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Informazione Corretta Rassegna Stampa
06.11.2020 Edward Luttwak: 'Per Trump non è una sconfitta'
Lo intervista Annalisa Chirico

Testata: Informazione Corretta
Data: 06 novembre 2020
Pagina: 1
Autore: Annalisa Chirico
Titolo: «'Gli americani si fidano ancora di Donald'»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 06/11/2020, a pag. 11, con il titolo 'Gli americani si fidano ancora di Donald', l'intervista di Annalisa Chirico.

A destra: Edward Luttwak

«Anche in caso di vittoria di Biden, il trumpismo ha vinto», dice Edward Luttwak in una intervista a www.lachirico.it. «Dopo 4 anni di amministrazione repubblicana le idee del presidente sono più forti di prima, ogni americano con un lavoro e una famiglia vota Trump, chi vuole vivere in pace, con meno tasse e più sicurezza vota Trump. Anche se Biden dovesse vincere, non cambierà questo stato di cose: il trumpismo è più forte, tra quattro anni sarà il turno di Ivanka», è la sua previsione per il futuro.

A sentire sondaggisti, doveva esserci l'Onda blu che non si è vista. «I giornaloni come il Washington Poste il New York Times avevano preconizzato la scomparsa dei Repubblicani, sembrava che Trump avrebbe preso più o meno 8mila voti, invece, se va bene, Biden, vincerà per un pugno di suffragi. Il che conferma il bello della democrazia: quando la gente vota, per l'establishment arrivano le cattive notizie, un po' come in Italia».


Donald Trump, Joe Biden

In che senso? «Beh, da voi non si vota perché altrimenti vincono Salvini e Meloni. In Italia si considera pericoloso votare: per carità, ogni tanto vince qualcuno scelto dal popolo, ma è un'eccezione».

Torniamo agli Stati Uniti: non abbiamo certezze su chi vincerà ma è chiaro che in Senato i Democratici non toccheranno palla senza il consenso del repubblicani. «E proprio così, il che è un'assicurazione per gli americani: i progetti per un Green New Deal a stelle e strisce vanno a farsi benedire, i funzionari del governo non ci entreranno in casa per insegnarci che lampadine dobbiamo usare, che automobile dobbiamo acquistare, né passerà la pazza idea di risarcire i discendenti di qualcuno schiavizzato tre secoli fa. Con una presenza repubblicana così massiccia in Senato, si ripristina un principio di normalità, per il resto l'alternanza in democrazia è sempre una cosa salutare».

Lei ha detto che Trump sconta la mala gestione sul Covid. «Si è comportato come un ragazzone indisciplinato sottovalutando una questione sanitaria».

Adesso il presidente preannuncia una serie di ricorsi per frode elettorale... «La vicenda finirà in tribunale ma non sconvolgerà gli equilibri del paese. Joe Biden è una persona affidabile e convenzionale, lo conosco da quarant'anni, con lui perdiamo l'eccentricità di Trump ma anche la sua energia. Mi auguro che Biden non riempia l'amministrazione di anziani ma che nomini anche giovani e donne, come ha fatto Trump».

In politica estera, con Biden alla Casa Bianca, che cosa cambia? «Cambierà ben poco: Trump non si è mai preso con Angela Merkel ma nel caso di una presidenza Biden non ci sarà un ribaltamento della politica estera Usa. Il focus ormai è il Pacifico, non l'Europa. Né ci saranno cambiamenti rispetto alla Cina».

Trump è stato il grande tessitore degli accordi di Abramo con Emirati Arabi Uniti e Bahrein: una svolta importante per il riconoscimento di Israele e un nuovo Medioriente. «I Dem non sarebbero mai stati in grado di ottenere un riconoscimento così importante per Tel Aviv: Trump è anche il presidente che ha trasferito l'ambasciata a Gerusalemme. Adesso Marocco e Oman seguiranno, e non è un caso che una parte importante del mondo ebraico che conta stia già pensando a come sostenere nel prossimo futuro la figlia Ivanka».

Che si è convertita alla religione del marito, Jared Kushner. «Lei sarà la prossima candidata alla Casa Bianca».

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