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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.09.2019 IC7 - Il commento di Davide Romano: Una storia di regime
Dal 26 al 31 agosto 2019

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 settembre 2019
Pagina: 1
Autore: Davide Romano
Titolo: «IC7 - Il commento di Davide Romano: Una storia di regime»
IC7 - Il commento di Davide Romano
Dal 26 al 31 agosto 2019

Una storia di regime

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Amir Tohid Fazel

Un giornalista che faceva parte dello staff del presidente ha defezionato, chiedendo asilo in Svezia durante una visita diplomatica. Per questo gesto la moglie del giornalista ha perso il posto di lavoro, e il figlio ha difficoltà a registrarsi a scuola. Sembra una storia da Unione Sovietica anni '80. Siamo invece di fronte a un diverso regime, quello iraniano. Il giornalista in questione si chiama Amir Tohid Fazel, e la sua colpa è avere indagato sul fatto che qualche alto membro del governo di Teheran ha segretamente la doppia cittadinanza di alcuni Paesi nemici (Canada? USA?). Il regime iraniano, come quello sovietico, si vendica in maniera spietata contro i famigliari. E' la stessa sorte subita da tanti famigliari di russi fuggiti in Occidente durante la Guerra fredda. E ora come allora non ci sono solidarietà di intellettuali/giornalisti, movimenti "per la pace" che protestano, nulla. Sono tutti troppo impegnati a contestare Israele o gli USA. 

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Le similitudini però non finiscono qui, purtroppo. Come ai tempi dell'URSS l'Occidente si rifiuta di guardare negli occhi l'impero iraniano che, come quello sovietico, ha l'obiettivo di espandersi. L'eccezione, ora come allora, sono sempre gli Stati Uniti. Con Donald Trump che sta sottoponendo il regime teocratico a una serie di sanzioni. Il resto del mondo occidentale pensa di dialogare con gli assassini al potere in Iran. Di più: l'Unione Europea sta cercando di fare di tutto pur di salvare l'accordo nucleare con l'Iran. Nonostante i ricatti degli Ayatollah, le minacce alla libera navigazione delle petroliere, il loro finanziamento al terrorismo, e l'esplicita volontà di distruggere Israele che non hanno neppure bisogno di nascondere, visto che viene serenamente accettata dagli europei. L'ideologia europea dell'uno vale uno si applica a tutti gli Stati, senza distinzione. Anche a quelli che perseguono una politica imperialista che causa guerre e sofferenze nel mondo islamico (dall'Iraq al Libano, passando per la Siria e lo Yemen). Del resto l'Unione Europea non ha altra politica se non quella del dialogo per il dialogo. E chi sta dall'altra parte del tavolo lo ha capito benissimo, tanto è vero che non deve neppure fingere di essere quello che non è. Noi europei, si sa, accettiamo le diversità. Non siamo come quegli zoticoni degli americani che si pongono il problema dei diritti umani. Noi siamo i campioni del mondo della tolleranza, perfino verso chi vuole sottometterci. Esattamente come negli anni '80 con l'Unione Sovietica. Aveva proprio ragione Aldous Huxley quando diceva "Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla storia è la lezione più importante che la storia ci insegna".


Davide Romano
Conduttore televisivo, scrittore, collabora con La Repubblica - Milano
Già Assessore alla Cultura della Comunità ebraica di Milano


takinut3@gmail.com

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