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Informazione Corretta Rassegna Stampa
09.01.2022 Usa: è giunto il momento di corrompere i non vaccinati?
Analisi di Ben Cohen

Testata: Informazione Corretta
Data: 09 gennaio 2022
Pagina: 1
Autore: Ben Cohen
Titolo: «Usa: è giunto il momento di corrompere i non vaccinati?»
Usa: è giunto il momento di corrompere i non vaccinati?
Analisi di Ben Cohen

A destra: la strumentalizzazione della stella gialla da parte del movimento No vax

(traduzione di Yehudit Weisz)


“Come possiamo, come società, star fermi a guardare le persone che muoiono quando una semplice iniezione potrebbe prevenire una malattia rischiosa per la vita?” Questa era l’angosciante domanda posta da un gruppo di nove operatori sanitari del Minnesota, che lo scorso fine settimana ha preso la decisione, senza precedenti, di pubblicare un’inserzione nei notiziari locali, implorando le persone a farsi vaccinare. Accanto al loro appello c'era un forte grido d’allarme sulle tensioni - mentali, fisiche, infrastrutturali – a carico degli operatori sanitari e delle loro istituzioni, che hanno resistito alla pandemia di COVID-19 per due anni ormai. “L'assistenza nei nostri ospedali è sicura, ma la nostra capacità di fornirla è minacciata”, affermava l'annuncio. “Infarti. Incidenti automobilistici. Cancro. Ictus. Appendicite. Ora si profila una domanda inquietante: sarai in grado di ricevere assistenza dal tuo ospedale locale tempestivamente? Oggi questo non è più garantito.” La crisi sanitaria che si è sviluppata in Minnesota si verifica nonostante il fatto che oltre il 66% dei residenti di quello Stato sia completamente vaccinato, posizionando saldamente gli abitanti del Minnesota nella metà superiore della tabella delle vaccinazioni nazionali degli Stati Uniti. In 17 Stati, il tasso di vaccinazione è ben al di sotto del 60 %, mentre in altri tre - Wyoming, Alabama e Louisiana – meno del 50 % della popolazione è stato completamente vaccinato. Non c'è dubbio che le tensioni si facciano sentire a livello nazionale e che la disperazione tra gli operatori sanitari sia evidente; depressione, esaurimento e disturbi da stress sono purtroppo diffusi tra medici e infermieri. Anche i costi sociali della pandemia in corso si fanno altrettanto acuti, in gran parte perché i No Vax hanno indossato il mantello del vittimismo e affermano falsamente di essere discriminati. Molte città e Paesi ora impongono l’obbligo di un tipo di Green Pass vaccinale, il che può significare che per motivi di salute pubblica, coloro che rifiutano il vaccino non sono più idonei a determinati lavori, non possono viaggiare sui mezzi pubblici, non possono più entrare in ristoranti, cinema e altri luoghi di intrattenimento e così via. Come molte comunità ebraiche hanno scoperto con loro sgomento, queste restrizioni hanno portato a osceni paragoni con la drammatica situazione degli ebrei durante il nazismo. Dall'Alaska all'Austria negli ultimi 12 mesi, abbiamo visto protestare i No Vax con indosso uniformi da campo di concentramento e la Judenstern ("Stella degli ebrei"), e portare cartelli con slogan come “La vaccinazione rende liberi”, una variante de “il lavoro rende liberi”che si legge all'ingresso di Auschwitz. Il rovescio della medaglia, ovviamente, è che quando non si stanno appropriando della Shoah, c'è la tendenza tra i No Vax e gli altri teorici della cospirazione, di dare la colpa del Covid-19 agli ebrei, come ha fatto solo la scorsa settimana David Bateman, fondatore della miliardaria Entrata, società di software dello Utah.

