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Libero Rassegna Stampa
01.08.2019 Germania: si avvicinano le elezioni in Sassonia e Brandeburgo, ecco lo scenario
Commento di Daniel Mosseri

Testata: Libero
Data: 01 agosto 2019
Pagina: 11
Autore: Daniel Mosseri
Titolo: «In Germania prove di alleanza fra Merkel e destra»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 01/08/2019 a pag. 11, con il titolo "In Germania prove di alleanza fra Merkel e destra" il commento di Daniel Mosseri.

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Daniel Mosseri

L'appuntamento è fra un mese: il primo settembre gli elettori di Sassonia e Brandeburgo eleggeranno i rispettivi Parlamenti regionali. A fine ottobre faranno lo stesso i residenti in Turingia. Gli occhi dell'Europa sono puntati su questi tre Länder orientali: se, come atteso, il voto andrà molto male per i socialdemocratici, questi potrebbero trarne le conseguenze a livello federale, mettendo fine al quarto governo di Angela Merkel, il terzo di grande coalizione con la Spd. Ma dalla Sassonia potrebbero giungere altre novità di durata per tutta la politica tedesca. Anche a Dresda, come a Berlino, il governo è di große Koalition. E anche qua, come nel resto del paese, la Cdu e i Verdi crescono: in Sassonia però va molto forte anche Alternative für Deutschland. Secondo una rilevazione SPON conclusa 27 luglio, la Cdu del governatore Michael Kretschmer prenderà il 27,1% dei voti (nel 2014 aveva il 39%), inseguita dai sovranisti di AfD con il 25,4. Per restare al potere, Kretschmer non potrebbe più contare sui voti della sola Spd, destinata a scivolare dal 12,4 del 2014 fa a poco più dell'8% ma dovrebbe aprire anche ai Verdi avvistati attorno a quota 11 per cento.

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Angela Merkel

IPOTESI KENYA Sarebbe la coalizione Kenya, dai colori nero rosso e verde della bandiera keniota, «ma la sola idea dà le vertigini agli attivisti della Cdu», ha scritto la moderata Welt. Se a livello federale la Cdu cerca a fatica di abbandonare la pista centrista battuta da anni dalla cancelliera Merkel, in Sassonia la spinta verso destra è ancora più forte. Qua ha visto la luce anni fa Pegida, il «Movimento dei patrioti europei contro l'islamizzazione dell'Occidente», qua Ail) fa furore e qua governa Kretschmer. Un politico targato Cdu che non ha avuto timore di farsi fotografare accanto al presidente russo Vladimir Putin e di chiedere ad alta voce la fine delle sanzioni contro la Russia. A Kretschmer non sfu e che fra i 4 milioni di residenti in Sassonia, una regione come le altre dell'est colpite dal repentino svuotamento delle campagne e della fuga di braccia e cervelli verso il più ricco ovest, molti lamentano il colpo di accetta assestato alle relazioni anche commerciali con Mosca. Relazioni che, nel bene e nel male, 50 annidi permanenza nell'orbita sovietica avevano ben cementato. Senza aver paura di andare controcorrente, dopo le elezioni Kretschmer dovrebbe abbandonare la sinistra e dare vita a un governo di minoranza: d'altronde ha promesso che non si coalizzerà con AfD e l'ordine nel partito è perentorio. Un po' come il termine "inflazione" che fa tanto Repubblica di Weimar, anche l'ipotesi di un governo di minoranza fa rabbrividire i tedeschi. Eppure, proprio nella confinante Sassonia-Anhalt la Spd ha governato per due legislature consecutive in minoranza (dal 1994 al 2002), contando sulla benevolenza dei socialcomunisti - allora si chiamavano Pds.

MODELLO SCANDINAVO Secondo Werner Patzelt, politologo dell'Università di Dresda e spin-doctor della campagna elettorale della Cdu in Sassonia, Kretschmer dovrebbe seguire l'esempio dei vicini di casa. «Piuttosto che una coalizione keniota con la Spd e i Verdi, la Cdu formi un governo di minoranza basato sul modello scandinavo», ha detto alla Welt spiegando anche che «non si tratta esplicitamente di imitare l'accordo Spd-Pds in Sassonia-Anhalt». Così facendo Kretschmer restituirebbe centralità al Parlamento di Dresda e metterebbe AfD con le spalle al muro, «forzandola, chissà, a dividersi nella sua componente più costruttiva e in quella di chi fa opposizione a tutti i costi». Un patto implicito, insomma, per coinvolgere nel gioco democratico un partito forte del 25% dei voti in Sassonia, del 21% in Brandeburgo (sonda v i o Civey 17.7) e del 24% in Turingia (Infratest Dimap 30.7).

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