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Informazione Corretta Rassegna Stampa
02.11.2018 Donald Trump e Pittsburgh
Commento di Michele Poliakin

Testata: Informazione Corretta
Data: 02 novembre 2018
Pagina: 1
Autore: Michele Poliakin
Titolo: «Donald Trump e Pittsburgh»

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Donald Trump a Pittsburgh dopo l'attentato in sinagoga

L'ebraismo americano che si riconosce nelle posizioni 'de sinistra' - alla Sanders o JStreet- ha emesso alcuni comunicati critici nel confronti di Trump e la strage di Pittsburgh. Si può essere dalla parte di Trump oppure no, quello che non è ammissibile è mettere in dubbio la sua dimostrata amicizia verso ebrei e Israele. Nessun dubbio invece da che parte stanno Sanders e JStreet, i fatti parlano per loro.

Segue il commento di Michele Poliakin:

Trump è arrivato in visita a Pittsburgh con Melania, la figlia Ivanka e il genero Jared Kushner. Ha detto che non aveva voluto andare prima per non disturbare il dolore dei familiari, poi ha condannato duramente l'atto terroristico aggiungendo che si deve assolutamente estirpare il veleno dell'antisemitismo. Ad accoglierlo un migliaio di manifestanti tra i quali numerosi ebrei che contestano la sua politica e lo accusano di essere la causa della strage. Il rabbino Myers però ha detto: "Sono un cittadino americano. Trump è il mio presidente. È sicuramente il benvenuto!" Naftali Bennet, ministro israeliano per la diaspora, anche lui a Pittsburgh, ha detto che nessun presidente ha usato parole così dure contro l'antisemitismo, che le critiche a Trump sono ingiuste e sbagliate, che mai gli ebrei si sono sentiti più sicuri e protetti da quando Trump è presidente, che ha fatto cose grandiose per gli ebrei, mai neanche pensate dai suoi predecessori, come il riconoscimento di Gerusalemme capitale e l'abbandono del trattato con l'Iran, peggiore nemico di Israele. Posso aggiungere: la difesa all'Onu, all'Unesco, al Consiglio dei Diritti Umani di Israele contro l'odio preconcetto, il riconoscimento del parassitismo dell'Unrwa che incrementa i profughi invece di integrarli e attua il perpetuarsi del conflitto, l'instaurare nuovi rapporti con paesi arabi da sempre drasticamente ostili, per rompere l'isolamento di Israele nel mondo arabo.

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Mai Usa e Israele sono stati così vicini! Le tensioni continue obamiane sono svanite, il clima è insomma completamente cambiato! Purtroppo la cultura di sinistra ha contagiato anche gli ebrei americani e dobbiamo avere a che fare con ebrei che svendono la loro identità (e infatti l'assimilazione procede a grandi passi) per aver il plauso dei finti amici, di quelli che sono bravissimi a piangere i morti solo quando fanno gioco politicamente e nel momento di pericolo esistenziale li lasceranno felicemente al loro destino.


info@informazionecorretta.it

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