Le menzogne no vax della politica e di un giornalismo che dà voce  all'oscurantismo antiscientifico
Una manifestazione contro il Green pass in Italia


(Pensiamo sia utile dare alcune informazioni su quanto sostenuto da David Bateman, visto che in Italia non se ne è saputo molto. Dave Bateman ha inviato un'e-mail a una lunga lista di dirigenti del settore tecnologico, di funzionari eletti e di altri leader statali sostenendo che “gli ebrei” tramano dietro i vaccini COVID-19 e fanno parte di uno “sforzo sadico in corso, per l’eutanasia del popolo americano.” Nella sua e-mail, Bateman cita anche ulteriori disinformazioni sul COVID-19, incluso il fatto che i test diagnostici PCR sono cancerogeni e esorta i destinatari a non vaccinarsi. Bateman espone anche le sue affermazioni antisemite di cospirazione. “Per 300 anni gli ebrei hanno cercato di infiltrarsi nella Chiesa cattolica e di metterne al vertice un ebreo nascosto, ha scritto Bateman. È successo nel 2013 con papa Francesco. Credo che la pandemia e lo sterminio sistematico di miliardi di persone porteranno a uno sforzo per consolidare tutti i paesi del mondo sotto un'unica bandiera con un governo totalitario.” Ha scritto anche: “Lo so, sembrano cose da matti. Nessuno ne parla, ma gli ebrei chassidici negli Stati Uniti hanno istituito una legge per la loro gente secondo cui non si devono vaccinare per nessun motivo.” L'attuale CEO di Entrata, Adam Edmunds, ha pubblicato una risposta all'e-mail di Bateman sul suo account Twitter martedì pomeriggio. “Oggi Dave Bateman, uno dei nostri fondatori, ha rilasciato diverse dichiarazioni altamente offensive in un'e-mail a destinatari esterni all'azienda. Le opinioni espresse da Dave erano solo sue e non riflettono le opinioni o i valori di Entrata, del team esecutivo, del Consiglio di Amministrazione o degli investitori. Per essere assolutamente chiari, noi di Entrata condanniamo fermamente l'antisemitismo in ogni sua forma. Comprendiamo la delusione di coloro che hanno letto e sono rimasti offesi o disturbati dal contenuto dell'e-mail di Dave…..” Il comitato direttivo di ENTRATA ha chiesto e ottenuto le dimissioni di Dave Bateman. NdT)

Studi ulteriori hanno dimostrato che per ottenere l'immunità di gregge da COVID, dovrebbe essere vaccinato oltre il 75% della popolazione statunitense. Al momento, il nostro tasso di vaccinazione a livello nazionale è leggermente inferiore al 62%, il che significa che la pressione sul sistema ospedaliero continuerà a crescere poiché Omicron, l'ultimo ceppo altamente trasmissibile del coronavirus, può essere considerato lieve o non letale solo nelle persone vaccinate. Questa la ragione delle appassionate suppliche in Minnesota, che hanno echeggiato in tutto il Paese, che esortavano coloro che non si sono vaccinati a fare la cosa giusta. Avrà l'effetto desiderato un tentativo di spingere le persone all'azione attraverso un appello alla coscienza, a due anni dall'inizio della pandemia e a quasi un anno da quando i vaccini sono diventati disponibili? Ci sono molti osservatori che credono con rammarico che non sarà così, e che è necessario tentare un approccio francamente di più basso livello. Questo approccio comporterebbe il pagamento di incentivi finanziari - o tangenti, se preferisci - a coloro che sono attualmente riluttanti a farsi il vaccino. Per quanto sia un'idea radicale, alcune varianti dell’idea sono già state lanciate da amministrazioni statali, nazionali e da società private. A Baltimora, i lavoratori governativi che possono mostrare lo stato di vaccinazione completo entro il 14 gennaio, riceveranno un pagamento una tantum di 1.000 $. A New York City nel mese di dicembre, un booster effettuato in cliniche autorizzate, ha portato con sé una ricompensa di 100 $. Un accordo simile c'è stato in Louisiana durante lo stesso periodo, con 34.000 pazienti vaccinati che hanno ricevuto una carta omaggio da 100 $ come ricompensa per aver fatto il grande passo con il vaccino. Nel frattempo, i dipendenti di Walmart completamente vaccinati hanno diritto a un bonus di 150 $. Più lontano, in Slovacchia, nazione dell'Europa centrale gravemente poco vaccinata, le persone di età pari o superiore a 60 anni che si vaccinano completamente, riceveranno una ricompensa in contanti di poco meno di 350 $ grazie alla legislazione approvata dal parlamento slovacco all'inizio di dicembre.

