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Informazione Corretta Rassegna Stampa
29.07.2019 IC7 - Il commento di Carlo Benigni: Successi di Israele e antisemitismo
Dal 21 al 27 luglio 2019

Testata: Informazione Corretta
Data: 29 luglio 2019
Pagina: 1
Autore: Carlo Benigni
Titolo: «IC7 - Il commento di Carlo Benigni: Successi di Israele e antisemitismo»
IC7 - Il commento di Carlo Benigni
Dal 21 al 27 luglio 2019

Successi di Israele e antisemitismo

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Due argomenti si impongono all'attenzione di quanti amano Israele: il rafforzamento della posizione dello Stato ebraico nello scenario strategico del Medio Oriente e la crescita dell'antisemitismo in Europa. 

I successi di Israele sulla scena internazionale. Sono di tutta evidenza i successi del premier Bibi Netanyahu nella politica di isolamento dell'Iran, anche attraverso accordi ed alleanze sinora impensabili con Paesi arabi sunniti. Fondamentale è stato ed è il supporto del presidente Donald Trump, con il trasferimento a Gerusalemme dell'Ambasciata, la revisione degli accordi sul nucleare voluti da Barak Obama, le sanzioni economiche all'Iran, il riconoscimento dell'appartenenza del Golan a Israele, la riduzione dei finanziamenti a strutture delle Nazioni Unite pregiudizialmente ostili allo Stato ebraico, l'impegno contro il BDS, nei giorni scorsi approvato a stragrande maggioranza dal Congresso. Tutto questo consente a Netanyahu di agire a tutto campo con credibilità ed autorevolezza, e di proporsi agli elettori come garante della sicurezza nazionale. Purtroppo per noi c'è un grande assente, l'Europa. L'era Mogherini si conclude ingloriosamente; peggio di così non si poteva fare, e non resta che confidare nella nuova Commissione, pur senza troppe illusioni, anche se i segnali sono pessimi, potrebbe arrivare una Mogherini n°2.

La crescita dell'antisemitismo in Europa. In tutta Europa cresce l'antisemitismo. In Francia, nelle cui banlieu gli stessi rabbini sconsigliano di portare la kippah. In Gran Bretagna, dove il leader laburista Jeremy Corbyn non ha mai fatto mistero della sua ostilità ad Israele e della sua vicinanza, meglio complicità, ad ambienti palestinesi "border line" con il terrorismo, e nelle Università, in nome di un malinteso "politicamente corretto", i programmi sono sempre più orientati in senso antiebraico. In Germania, con il rafforzamento di formazioni neonaziste che vanno ad aggiungersi ai gruppi islamici anti-Israele, con il moltiplicarsi di atti terroristici diffusi sull'intero territorio nazionale, giustamente segnalati dal Maurizio Molinari su La Stampa; in Svezia, in Norvegia. Neppure l'Italia è immune da questa tendenza. Non a caso l'esodo dall'Europa registra una crescita esponenziale. Le nostre Associazioni faranno la loro parte, in tutta Italia, così come l'UDAI nazionale nei rapporti istituzionali. 

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"La politica estera dell'Italia e Israele" è il tema del V° Congresso nazianale dell'UDAI, in programma a Roma domenica 22 settembre 2019.Il prossimo 22 settembre si terrà a Roma il V° Congresso nazionale dell'UDAI- Unione di Associazioni pro Israele, sul tema "La politica estera italiana e Israele". Come è noto, sia il Governo in carica che quelli precedenti si dicono e si sono detti amici di Israele, ma raramente si sono espressi a suo favore nell'ambito degli organismi internazionali facenti capo alle Nazioni Unite; spesso si sono astenuti, in tal modo favorendo i nemici dello Stato ebraico, oppure, ad esempio in sede di Consiglio per i Diritti umani, hanno sottoscritto mozioni di condanna proposte da Paesi favorevoli alla distruzione di Israele e retti da regimi dittatoriali che negano i diritti dell'uomo. Al Governo il nostro Congresso chiederà di chiarire quale sia la sua linea su Israele, ammesso che ve ne sia una. E' un dato oggettivo che il Governo in carica sia l'espressione di un contratto tra due forze politiche molto diverse. Il vice-presidente Matteo Salvini non perde occasione per dimostrare vicinanza ad Israele; ma il potere decisionale si concentra presso il Ministero degli Esteri, e più che dal ministro Enzo Moavero Milanesi pare esercitato dal sottosegretario Manlio Di Stefano, del M5S, anch'egli con precedenti frequentazioni palestinesi davvero poco raccomandabili. Staremo a vedere e non mancheremo di far sentire forte e netta la nostra opinione. Il Congresso prevede un panel di relatori di alto livello, italiani ed esteri; un nome per tutti: Fiamma Nirenstein. La partecipazione è libera. Il programma completo del Congresso sarà on-line a fine agosto sul sito dell'UDAI: www.udai.eu. 


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Carlo Benigni
presidente nazionale UDAI (Unione di Associazioni pro Israele)

takinut3@gmail.com

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