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Informazione Corretta Rassegna Stampa
20.04.2019 Il Seder della libertà e l'immancabile spazzatura
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 20 aprile 2019
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Il Seder della libertà e l'immancabile spazzatura»

Il Seder della libertà e l'immancabile spazzatura
Commento di Deborah Fait

Ieri sera in ogni casa di ebrei nel mondo, religiosi o meno, credenti o atei, sono state, quasi gridate, le ultime parole della Hagadà di Pesach, cioè la lettura della liberazione dalla schiavitù in Egitto: L'anno prossimo a Gerusalemme.
Queste parole, dette in ebraico "Le sanà abaà be Yerushalaym" anche dagli ebrei che non lo parlano, risuonano da Israele agli stati Uniti, all'Europa, all'India, all'Etiopia dove gli ultimi falashà-mura attendono di poter ritornare a casa e per i quali quelle parole sono diventate un inno alla speranza.
Anche ai nostri giorni in cui Gerusalemme, dopo tante peripezie, guerre e occupazioni varie, è tornata ad essere la capitale di Israele, ogni ebreo, anche il meno sionista, non potrà fare a meno di leggere quella frase ripetuta per 2000 anni.
Naturalmente mi riferisco a ebrei "normali" non a quelli che odiano se stessi e Israele. Anche noi "giudii" abbiamo i nostri bei traditori, quelli che vorrebbero vederci scomparire per trasformare Israele in un ennesimo paesotto arabo dove gli uomini stanno seduti a fumare il narghilè, le donne vanno in giro velate e dove tutti si risvegliano solo per fare la guerra a qualcun altro.
E' questo tipo di sotto cultura che i traditori apprezzano, forse perché li rappresenta. L'odio però, al pari dell'amore, è un sentimento diffuso e il più feroce in assoluto, è quello che colpisce Israele dalla notte dei tempi, che non vuole morire e si insinua a volte anche nell'animo di chi fa parte dello stesso popolo .
Esiste un tizio, notizia del Gruppo Sionistico piemontese, che di nome fa Gilad Atzmon, jazzista blogger, che parteciperà al Festival del Jazz di Torino che ha, tra le sue perle, frasi del tipo:" Non si può fare un confronto tra Israele ed il nazismo. Dobbiamo ammettere che Israele è il male assoluto, più della Germania nazista». Altre sue affermazioni: "Gli ebrei sono stati responsabili della loro persecuzione da parte dei nazisti; Bruciare sinagoghe è un “atto razionale”; Gli Ebrei cercano di controllare il mondo, come previsto dai protocolli dei Savi Anziani di Sion; Gli ebrei sono disumani e stanno distruggendo il pianeta; Gli Ebrei hanno causato il credit crunch; La storia della Shoah è discutibile ed è usata per nascondere le trame dei sionisti e neocon; Israele è peggio dei nazisti".
Peccato che abbia fatto queste spregevoli dichiarazioni demoniache prima dell'incendio di Notre Dame, se no avrebbe potuto dare anche questa colpa agli ebrei.
Ci hanno pensato gli arabi a farlo, Abbiamo bruciato noi Notre Dame, se non lo sapevate adesso siete informati! Noi i responsabili di ogni male, le Twin Towers, i terremoti, i maremoti, gli tzunami, le epidemie, i problemi economici delle varie nazioni, la fame nel mondo, persino la Shoah. Tutta roba causata da noi, perfidi ebrei!
Faccio notare che Atzmon suonerà al festival di Torino il 2 maggio, il giorno di Yom ha-Shoah. Quando in Israele urleranno le sirene per 3 minuti e il popolo intero si fermerà, unito nel ricordo dell'incommensurabile, Atzmon si divertirà a Torino.
Del resto lui si dichiara ex ebreo come scrive in questo articolo abominevole, pubblicato naturalmente da Forum Palestina, in cui difende Roger Waters, miserabile odiatore di ebrei, che contende a Atzmon la palma della feccia antisemita. https://www.forumpalestina.org/news/2017/Luglio17/19-7-17_guerra-a-Roger-Waters.htm?fbclid=IwAR3P5RDVMNUmMRzskV3HOcDFyI3guLCd95uNcWq6T163kDwuZD1jjXLHFXU  https://it.wikipedia.org/wiki/Gilad_Atzmon?fbclid=IwAR0JE2yLa1ccTtOWiOo16sATy5Di6Bi2ORqoU_uB6GlXpTxdtgabyJXmUcM  

Poi c'è Assaf Avidal, un bravo cantante che aveva partecipato anni fa al Festival di Sanremo, ha recentemente dichiarato che Israele gli fa schifo e che resterà in Italia dove la vita è tanto bella. Gli faccio tanti auguri, se dovessero sputargli addosso o chiamarlo sporco ebreo (come accadde a Noa-Achinoam Nini) se ne faccia una ragione.
La lista potrebbe allungarsi, abbiamo Moni Ovadia che aveva chiesto di essere cancellato dalla Comunità ebraica di Milano e che diffama Israele ogni volta che gli danno la parola. Ovadia, maestro delle mistificazioni, a pari merito con lui, l'onnipresente Gad Lerner che adesso si è addirittura raddoppiato dando a suo figlio Davide (mai nome fu più sbagliato) i giusti insegnamenti per raccontare palle su palle contro Israele e metterlo per iscritto. I
n questo periodo l'Italia pullula di festival antisemiti, dopo Torino, ecco Milano dove il PD ha concesso il patrocinio al Festival del cinema documentario palestinese, di matrice anti-Israele e sappiamo a quale livello arrivano gli arabi palestinesi nel diffondere fake e schifose menzogne. http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=16&sez=120&id=74341  .
Prima ancora ci fu la squallida vicenda di Santa Teresa di Gallura dove gli organizzatori del festival Musica sulle Bocche avevano boicottato gli artisti israeliani e/o sionisti. Anche il festival antisemita di Milano aprirà i battenti il 2 maggio, Yom ha-Shoah. Simbolico? Certamente si, questa è gente che si informa e quale miglior sfregio agli ebrei del festeggiare il loro sterminio.
Mi sto rendendo conto che dalle parole di libertà e speranza della Hagadà sono arrivata a parlare dell'odio puro, quello che colpisce gli ebrei ovunque si trovino ma questo è il nostro destino, dalla gioia della nostra unità millenaria alla morte per mano dei nostri nemici.
Possiamo però dire con enorme soddisfazione e orgoglio che la Speranza, anche inno nazionale di Israele, non è più un sogno, L'anno prossimo a Gerusalemme si è realizzato, Israele è una realtà forte e fantastica e noi siamo liberi a casa nostra come mai lo siamo stati nella storia degli ultimi 2000 anni. Siamo talmente liberi e forti da poter far fronte all'odio eterno, consapevoili che, per quanto diffamino, per quanto urlino isterici, per quanti festival facciano, per quante anime deboli e miserrime portino dalla loro parte, noi siamo qui e viviamo in un paese che potrà difendere, se necessario, tutti gli ebrei del mondo. Loro, quelli che odiano e rappresentano il male, resteranno , come tanti loro predecessori, nell'enorme bidone della spazzatura che li ospiterà in eterno.
Godiamoci la nostra settimana di Pesach, ricordiamoci della libertà conquistata tanto faticosamente, brindiamo a Israele, a Gerusalemme sua capitale, a Tzahal che ci difende.
Hag Sameach e, per i tanti cristiani che ci amano, Buona Pasqua!

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Deborah Fait
"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


takinut@gmail.com

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