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Informazione Corretta Rassegna Stampa
03.02.2022 Yair Lapid: 'La credibilità di Amnesty oggi è zero'
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Testata: Informazione Corretta
Data: 03 febbraio 2022
Pagina: 1
Autore: IC redazione
Titolo: «Yair Lapid: 'La credibilità di Amnesty oggi è zero'»
Yair Lapid: 'La credibilità di Amnesty oggi è zero'
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

A destra: Yair Lapid

Ecco il video:


Il Ministero degli Affari Esteri d’Israele: Amnesty UK ha pubblicato un rapporto falso e parziale. Il Ministro degli Esteri Yair Lapid ha dichiarato che “Amnesty riporta menzogne diffuse dalle organizzazioni terroristiche” Lo Stato di Israele respinge categoricamente tutte le false accuse che compaiono nel rapporto di Amnesty International. Questo rapporto consolida e ricicla menzogne, incongruenze e affermazioni infondate che provengono da note organizzazioni militanti anti-israeliane. Ripetere più e più volte queste stesse bugie non fa sì che esse diventino realtà, ma piuttosto delegittima la stessa Amnesty International. Nel pubblicare questo rapporto falso e tendenzioso, Amnesty UK ricorre a un doppio standard e alla demonizzazione, al fine di delegittimare Israele. Sono esattamente queste le componenti di cui è fatto l'antisemitismo moderno. Il rapporto nega il diritto dello Stato di Israele a esistere come stato-nazione del popolo ebraico. Il linguaggio estremista e la distorsione del contesto storico, in esso presenti, sono stati elaborati per demonizzare Israele e gettare benzina sul fuoco dell’antisemitismo. Pochi giorni dopo la Giornata internazionale della memoria della Shoah, apprendiamo, ancora una volta, che l'antisemitismo non fa solamente parte della storia, ma sfortunatamente fa anche parte della realtà odierna. Proprio lo scorso fine settimana, a Londra sono stati attaccati degli ebrei, semplicemente perché ebrei. Il rapporto di Amnesty rappresenta di fatto una luce verde agli autori di questi e altri fatti, per colpire non solo Israele, ma gli ebrei di tutto il mondo. Lo Stato di Israele è una democrazia forte e dinamica che garantisce uguali diritti a tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalla loro religione o dalla loro origine. Lo Stato di Israele è stato istituito in quanto focolare nazionale del popolo ebraico con un ampio sostegno internazionale, alla luce delle lezioni della Shoah. Amnesty mette in discussione l’esistenza stessa dello Stato di Israele come stato-nazione del popolo ebraico e nega di fatto il suo diritto di esistere. Non sorprende che questo rapporto sia pubblicato dalla sezione britannica di Amnesty International e sotto gli auspici del Segretario generale dell'organizzazione. Questa sezione è nota per essere particolarmente razzista e xenofoba, e il Segretario generale dell’Organizzazione ha in precedenza accusato Israele, senza alcuna base o prova, di aver ucciso l'ex presidente dell'Autorità Palestinese Yasser Arafat. Non sorprende quindi che Amnesty abbia impiegato otto anni per ritirare questa accusa grave e infondata. Chiediamo ad Amnesty di ritirare il rapporto pubblicato. Un rapporto che sarebbe stato meglio non pubblicare, poiché non rispetta coloro che veramente hanno a cuore e cercano di promuovere i diritti umani. Lo Stato di Israele continuerà a promuovere, come ha fatto costantemente e come continua a fare, i valori della democrazia e dell’inclusività, su cui è stato fondato e su cui continua a esistere. Il ministro degli Esteri Yair Lapid: “Amnesty una tempo era un’organizzazione stimata che tutti rispettavamo. Oggi è l'esatto opposto. Non è un’organizzazione per i diritti umani, ma solo un’altra organizzazione radicale che fa eco alla propaganda, senza un esame serio. Piuttosto che approfondire le proprie ricerche, Amnesty riporta menzogne diffuse da organizzazioni terroristiche. Cinque minuti di seria verifica dei fatti sarebbero stati sufficienti, per sapere che i contenuti apparsi nel rapporto pubblicato questa settimana sono un'immagine distorta e avulsa dalla realtà. Israele non è perfetto, ma è una democrazia ancorata al diritto internazionale e aperta alla critica, con una stampa libera e un potere giudiziario forte e indipendente. Amnesty non definisce la Siria uno “Stato di apartheid” – un paese il cui governo ha ucciso mezzo milione di propri cittadini – e nemmeno l’Iran o qualsiasi altro regime corrotto e assassino in Africa o in America Latina. Odio ricorrere all'argomentazione secondo cui, se Israele non fosse uno stato ebraico, nessuno ad Amnesty oserebbe contrapporsi ad esso, ma in questo caso non c'è altra possibilità”.

takinut3@gmail.com

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