è occupato dalla Germania con 0,05 dosi somministrate ogni 100 abitanti. «Siamo in testa in tutto il mondo nell'approvvigionamento e nella somministrazione dei vaccini», ha a 'unto Netanyahu: «Siamo i campioni mondiali di vaccini. Il mio obiettivo ora è assicurare che continueremo con questo ritmo». Ieri il premier ha assistito personalmente, ha riferito il quotidiano Jerusalem Post, all'iniezione che ha permesso di superare le 500mila vaccinazioni.

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