Tutti questi esempi che ho citato, rappresentano solo un piccolo esempio dei vari schemi esistenti, che collegano una qualche forma di pagamento al raggiungimento dello status di vaccinato. Tuttavia, non si trova da nessuna parte un programma nazionale rivolto a tutti gli individui non vaccinati, indipendentemente dalla loro fascia demografica e che offra la stessa somma di denaro a chiunque accetti di vaccinarsi in modo verificabile. Forse perché un tale schema comporta enormi rischi, soprattutto per i politici che dovrebbero spiegarlo e giustificarlo. Le obiezioni sono evidenti. È giusto? Siamo davvero scesi così in basso da corrompere chi non riusciamo a persuadere? È giusto? Perché dovremmo premiare i dissidenti penalizzando quelli tra noi che hanno compiuto liberamente il loro dovere civico? Funzionerebbe sempre? Sebbene ci siano stati alcuni studi incoraggianti sull'efficacia dei pagamenti su piccola scala, non ci sono prove schiaccianti che consentano ai responsabili politici di concludere con sicurezza che un incentivo per il vaccino persuaderebbe la stragrande maggioranza dei renitenti a cambiare idea. Alcuni politici, tra cui gli ex candidati presidenziali democratici John Delaney e Andrew Yang, hanno invece promosso programmi di ricompensa finanziaria per coloro che si sono vaccinati da un anno o più. Robert Litan, un economista della Brookings Institution, alla fine del 2020 ha sostenuto che la somma di $ 1.000 sarebbe una ricompensa allettante e che i circa 250 miliardi di $ che lui pensa un tale schema potrebbe costare, sono un piccolo prezzo da pagare per riattivare la nostra economia e la vita culturale. Secondo Litan, chiunque si opponga a un'idea del genere sta “dicendo in pratica, che è meglio che la nazione continui a soffrire per la paura e per il costo del virus, piuttosto che pagare una cifra modesta per porre fine a questo incubo nazionale. Inquadrato secondo una valutazione costi-benefici, il pagamento, se necessario, è un gioco da ragazzi.” Anche se non condividerei questa fiducia in uno schema di pagamento per il vaccino, ho concluso con riluttanza che vale la pena di fare il tentativo di un programma di marketing più ampio e aggressivo su scala nazionale, che offra una ricompensa finanziaria significativa in cambio dello stato di vaccinato. Questo perché i costi nel consentire il prolungarsi di questa pandemia, sono maggiori di qualsiasi disagio per l'atto dichiaratamente immorale di ricorrere alla corruzione legalmente ufficializzata. Ci sono milioni di persone con malattie e condizioni a lungo termine molto più gravi del COVID-19, il cui trattamento è stato compromesso a causa delle richieste ospedaliere della pandemia. Inoltre, l'avvelenamento del dibattito della nostra società con affermazioni pseudo-scientifiche e teorie del complotto - spesso radicate nei pregiudizi medievali sugli ebrei - sta distruggendo la fiducia nell'istruzione, nel governo e, peggio ancora, nel tuo prossimo. Quei pregiudizi antisemiti, ovviamente, rimarranno a lungo dopo che il COVID-19 sarà stato debellato, ma saranno molto meno virulenti in una situazione in cui non infuria più una pandemia. Se porre fine alla miseria collettiva che il coronavirus ci ha causato è la nostra priorità nazionale più importante, dovremmo essere disposti a provare l'impensabile.

Ben Cohen Writer - JNS.org
Ben Cohen, esperto di antisemitismo, scrive sul Jewish News Syndicate

takinut3@gmail.com

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