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Libero Rassegna Stampa
07.07.2018 Francia: divieto light & allarme nucleare dall'islam
Analisi di Marco Zanon

Testata: Libero
Data: 07 luglio 2018
Pagina: 11
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «Far passare la frontiera ai clandestini è 'fraterno' come la Rivoluzione francese-Islamici schedati liberi di circolare nelle centrali nucleari»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/07/2018 a pag.11 due servizi dalla Francia di Mauro Zanon, particolarmente attuali per capire in quale confusione si dibatte la politica di Macron vero le minacce alla democrazia.

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Mauro Zanon

Ecco i due articoli:

Far passare la frontiera ai clandestini è 'fraterno' come la Rivoluzione francese

Aiutare i clandestini? In Francia non è un reato. È quanto deciso dal Consiglio costituzionale francese che ha giudicato incostituzionale il «reato di solidarietà», affermando che un sostegno disinteressato a un migrante per un «soggiornoirregolare» non può essere perseguito in nome del «principio di fraternità». La sentenza, che ha fatto urlare di gioia gli immigrazionisti, risponde a un quesito diCédric Herrou,agricoltore del sud della Francia diventato un’icona della sinistra terzomondista da quando ha deciso difareilpasseur, il traghettatore di migranti al confine franco-italiano. Quest’ultimo, dopo esser stato condannato per aver aiutato circa duecento immigrati irregolari sudanesi e eritrei a varcare il confine italiano per raggiungerela Francia,aveva chiestol’abolizione del «reato di solidarietà». Nessuno pensava che la sua richiesta sarebbe stata accolta, einvece ecco cosa dice la sentenza: «Dal principio di fraternità deriva la libertà di aiutare gli altri, a fini umanitari, indipendentemente dalla regolarità della loro permanenza nel territorio nazionale». Nei ranghi della gauche si brinda. Il«principio difraternità, riconosciuto per la prima volta nel suo valore costituzionale, deve essere rispettato dal legislatore come uno dei capisaldi della legge in Francia», ha affermato il presidente del Consiglio costituzionale, il socialista Laurent Fabius. «Come la libertà e l’uguaglianza -prosegue Fabiusin un trionfo di retorica - che sono gli altri due termini del motto della nostra Repubblica,lafraternità dovrà essere rispettata come un principio costituzionale dal legislatore e può essere invocata dinanziai tribunali». La presa di posizione del Consiglio costituzionale in un momento di aspro dibattito,potrebbe cambiaremolte cose nella gestione dei flussi al confine italo-francese.Dicerto,daràmanforte ai militanti pro-immigrazione à la Herrou. Quest’ultimo, negli ultimi mesi,avevagiocatola carta delmartire perseguitato dallo Stato. Ma, per chi non lo ricordasse, Herrou si era anche presentato sul tappeto rosso del Festival di Cannes con alcunimigranti, per mostrare alle telecamere quanto era altruista a farli entrare irregolarmente nel territorio francese.

Islamici schedati liberi di circolare nelle centrali nucleari

La notizia fa raggelare il sangue. Secondo quanto dichiarato dal deputato del Partito socialista francese Hervé Saulignac, alcuni individui schedati “S” per radicalizzazione “hanno avuto accesso alle centrali nucleari” negli ultimi anni, senza che ci fosse ilminimo controllo. “S” sta per “Sûreté de l’État”, ed è la schedatura con cui i servizi segreti di Parigimarchiano le persone considerate pericolose per la sicurezza dello Stato, a partire dagli islamisti. Dei potenziali terroristi, dunque, potevano tranquillamente accedere a zone sensibili delle centrali nucleari francesi, e questo in un momento in cuilaminacciajihadista è elevatissima. Il rapporto della commissione d’inchiesta parlamentare sulla sicurezza degli impianti nucleari, compilato sulla base di 83 audizioni, indica che questi schedati “S” si sono potuti avvicinare poiché lavoravano nelle “entreprises sous-traitantes”, ossia quelle società esterne cui è affidatalamanutenzione tecnica delle centrali nucleari. L’esternalizzazione è sinonimo di controlli meno rigorosi, secondo quanto emerso dal rapporto. E l’aspetto più inquietante è che il tasso di esternalizzazione nel parco nucleare francese si aggira tra l’80% e il 90%. «Gli esperti pensano che il pericolo potrebbe venire dall’interno», ha spiegato Saulignac. 22militanti diGreenpeace, lo scorso novembre, si erano introdotti nella centrale EDF (Electricité de France) di Cruas/ Meysse per denunciare la «vulnerabilità» della sicurezza degli impianti nucleari. Il rapporto appena sfornato dalla commissione d’inchiesta parlamentare è soltanto l’ultimo segnale d’allarme.

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