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Informazione Corretta Rassegna Stampa
10.12.2016 Affari con l'Iran: si comincia dalle Marche
Commento di Michael Levi

Testata: Informazione Corretta
Data: 10 dicembre 2016
Pagina: 1
Autore: Michel Levi
Titolo: «Affari con l'Iran: si comincia dalle Marche»

Affari con l'Iran: si comincia dalle Marche
Commento di Michael Levi

Si e’ conclusa l'altro ieri la visita di tre giorni della delegazione imprenditoriale iraniana nelle Marche. La delegazione era guidata dal Governatore della Regione iraniana del Mazandaran Rabi Fallahjelodar. Ad accogliere la delegazione la Regione Marche al completo guidata dal Presidente L. Ceriscioli e centinaia di imprenditori marchigiani.
Nel primo giorno della visita, la delegazione e’ stata accolta al porto di Ancona e in presenza della direzione della regione, l’ autorità portuale ha siglato un accordo con l’ Iran che sancisce la collaborazione tra i due enti. Altri accordi sono stati siglati con i cantieri navali di Ancona per la costruzione in Iran di barche e yacht. Nel giorno successivo la regione ha organizzato una serie di incontri nell’ Hotel Ego di Ancona dove, dopo una breve introduzione in cui gli Iraniani hanno ringraziato l’ Italia per essere stata molto vicina all’ Iran anche nei periodi difficili dell’ embargo imposto dalla comunità internazionale per fermare il programma nucleare  illegale e clandestino, gli imprenditori marchigiani hanno potuto incontrare le controparti Iraniane.
Pochissima la trasparenza, gli imprenditori erano totalmente all’ oscuro dei nomi degli imprenditori iraniani ed erano invitati a sedersi ai tavoli per siglare accordi di joint venture. I tavoli di lavoro erano divisi in aree specifiche di interesse: Industriale:  agricoltura, turismo e accordi per Linee Aeree di collegamento, allevamento polli e alimentare, medicina e radiologia, costruzione di hotel e porti, consulenza di acquacultura.
Nel tavolo centrale la SACE, che durante la visita del Premier Matteo Renzi in Iran aveva promesso e garantito tramite la Cassa Depositi e Prestiti 4 miliardi di finanziamenti all' Iran.. Per ogni tavolo dei numeri che corrispondevano agli imprenditori e alle autorità Iraniane. Niente nomi. In una stanza separata invece si svolgevano gli incontri tra operatori finanziari marchigiani e controparti iraniane. Era il tavolo piu’ interessante e piu’ partecipato dagli Iraniani. Alto l' interesse, l’ Iran offre dieci anni di defiscalizzazione e questo attrae gli imprenditori Italiani divorati dalle tasse, contributi e costi astronomici della forza lavoro in Italia.
La regione Marche fu messa in ginocchio dalla prima ondata di “internazionalizzazione” come la chiamano loro.
La Polonia al tempo offriva tre anni di defiscalizzazione e contributi europei e l’ industria degli elettrodomestici di Fabriano, Jesi, Ascoli, Pesaro, l’ industria manifatturiera di Tolentino e Civitanova Marche e’ corsa in Polonia.
Questa promessa iraniana potrebbe distruggere la poca industria rimasta, vi sono decine di migliaia di operai marchigiani in cassa integrazione o peggio, senza lavoro.
Silenzio da parte dei sindacati! La situazione e’ incredibile, irragionevole.
 Un suicidio industriale annunciato .
Eppure il tutto nasconde interessi e guadagni enormi. L’ interesse del Governo che preme sulle regioni per spingere le imprese Italiane a firmare accordi con l’ Iran si cela dietro ai ricchi pozzi petroliferi degli Iranian Petroleum Contracts. Agli interessi dell’ ENI, che fu un partner importante dell’ Iran fin dal tempo dello Shah. L’ Iran e’ ricco di petrolio e gas. Uno dei tanti giacimenti petroliferi Iraniani come ad esempio Ahvaz o Marun possono produrre oltre 20 miliardi di barili di petrolio , “initial recovery reserves”. Al prezzo scontato del petrolio attuale un singolo giacimento vale oltre mille miliardi di Euro.
I contratti Iraniani IPC prevedono che la quota delle societa’ internazionali di exploration e production sia pari ad almeno il 25% delle risorse dei pozzi.
L’ ENI con un singolo pozzo potrebbe avere un asset che vale oltre 300 miliardi di Euro e costi di estrazione irrisori.
L’ azionista di ENI e’ lo Stato Italiano. Si capisce quindi come ha fatto l’ Iran a comprare il JCPOA e come riesce a piegare le democrazie Europee al suo volere. In cambio di tutta questa ricchezza l’ Iran vuole l’ indipendenza tecnologica e vuole una sua lobby potente in Europa. Vuole il Medio Oriente, vuole l’ Iraq e la Siria. Vuole carta bianca per minacciare Israele. Vuole mettere Israele in un angolo nelle sedi ONU e cosi si spiegano le pazzesche risoluzioni dell’ UNESCO e vari voti anti-Israele.
La visita della delegazione Iraniana si è conclusa con un discorso del Governatore Rabi Fallahjelodar. Ha detto:" L’ Iran e le Marche si somigliano per bellezza e fragilità". Ma questo non e’ vero! La bellezza delle Marche è la libertà, il rispetto dei diritti umani, il diritto del lavoro per gli operai e impiegati, la voglia di pace, le donne indipendenti e che si sentono pari agli uomini, rispetto per le comunità gay. L’ Iran degli Ayatollah avra’ tanto petrolio e gas, ma non ha un briciolo di questa bellezza! Impicca minorenni e gay oltre a lapidare le donne. E in arrivo c'è l'arma nucleare.

Michael Levi


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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