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Gesù il palestinese: l’hanno ucciso gli ebrei (Traduzione di Angelo Pezzana, dall'originale su Makor Rishon)) Il nuovo anti-semitismo, che si realizza nella demonizzazione dello Stato di Israele, viene raccontato in un libro che rivela chi lo diffonde, in quali modi e quali sono gli scopi.
La particolarità del libro deriva dal fatto che presenta la delegittimazione di Israele quale risultato di questo odio, globale in tutti in suoi aspetti e dimensioni ,come un processo dotato di grande potere, che è penetrato nelle società europee, a continua tuttora a diffondersi, provocando lesioni e danni – il milione di colpi del titolo- al popolo ebraico e allo Stato d’Israele. Scrive Gerstenfeld, che “ la Shoah ha cancellato solo temporaneamente l’anti-semitismo nelle società occidentali. Oggi infatti non è politicamente corretto dichiararsi apertamente anti-semita. Per questo l’obiettivo che l’ha sostituito è stato Israele, contro cui gli anti-semiti rivolgono il loro odio.” Durante questo tempo, scrive Gerstenfeld, sulla scena europea è arrivato un fatto nuovo, divenuto parte centrale: l’immigrazione di massa dei musulmani, che ha dato inizio alla propaganda anti-semita araba, con la collaborazione delle sinistre europee. La manifestazione più dura e significativa della cooperazione tra musulmani e le organizzazioni della sinistra europea, ebbe il culmine alla conferenza contro il razzismo del 2001 a Durban, Sud Africa. Una alleanza fra rivoluzionari ,criminali, sinistrati frustrati e musulmani che, in base alla loro cultura, si oppongono ai diritti umani così come vengono recepiti nel mondo occidentale, vicini all documento finale delle Ong a Durban, nel quale Israele veniva definito uno stato razzista, che pratica l’apartheid e che “il popolo palestinese ha il diritto di combatterlo con tutti i mezzi possibili” fino al raggiungimento degli obiettivi, incluso il ritorno di tutti i rifugiati in Israele. In altre parole, la volontà di distruggere lo Stato ebraico e negare al popolo ebraico il diritto a uno stato indipendente. Gesternfeld vede in questa dichiarazione, giustamente, l’origine dello sviluppo del nuovo anti-semitismo, grazie all’incitamento a un odio globale contro Israele. Manfred Gerstenfeld, sopravvissuto della Shoah, è un economista e un ricercatore dell’anti-semitismo. E’ nato a Vienna, la sua famiglia fuggì in Olanda dopo l’arrivo dei nazisti, visse nascosta durante il periodo dell’occupazione tedesca. Finiti gli studi, iniziò la professione di consulente economico, ma successivamente ha approfondito, vista la sua personale esperienza e le attività sioniste in Olanda e in Europa, la ricerca sull’anti-semitismo. E’ entrato a far parte del Jerusalem Center for Public Affairs, invitato dal fondatore Daniel Elazar, dove ha potuto sviluppare in profondità le proprie ricerche, arrivando a fondare il “programma di studi sull’anti-semitismo”, riunendo ricercatori da ogni parte del mondo, facendo dell’IPCA uno dei centri più importanti sul tema. Gerstenfeld ha pubblicato molti libri e centinaia di articoli, tradotti in molte lingue, tutti dediti all’anti-semitismo europeo, come si deduce dai loro contenuti: il tradimento dell’Europa e delle elites degli ebrei e dello Stato di Israele. Le varie e numerose attività dei musulmani e delle organizzazioni della sinistra hanno provocato un odio profondo contro Israele, sia nel mondo della politica che fra la gente comune. Soprattutto in Europa, ma anche in altri continenti. Infiniti attacchi per macchiare il nome di Israele, paragonandolo alla Germania nazista, con l’accusa di volere uccidere i bambini palestinesi volontariamente, in un vero e proprio genocidio. Tutto ciò accompagnato da violentie iniziative contro gli ebrei, al grido di ‘sterminiamo il popolo ebraico’. Lo slogan ‘morte agli ebrei’ è diventato popolare e accettato nei cortei in tutti in paesi europei. Ci sono anche tentativi di screditare la storia ebraica attraverso le origini del cristianesimo, insinuando che Gesù era un palestinese. Questo avviene con l’aiuto dei gruppi anti-semiti. E’ impossibile redarre un elenco delle accuse menzognere che vengono attribuite a Israele. Una macchina della propaganda ben oliata che lavora incessantemente e che usa i media e i social networks per amplificare i messaggi e il loro impatto. Gerstenfeld ricostruisce con precisione le attività in molti paesi dell’Unione Europea, dove il nuovo anti-semitismo si è sviluppato e come è entrato nella mentalità comune il fatto che gli europei sono arrivati a giudicare Israele un paese pericoloso per la pace mondiale, alla pari con Iran e Corea del Nord. I All’inizio del libro, Gerstenfeld scrive che non è sua intenzione preparare un documento accademico teorico sul nuovo anti-semitismo, quanto piuttosto rivelarne gli autori, il loro modo di operare e i loro obiettivi. Il suo scopo è indurre il governo israeliano a pianificare una politica attiva contro questo fenomeno con urgenza, visto il nuovo anti-semitismo danneggia lo Stato di Israele e colpisce gravemente gli ebrei. Ci sono ancora molti in Israele che sostengono che il tema dell’anti-semitismo è esagerato, i danni che causa sono minimi. Dicono che se gli ebrei subiscono attentati dovrebbero venire in Israele. Il libro di Gerstenfeld rifiuta questa teoria insensata e mette in evidenza il pericolo imminente del nuovo ani-semitismo con la massima chiarezza. ** Zvi Mazel già ambasciatore in Egitto, Romani e Svezia, è senior analyst presso il Jerusalem Center for Public Affairs. http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90 |
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