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Informazione Corretta Rassegna Stampa
20.05.2019 IC7 - Il commento di Astrit Sukni: Eurovision in Israele, un grande successo
Dal 12 al 18 maggio 2019

Testata: Informazione Corretta
Data: 20 maggio 2019
Pagina: 1
Autore: Astrit Sukni
Titolo: «IC7 - Il commento di Astrit Sukni: Eurovision in Israele, un grande successo»
IC7 - Il commento di Astrit Sukni
Dal 12 al 18 maggio 2019

Eurovision in Israele, un grande successo

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Il mondo LGBT ha sicuramente un serio problema. Anni e anni di lotte per ottenere pari diritti e poi di punto in bianco c'è chi osanna chi opprimerebbe e vorrebbe impiccati gli omosessuali. E’ un comportamento che a stento riesco a comprendere, figuriamoci accettarlo. Da quando si è saputo che il prossimo Eurovision si sarebbe svolto in Israele, il mondo LGBT si è svegliato invitando a gran voce il boicottaggio della kermesse canora europea. Il momento è arrivato e l’Eurovison che si è tenuto questa settimana a Tel Aviv è stato un enorme successo che ha visto come Guest star Madonna. Madonna è di casa in Israele e mai e poi mai avrebbe ceduto alle pressioni dei vari BDS che la invitavano ad annullare la sua presenza. La solita accusa che viene mossa a Israele è quella del pinkwashing, ossia usare l’apertura verso il mondo LGBT per mascherare i crimini contro i palestinesi. La solita menzogna in salsa filopalestinese. A chiedere a gran voce il boicottaggio dell’Eurovision è stato Roger Waters, un antisemita che prova odio nei confronti di Israele e degli ebrei. Ma è rimasto deluso perché Madonna ha partecipato e tutto è andato per il verso giusto. 

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Mahmood

Sono molto contento che Mahmood abbia accettato di rappresentare l’Italia. Dalle foto che ha pubblicato sul suo profilo Instagram si vede che è a suo agio in Israele. Infatti lui stesso ha ammesso in una intervista di trovarsi bene in Israele e che Tel Aviv gli piace moltissimo. L’unico paese in Medio Oriente dove il mondo LGBT vive e prospera serenamente è Israele. Le associazioni LGBT europee dovrebbero essere contente che in un piccolo paese - come Israele - gli omosessuali possono vivere senza doversi nascondere. Invece sono lì a puntare il dito contro e a invocare boicottaggi di ogni genere. Non andrebbero mai a vivere in un posto come Gaza o Ramallah, nemmeno a chiedere se è possibile fare un Gay Pride. Quello non sarebbe possibile in nessun paese arabo/islamico. Se ne guarderebbero bene. Ma l’odio verso gli ebrei giustifica qualsiasi cosa. Israele accoglie gli omosessuali palestinesi che fuggono dalle famiglie perché vengono ripudiati o peggio uccisi solo perché omosessuali. L’Eurovision è sempre una kermesse molto amata dal mondo LGBT israeliano. Pensate che in un locale gay, Evita, a Tel Aviv, ogni settimana organizzano la serata Eurovision dove si ballano le canzoni dell’Eurofestival. Israele è anche questo.

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Astrit Sukni - IC redazione

takinut3@gmail.com

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