Diciamo la nostra sulle vignette di CHARLIE HEBDO, più che altro per non farci chiedere perchè del nostro silenzio.
I Tg di ieri erano tutti allienati nella condanna più rigorosa, bene inteso con la premessa "la satira è sacra". Quale scempio di verità ha poi fatto il settimanale francese? Ha disegnato più o meno quello che la magistratura italiana sta scrivendo nell'indagine sulle responsabilità di chi doveva costruire e ha invece sostituito i mattoni con la sabbia, o ha fatto dei capitolati aperti a tutte le manipolazioni per intascare i soldi degli appalti invece di investirli nelle opere. Non si deve chiamare Mafia? chiamiamoli speculatori esperti in corruzione, non ci pare una gran differenza.
Per questo, a IC, ci dichiariamo più che mai "Je suis Charlie Hebdo", l'ipocrisia, oggi, di tutti i media, è disgustosa. Quella sì. Noi non ci accodiamo.