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Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.06.2018 IC7 - Il commento di Dario Peirone: IC incontra Mobileye, la startup dei record
Dal 27 maggio al 2 giugno 2018

Testata: Informazione Corretta
Data: 04 giugno 2018
Pagina: 1
Autore: Dario Peirone
Titolo: «IC7 - Il commento di Dario Peirone: IC incontra Mobileye, la startup dei record»

IC7 - Il commento di Dario Peirone
Dal 27 maggio al 2 giugno 2018

IC incontra Mobileye, la startup dei record

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Raz Peleg

“Chi salva una vita, salva il mondo intero”, dice il Talmud. Per questo non stupisce la soddisfazione con cui Raz Peleg, sales director di Mobileye, presenta a Torino, al 31esimo piano del grattacelo Intesa Sanpaolo, i risultati ottenuti grazie ai dispositivi prodotti dall’azienda israeliana. Mobileye è nota a livello mondiale per essere stata la maggiore acquisizione nel mondo delle startup hi-tech, comprata da Intel per circa 15 miliardi di dollari. Molti la conoscono anche per essere uno degli attori più importanti nello sviluppo delle tecnologie per l’auto a guida autonoma. Quello che pochi sanno, è che Mobileye è già presente su molte automobili, poiché diversi marchi prestigiosi utilizzano le sue tecnologie. E le sue tecnologie servono ad una cosa: salvare vite. Raz Peleg presenta i dati: le statistiche degli incidenti stradali sono allarmanti, lo smartphone ha inciso in maniera pesante nel diminuire l’attenzione alla guida, districarsi nella giungla del traffico delle grandi città è diventata una lotteria per la nostra sicurezza. Tutto questo ha dei costi altissimi, non solo in termini di vite umane, ma anche in termini di spesa pubblica. “Mobileye ha sviluppato una serie di prodotti, in una linea chiamata ADAS (Advanced Driver Assistance Systems)” spiega Peleg, “che si comportano come un “co-pilota” attento e vicino a chi è al volante”. Una avanzatissima tecnologia di rilevamento riesce a percepire i possibili pericoli per il guidatore nel traffico urbano, riuscendo anche a distinguere i c.d. falsi allarmi. “Poiché viene emesso un segnale sonoro”, dice Peleg, “non distinguere i falsi allarmi significherebbe un’emissione troppo frequente di avvisi, che potrebbe disturbare chi guida, spingendolo a spegnere il dispositivo”.

https://www.youtube.com/watch?v=YyLhIPe96Ls

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Anche in autostrada la tecnologia fornisce un aiuto importante. “Quando l’autista della vettura che ci precede alza il piede dall’acceleratore, il nostro dispositivo percepisce la diminuzione della velocità, rallentando la nostra automobile in modo da mantenere la distanza di sicurezza. Tutto questo avviene senza che sulla vettura che precede siano stati nemmeno azionati i freni. Senza il dispositivo, ci sarebbe stato un rischio, perché senza luce dei freni rilevare il rallentamento può avvenire troppo tardi”. Ma è quando parla di quello che è successo in Israele che Peleg trasmette puro entusiasmo: “Sono orgoglioso di quanto ha fatto il mio governo per la sicurezza stradale”. Il Ministero dei Trasporti israeliano ha infatti imposto a tutti i veicoli importati, dall’inizio di quest’anno, di includere sensori anticollisione e sistemi di allarme per la deviazione di corsia. Inoltre, il ministero ha stabilito che chi si doterà dei sistemi di scurezza, anche su macchine vecchie, riceverà detrazioni fiscali. Più sistemi di sicurezza saranno installati sulla vettura, maggiore sarà la detrazione. I risultati in termini di diminuzione dei morti e feriti sulle strade sono incoraggianti. Seguendo l’esempio di Israele, a gennaio Mobileye e la Direzione Generale del Traffico (DGT) spagnola hanno siglato a Madrid un’intesa per a ridurre gli incidenti stradali e preparare l'ecosistema infrastrutturale spagnolo e una nuova normativa già mirata sulla guida autonoma.

