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Agenzia Radicale Rassegna Stampa
06.09.2009 La Lega Araba Europea e la non reazione europea
Il commento di Elena Lattes

Testata: Agenzia Radicale
Data: 06 settembre 2009
Pagina: 1
Autore: Elena Lattes
Titolo: «Le inquietanti politiche della cosiddetta Lega Araba Europea»

Riperendiamo da AGENZIA RADICALE, l'articolo di
Elena Lattes, dal titolo:

Le inquietanti politiche della cosiddetta Lega Araba Europea

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sabato 05 settembre 2009

auswitch_jpg.jpgdi ELENA LATTES

il testo recita: Ma questi non sono ebrei" "Non importa, dobbiamo raggiungere i sei milioni".

La Lega Araba Europea (AEL) è sotto processo, in Olanda, per aver pubblicato due settimane fa sul suo sito una vignetta antisemita e negazionista, in cui si suggerisce che il genocidio nazista sia stato inventato. Secondo la giustizia la vignetta è illegale, ma la causa cadrebbe se il gruppo la rimuovesse entro due settimane e promettesse di non ripubblicarla. Raffigurante due uomini che, accanto ad un gruppo di cadaveri sovrastati da un cartello con su scritto "Auschwitz", dicono che le vittime possono non essere di ebrei, ma che essi devono comunque ancora raggiungere i sei milioni, la vignetta è stata tolta dal sito, ma subito rimessa.

Sulla scia di Ahmadinejad che bandì un concorso per illustrazioni negazioniste dopo il caso di quelle danesi su Maometto e il terrorismo di matrice islamica a cui seguirono violenze in tutto il mondo musulmano, l'AEL ha dichiarato di aver cominciato a pubblicare fumetti negazionisti nel 2006 per "dimostrare il doppio standard dell'occidente durante la questione delle vignette danesi".

La Lega Araba Europea, operativa in Belgio e in Olanda, che è stata fondata nel 2000 da Abou Jahjah, un libanese membro attivo di Hezbollah (ha, tra l'altro, partecipato alla guerra contro Israele nel 2006) ed emigrato in Belgio dove ha chiesto e ottenuto asilo politico come vittima degli Hezbollah, si autodefinisce "nasseriana, panarabista e antisionista" e si propone come organizzazione per difendere i diritti dei musulmani in Europa, "in un contesto infestato dal razzismo e dal pregiudizio, strumenti appositamente forgiati per appoggiare il Capitalismo e l'Imperialismo" dichiarando di credere nella "società multiculturale come a un modello politico e sociale dove culture differenti coesistono con diritti uguali sotto la stessa legge".

Tuttavia, oltre al palese richiamo all'antisemitismo e all'esaltazione del terrorismo (nel 2001 a due mesi dagli attacchi alle Torri Gemelle ammette di aver provato un dolce sentimento di vendetta), l'organizzazione incita alla pena di morte per gli omosessuali e ha partecipato attivamente alle rivolte violente dei musulmani nella città di Antwerp nel 2002. Violenze che sono costate l'arresto ad Abou Jahjah.

Egli stesso gestisce un blog in cui ha inserito una lista di Paesi e politici da lui considerati terroristi, tra cui Tony Blair, Sarkozy e il Premio Nobel per la Pace, Shimon Peres. In questo blog insulta anche pesantemente liberali europei e auspica (sempre in arabo) la distruzione di quei Paesi arabi che "costituiscono una prima linea di difesa per Israele", benedicendo, come esempio, le azioni di Hezbollah in Egitto.

Nonostante tutto questo, l'organizzazione ha partecipato anche alle elezioni federali belghe nel 2003  e nel 2004, pur non riuscendo ad ottenere il quorum necessario per entrare nel Parlamento.

Per inviare a Agenzia Radicale il proprio parere,clkiccare sulla e-mail sottostante.


agenziaradicale@inwind.it

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