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Informazione Corretta Rassegna Stampa
31.03.2019 La grande marcia del ritorno: un fiasco
Analisi di Fiamma Nirenstein, Vito Anav

Testata: Informazione Corretta
Data: 31 marzo 2019
Pagina: 1
Autore: Fiamma Nirenstein-Vito Anav
Titolo: «La grande marcia del ritorno: un fiasco»

Quella che doveva essere la Grande Marcia del Ritorno (come titola la REPUBBLICA oggi 31/03/2019 a pag.12, in realtà poche righe di commento che riprendiamo, è stata un fiasco, duro ammetterlo sul giornale diretto da Carlo Verdelli, ha più spazio una immagine che lascia immaginare ben altro risultato.
Riprendiamo invece il commento di Fiamma Nirenstein, a pag.17, dal GIORNALE, seguito da due servizi di Vito Anav dalla radio dell'esercito israeliano e da un giornale radio egiziano.

Gaza, 4 palestinesi uccisi nel giorno della Grande marcia Quattro palestinesi, tra cui un 17enne, sono morti negli scontri al confine tra Gaza e Israele, dove si sono radunate decine di migliaia di persone per il 1° anniversario delle proteste della Grande marcia del Ritorno con cui da un anno ogni venerdì gli abitanti di Gaza chiedono di tornare nelle loro case, in territori oggi controllati da Israele. Secondo l'Onu 199 palestinesi sono morti e 29mila feriti nell'ultimo anno. Un israeliano è morto e 50 sono stati feriti. L'Onu accusa Israele di uso eccessivo della forza. Israele accusa i manifestanti di essere controllati da Hamas

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Fiamma Nirenstein, dal Giornale

Gerusalemme- Per ora non è guerra: i feriti sono alcune decine, un morto dalla parte palestinese. La giornata di pioggia, freddo, il sole bianco dietro le nuvole e sabbia che aleggia nel cielo del Medio Oriente, poteva essere sanguinosa. Israele ha passato il sabato festivo in attesa. Hamas ha deciso che poteva accontentarsi dei suoi 40mila dimostranti, uomini donne e bambini tutti ammassati, anche dopo le improvvise rivolte interne dei giorni scorsi, ai suoi comandi. La scena ha mostrato i leader Ismail Haniye e Yahya Sinwar baldanzosi insieme ai loro militanti. E adesso è tutto nelle mani di una riluttante delegazione egiziana che sabato ha tenuto ferma Hamas e ieri è andata a parlamentare con Israele. Certo il presidente Sisi non si fida di Hamas, parte della Fratellanza Musulmana che lo odia: mala mediazione ha un valore internazionale evidente. II 9 qui ci sono le elezioni, Netanyahu vuole evitare che scoppi una guerra, e per l'Egitto la competizione vincente con lo sponsor di Hamas, il Qatar, gli mantiene il ruolo di primato diplomatico. Hamas ha dato il via al round di scontri lunedì. Bombardando alle fondamenta una casa di Moshmoret nel centro di Israele e poi seguitando coi missili ogni notte; Israele ha risposto bombardando Gaza, stando però attenta a non creare situazioni estreme in cui Hamas, in bilico a causa della sua permanente crisi economica, dovesse vendicarsi con grandi attentati. Così Sinwar ha voluto suggellare il nuovo round dimostrando il suo controllo: ha portato sul confine la gente da almeno 38 cittadine della striscia con autobus, auto, mezzi di fortuna. Una massa enorme punteggiata di rosso, il servizio d'ordine che aveva avuto l'indicazione di indossare quel colore guidava drappelli all'assalto e alla ritirata. Il «Giorno della Terra» è stato celebrato insieme a un anno dall'inizio dalla invenzione strategica di Sinwar, «La marcia del ritorno», che ha usato gli aquiloni incendiari per bruciare centinaia di ettari e terrorizzare i cittadini. Poi sono tornati i missili. Ieri i gruppi di militanti si staccavano con bandiere ed esplosivi, coltelli e pietre gruppi che a un segnale correvano verso il recinto di sicurezza. Di là rispondevano con soldati, tiratori scelti, unità speciali, carri armati e mezzi corazzati. Nelle prossime ore si capirà se la relativa calma di ieri è gestibile da Hamas mentre la gente protesta per la miseria e l'oppressione. Le forze militari restano all'erta. Hamas ha missili che possono colpire Israele, e la popolazione chiede di essere difesa

