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Informazione Corretta Rassegna Stampa
31.01.2023 Deborah Fait risponde ai lettori
Zelensky a Sanremo

Testata: Informazione Corretta
Data: 31 gennaio 2023
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Zelensky a Sanremo»

Volodymyr Zelensky

Gent.ma Sig.ra Fait,
Sulla presenza di Zelensky ad un evento cosí frivolo come il festival di San Remo, nonosante abbia letto e riflettuto l'articolo di Aldo Cazzullo sul "Corriere" di via Solferino, mi permetta di esprimere le mie perplessità. Intendiamoci bene potrei sbagliare, non pretendo di avere in tasca il monopolio della Verità assoluta come certi fanatici religiosi da una e dall'altra parte. Siccome io ritengo che quello della guerra in Ucraina è un problema troppo serio, per esporlo a un evento mondano (probabilmente sarà anche a causa della mia congenita e atavica avversità alla cosiddetta "musica leggera"), la presenza dell'Amico Wolodymir potrebbe rischiare di ottenere un effetto boomerang, non so se mi spiego, vale a dire un effetto diametralmente opposto a quello che ci si attenderebbe. Può darsi - ripeto - che il mio atteggiamento sia dettato da diffidenza e da "pessimismo" (forse sono cautamente realista?). Comunque, se so n rose fioriranno... e se saranno spine pungeranno. Basta solo che non pungano troppo forte. Shalom

Mario Salvatore Manca di Villahermosa

 Gentile Mario,
non guardo il Festival di Sanremo da quando ero una ragazzina. Riguardo alla presenza via zoom di Zelensky sul palco del teatro Ariston , sono perplessa anch’io soprattutto pensando ai commenti dei nemici che il presidente ucraino ha in Italia. Io, senza dubbio, sono tra i suoi sostenitori. D’altro canto sappiamo che i tempi che corrono sono strani e che il frivolo, spesso volgare, di certi avvenimenti televisivi si sposano spesso con argomenti seri e che la politica si mescola alle canzonette. Il Festival, a quanto ne so, è molto seguito in mondo-visione perciò Zelensky, per quei due minuti che parlerà, avrà un pubblico di milioni di persone. Ben venga dunque e, come scrive lei, speriamo siano rose e non più bombe da quel criminale di Putin. Un cordiale shalom

***

Gentilissima,
Vi seguo da quando ,il mese scorso,sono stata in pellegrinaggio a Gerusalemme.La mia famiglia ed io siamo cristiani ed abbiamo legami profondi con i cittadini di religione ebraica che vivono a Pisa,la nostra città.Alcuni nostri parenti si sono sposati con cittadini ebrei. il mio bisnonno, Dante Ristori, era amico personale di Pardo Roquez e con lui mori’ trucidato dai nazisti nel ‘44. La nostra città porta la vergogna delle leggi razziali e razziste firmate , come sappiamo, proprio da noi, a San Rossore ma è anche città aperta e di cuore, molti cittadini ebrei l’hanno resa grande. A Gerusalemme ho visto la bellezza dei luoghi sacri al popolo di Israele e, da cristiana, ho provato gioia di fronte alla bandiera con la stella che sventolava sul Muro Occidentale. Solo il rispetto dello Stato di Israele può davvero rendere omaggio a chi, completamente innocente, è stato ucciso dalla barbarie nazista. Pace su Israele. Grazie.

Lucia Corucci

 Gentile Lucia,
Sono lettere come la sua che fanno sperare in un futuro migliore. Quando il mondo cristiano capirà che gli ebrei non sono i nemici ma i fratelli, che Israele non è un mostro ma un paese che si difende da chi lo vorrebbe distruggere, solo allora finirà quel virus nauseabondo che si chiama antisemitismo. Nei giorni che hanno preceduto e seguito il 27 gennaio, Giornata della Memoria della Shoah, ho letto una frase pubblicata in rete che mi ha colpita e emozionata. “Non piangete gli ebrei morti se non rispettate e amate gli ebrei vivi”. È esattamente quello che ho letto nella sua lettera e di questo la ringrazio. Un cordiale shalom

