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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
17.06.2016 L'Unità con Renzi cambia marcia sul Medio Oriente e Israele?
Commento di Umberto De Giovannangeli

Testata:
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «L'Isis punta a espandere il terrore in Israele e Arabia»

Riprendiamo dall' UNITA' di oggi, 17/06/2016, a pag. 11, con il titolo "L'Isis punta a espandere il terrore in Israele e Arabia", il commento di Umberto De Giovannangeli.

L'effetto Renzi sull' Unità è certamente positivo. Prima di dare il benvenuto nel club a Umberto De Giovannangeli, in ogni caso, aspettiamo conferme.

Ecco l'articolo:

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Umberto De Giovannangeli

Sconfitti in Iraq. All'attacco nel vecchio Continente. II "Califfo" sposta il centro della jihad sul fronte deì "crociati". L'Europa. Un anno: questo il tempo che si è dato. L'Alleanza per sconfiggere l'Isis. Secondo il coordinatore europeo anti terrorismo Gilles de Kerchove «si prevede che entro un anno l'Isis in Siria e in Iraq sarà del rutta sconfitta».

De Kerchove lo ha detto alla sessíone plenaria del Comitato delle Regioni Ue. E ha anche illustrato alcuni scenari. Uno del più importanti, che coinvolgerà gli Stati membri dell'Ue, è quello dei rientro del foreign fighters in Europa. «Dobbiamo essere pronti a gestirli» avverte. II coordinatore ha però messo in guardia anche rispetto ad altri scenari. Ci sono infatti organizzazioni come quelle salafite che tentano di «reclutare i profughi siriani disillusi». L'idea è quella di bloccare sul nascere l'insorgere di altre sigle del terrore che potrebbero sostituire l'Isis e perpetuare il piano del Califfato.

«Spesso alla base della storia dei foreign fighters c'è un insuccesso - continua De Kerchove - ma anche un eccesso di testosterone. La radicalizzazione dà loro un riconoscimento, gli assegna un ruolo». E permette l'accesso delle donne che altrimenti, secondo il coordinatore, probabilmente non avrebbero. Il coordinatore mette infatti in allerta anche sulla presenza sempre più frequente di donne, che lasciano tutto per entrare nelle file dell'Isis. «Sono sempre di più quelle che abbandonano l'Europa per unirsi ad al Nusra e Daesh, e questo è preoccupante».

Da Bruxelles a Washington. «L'Isis addestra terrorísti per attentati in Occidente». È l'allarme lanciato dal direttore della Cia, John Brennan, e destinato al Congresso statunitense. In una nota preparata per la Commissione del Senato sui Servizi segreti il capo deIl'agenzia di spionaggio per l'estero degli Stati Uniti avverte inoltre che lo Stato islamico punterà su tattiche di guerriglia per compensare le perdite territoriali subite dl recente. «L'Isis - riferisce Brennan - sta lavorando per allestire un apparato in grado di dirigere e ispirare attentati come quelli di Parigi e Bruxelles e dispone di numerosi terroristi che potrebbero compiere questi attacchi».

Il capo della Central Intelligence Agency inoltre ha confermato che l'Isis sta esortando propri seguaci a compiere attentati in stile lupi solitari nei Paesi in cui vivono. Nelle scorse settimane il Dipartimento dl Stato Usa ha emesso un «travel alert», e messo in guardia tutti i cittadini americani che nei prossimi mesi arriveranno in Europa. I tanti turisti che visiteranno l'Europa nei mesi estivi rappresentano un importante bersaglio per i terroristi» si legge nell'allerta viaggi, dove si citano potenziali rischi di altri attentati, dopo quelli di Parigi e Bruxelles, durante "eventi importanti" e in "siti turistici".

Sulla base delle informazioni degli 007 Usa a rischio ci sono non solo gli stadi, ma anche ristoranti, centri commerciali, trasporti. cinema, teatri e raduni di vario genere. Poco tempo fa anche la tedesca "Bild" citava fonti di intelligence per lanciare un allarme attentati anche sulle spiagge di Italia e Spagna. «Attaccare caffè, ristoranti o una sala concerto è drammaticamente semplice. E' chiaro che è impossibile monitorare tutti i potenziall terroristi, ma l'Europa non ha una capacita sufficiente. Dobbiamo rafforzare lo scambio di intelligence, e avere unità di terrorismo con maggiori forze e migliori equipaggiamenti», ha rimarcato il capo di Europol Rob Wainwright in una recente intervista al quotidiana tedesco "Die Welt".

L'Isis è sotto scacco in Iraq e Siria, dove rischia di perdere il controllo delle sue "capitali", Mosul e Raqqa, e in questo quadro il "califfo" Abu Bakr al-Baghdadi sta approntando un "piano B', che potrebbe includere attacchi choc in Usa ed Europa, ma anche in Israele o Arabia Saudita. Lo stima la Rand Corporation, celebre think-tank Usa fondato nel 1948. Per Baghdadi la resa è fuori questione. Se ancora non lo ha approntato lo Stato islamico elaborerà presto un "piano B" con cui l'Occidente dovrà fare i conti". Tra le ipotesi prese in esame c'è la possibilità che il gruppo si trasformi in un network di 'govemo-ombra' sul modello realizzato dai talebani lungo i confini tra Afghanistan e Pakistan. "Ma ciò sarebbe possibile solo nelle aree sunnite, e taglierebbe fuori i foreign fighters".

"E intanto la polizia belga lancia un nuovo allarme. Una nuova ondata di jlhadisti dello Stato islamico (Isis) hanno lasciato la Siria e potrebbero compiere a breve degli attacchi in Francia e in Belgio. E' questo il "memo" fatto pervenire alla polizia belga, secondo il sito del giornale belga la Derniere Heure. «Dei foreign fighters sprovvisti di passaporto hanno lasciato la Siria circa dieci giorni fa per raggiungere l'Europa via nave attraverso Turchia e Grecia", si legge in questo "memo" fatto pervenire alla polizia belga, secondo il sito del giornale belga la Derniere Heure. I combattenti sono armati e contano di mettere a segno gli attacchi in gruppi di due, riporta sempre il memo in questione. «La loro azione è imminente», agglunge. I potenziali obiettivi in territorio belga sarebbero centri commerciali, ristoranti fast-food e stazioni di polizia. Il controllo dei documenti alle frontiere esterne Ue, il rafforzamento della collaboraziane tra le competenti autorità dei partner europei, rapporti più stretti con i Paesi terzi, il maggiore impegno di Europol ed Eurojust e una sorveglianza più stretta sulla propaganda jlhadista su internet erano e restano alcune delle piste da seguire, si sottolinea ancora a Bruxelles, per cercare di ridurre al massimo i rischi di nuovi attentati.

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lettere@unita.it

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