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Vito Anav

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30 MARZO 2019 ORE 22:00

Gerusalemme- L'assembramento di 10.000 palestinesi ( molti meno del previsto ) oggi al confine tra Israele e la Striscia , che aveva destato preoccupazioni ed era stata considerata il causus belli che avrebbe costretto Israele ad intraprendere un'azione armata ( anche terrestre ) nella Striscia si e` conclusa con molto meno incidenti di quanto previsti. Da una lato l'ingente spiegamento di forze dell'IDF ed il chiaro messaggio che tentativi di invasione sarebbero stati fermati con la forza, dall'altro il recepimento del messaggio da parte di Hamas che , a quanto sembra, ha ordinato ai suo accoliti di limitare gli attacchi al confine , dimostrando cosi che in quei della Striscia , "non si muove foglia , che Hamas non voglia " ha fatto che si che gli assembramenti si sono sciolti e l'IDF e` stata costretta a sparare solo in pochi episodi in cui i soldati si sono trovati in pericolo di vita. Tra i terroristi si contano due morti . La situazione attuale e` che , a detta degli analisti , vi sono ora le premesse per un eventuale, labile accordo . Israele ha vinto la battaglia della deterrenza impiegando un ingente spiegamento di forze , ma senza dover entrare nella Striscia, Hamas ha dimostrato di "controllare" il territorio, da una parte quindi una dimostrazione di forza dall'altra un'arma a doppio taglio: non potra` piu` sostenere che i missili lanciati verso Tel Aviv ed il Moshav Mishmar sono stati "uno sbaglio" . Grande protagonista e meritevole sul piano diplomatico l'Egitto , che con il suo intervento mediatorio ha evitato un conflitto potenziale , e che esce quindi da questi episodi con un ruolo di interlocutore autorevole ed ascoltato. Domani e` prevista la riapertura del Valico di Erez , chiuso da 10 gg. Si aspetta anche la firma di una dichiarazione d'intenti tra Israele e Hamas , concessioni circa il passaggio di merci, allargamento della zona di pesca permessa , maggiori forniture elettriche, passaggio di soldi dal Quatar , da parte di Hamas , cessazione dei lanci di missili contro gli agglomerati civili israeliani adiacenti alla Striscia, il vice comandante di Hamas , Salach El Aruri, ha dichiarato:" Non si tratta di un accordo politico , si tratta di migliorare le condizioni di vita degli abitanti la Striscia". Pur essendo la situazione stasera molto piu` calma di quanto l sia stato negli ultimi giorni, l'equilibrio rimane precario ed eventuali sviluppi potrebbero dipendere anche da singoli episodi , non rilevanti a livello strategico, ma di grande impatto tattico

Fonte : Reshet Bet, Portavoce IDF , radiogiornale egiziano ( versione in inglese) Riportato da Vito Anav

Aggiornamento Ore 1 della notte tra il 30/31 marzo

Gerusalemme - Questa notte , verso le ore 01:00 sono stati lanciati dai terroristi di Hamas 5 missili verso i centri abitati della Regione Eshkol. Sono esplosi in aperta campagna senza causare ne vittime ne danni. IDF ha risposto con fuoco di carri armati verso postazioni Hamas vicine al confine. Non sembra che l'episodio possa deteriorare la situazione di relativa calma che sembra delinearsi dopo che ieri la manifestazione che avrebbe potuto far scoppiare un conflitto era trascorsa senza eccessivi incidenti. Il valico di Erez riaprirà stamane.

*Fonte* :Portavoce I D F , Radio israeliana *Riportato* da Vito Anav


takinut3@gmail.com

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