***

Gentile Signora Deborah Fait
Ho letto con attenzione il suo articolo "i nuovi nazisti " e devo dire che sono rimasto stupefatto, direi incredulo, in merito a quanto avrebbe affermato il Vicedirettore di Libero, Stefano Senaldi. Sono lettore di Libero da diverso tempo, per cui conosco abbastanza bene le idee di Senaldi e di Libero, che sono sempre state in difesa di Israele, al contrario di Repubblica, giornale a cui voi fate spesso riferimento,che ha sempre tifato per i palestinesi. Per cui definire Senaldi addirittura un nuovo nazista mi sembra esagerato e del tutto sbagliato. Probabilmente lei ha inteso male ciò che ha affermato il Vicedirettore, visto che proprio ieri, sabato 21, su Libero era scritto fra l'altro: "I terroristi islamici, eredi del terzo Reich ecc: ...ieri coloro che vogliono cancellare il popolo d'Israele dalla faccia della terra, proprio come i nazionalsocialisti, hanno festeggiato la strage." L'articolo è firmato da Andrea Morigi, scritto sicuramente con l'avallo di Senaldi Non mi sembra che quello usato sia un linguaggio nazista. Anzi, tutto il contrario È molto più credibile che certe frasi vengano scritte su Repubblica. Saluti

Giovanni Cattani - Creazzo Vicenza

 Gentile Giovanni,
Non ho mai pensato che Senaldi fosse un nazista, me ne guardo bene! Se rilegge il mio articolo capirà che per “nuovi nazisti” mi riferivo soltanto ai palestinesi che fanno dell’assassinio di ebrei la loro ragione di vita , non certo ai giornalisti italiani. So che Libero è un quotidiano amico di Israele ma, purtroppo quella sera, a Stasera Italia, Senaldi ha detto proprio quella frase sulla “disperazione dei palestinesi”. Sono saltata sulla sedia perché erano appena state ammazzati 7 israeliani, tra cui un ragazzino di 14 anni, e lui parlava della disperazione di coloro che sono solo dei terroristi assassini. È vero che Repubblica, cui non ho mai risparmiato critiche molto dure, è stata sempre contro Israele ma, per fortuna, la ignobile direzione di Eugenio Scalfari è finita. Il nuovo direttore, Maurizio Molinari, oltre a essere ebreo, che non è mai una garanzia, è anche molto amico di Israele, infatti il giornale è cambiato in meglio. Un cordiale shalom

***

Gent.ma Deborah,
Venerdi 27 gennaio ,il giorno della memoria, tutti i canali tv italiani ed esteri hanno commemorato questo anniversario. Era commovente specialmente il racconto di Sami Modiano che ha fatto venire le lacrime negli occhi della giornalista Veronica Gentile e degli alunni delle scuole medie da lui visitate. Nella stessa sera sugli schermi televisivi sono comparse le scene degli attentati di Gerusalemme. Cosi i terroristi hanno ricordato ai discendenti degli scampati alle camere a gas, che sono passati 78 anni. Gli autori ,un giovane di 21 e uno di 13 anni! Seguirono altri tre attentati falliti. L'indomani gli arabi dei territori e di Gerusalemme est ,capitale d'Israele, festeggiavano la carneficina ! Non mi sono meravigliato più di tanto, non è stata la prima volta. Democrazia dixit. Il colmo successe però sabato sera nelle piazze di Tel Aviv, Haifa e Herzlyia dove sono apparsi in decine di migliaia i "compagni" con le bandiere d'Israele e palestinesi e con cartelli : Netanyahu,Smotrich,Ben Gvir assassini ,per manifestare contro l'attuale governo. Un momento di totale ipocrisia è stato il minuto di silenzio per le vittime ma senza specificare gli autori. distinti saluti

Ilan Bension

 Gentile Ilan, I manifestanti sono in genere gli orfani di Meretz, incapaci di capire che, se il loro partito è scomparso, dovrebbero farsi un grande esame di coscienza. Dopo anni di parole, di dichiarazioni di “fratellanza o cuginanza” con i palestinesi anche chi li votava ha capito che non esiste nulla di tutto ciò e che i palestinesi vogliono solo farci scomparire da Israele e prendersi il paese per trasformarlo in pochi anni nel deserto che era prima. Non vogliono capire che, se ha vinto la destra religiosa, è perché il popolo era stufo di promesse, di regalie di territori per ricevere in cambio solo terrorismo e morti. Però, nonostante tutto, questa è la democrazia e dobbiamo essere felici di vivere in un paese dove dimostrare il proprio dissenso non solo è lecito ma doveroso. Un cordiale shalom

takinut3@gmail.com

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