Come parte dell'accordo, Mobileye e la DGT promuoveranno i benefici dell'adozione delle tecnologie ADAS per le flotte municipali e private, con l’obiettivo di ottenere una maggiore sicurezza stradale in tutta la Spagna. Raz Peleg mostra i dati nelle sue slides: un importante studio internazionale in ambito assicurativo ha dimostrato che, grazie ai sistemi ADAS, è possibile ridurre del 73% le cause di incidente stradale attraverso un semplice allarme sonoro 1,5 secondi prima dell’impatto. È arrivato a Torino da Roma, dove ha siglato un accordo con ACI e SARA Assicurazioni, che garantirà uno sconto del 20% sulla RC auto a chi doterà la propria macchina vecchia con le tecnologie di sicurezza prodotte da Mobileye. Il parco veicoli in Italia è tra i più vecchi d’Europa ma non ci sono risorse sufficienti per garantirne l'auspicabile rinnovo in tempi rapidi. Il sistema anticollisione di Mobileye rende tutte le auto più intelligenti e più sicure, anche quelle non di ultima generazione. Attualmente Mobileye fornisce i sistemi di sicurezza sui nuovi modelli di marchi come BMW, Ford, General Motors, Nissan, Peugeot, Volvo e Tesla. Quest’ultima sta installando la tecnologia di Mobileye negli ultimi modelli della sua prima auto elettrica parzialmente autonoma. La tecnologia è stata sviluppata dal Prof. Amnon Shashua dell'Università Ebraica di Gerusalemme.

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Fabio Spagnuolo

“Dovrebbe ricevere il Premio Nobel, per il contributo che sta dando al miglioramento della vita di tante persone”, afferma Peleg. Ed è anche un caso unico di successo per uno spin-off accademico. È raro infatti che un’impresa che deriva dalla ricerca universitaria sia in grado di ottenere questi traguardi. “In Israele stiamo puntando molto sulle startup che derivano dalla ricerca scientifica”, spiega Raz Peleg “il governo incentiva sempre più le università a collaborare con l’industria in modo da sviluppare la ricerca insieme, dando agli studenti e ai ricercatori una visione più imprenditoriale della loro attività fin dal percorso universitario. Dopo, il sistema nazionale degli incubatori fornisce un “ombrello” per accompagnare le nuove startup nella crescita e proteggere l’attività di ricerca e sviluppo, che altrimenti non verrebbe finanziata”. Questa è la forza della startup nation, come spiega bene Fabio Spagnuolo, head of Network and Promotion of Innovation Culture presso l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo. Spagnuolo, ammiratore e conoscitore di Israele da diversi anni, segue con attenzione gli sviluppi dell’ecosistema innovativo, anche grazie alla “antenna” di Intesa Sanpaolo a Tel Aviv, Dani Schauman. “L’Innovation Center è presente in Israele in The Floor, il fintech hub di Tel Aviv”, spiega Fabio Spagnuolo, “ed abbiamo appena siglato un’importante accordo con la più grande piattaforma di equity crowdfunding al mondo, l’israeliana OurCrowd, per sviluppare insieme campagne di finanziamento comuni su promettenti imprese italiane che vogliono collaborare con Israele”.

Qualche tempo fa, in una manifestazione filo-palestinese, qualcuno gridò dal palco che le vittime del terrorismo in Israele erano meno dei morti da incidente di macchina. Superando il disgusto che una frase del genere può provocare in una persona non accecata dall’odio, da oggi abbiamo informazioni in più per poter replicare: informiamo i nostri “amici” che, per fortuna, Israele non è governato da autocrati corrotti o da movimenti terroristici, ma è una democrazia che cerca sempre di proteggere la vita dei suoi cittadini. E facendolo, sia nella lotta al terrorismo che in quella agli incidenti stradali, contribuisce a salvare anche tutti noi.

Immagine correlata
Dario Peirone, Ricercatore di Economia e Gestione delle Imprese - Dipartimento di Economia e Statistica, Università di Torino 


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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