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Informazione Corretta Rassegna Stampa
12.08.2014 Lettera aperta all'Unicef: sottraetevi alla deriva anti-israeliana
di Federico Steinhaus

Testata: Informazione Corretta
Data: 12 agosto 2014
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: «Lettera aperta all'Unicef: sottraetevi alla deriva anti-israeliana»
Lettera aperta all'Unicef: sottraetevi alla deriva anti-israeliana
di Federico Steinhaus




Egregio dottor Usai,

ho visto, con sorpresa e raccapriccio, la pubblicità televisiva in cui fate uso di fotografie di bambini di Gaza per promuovere le vostre attività.
Posso comprendere che vogliate sfruttare il momento emotivamente molto forte a vostro beneficio, ma vi sono delle domande alle quali vorrei che rispondeste.
Si tratta di domande molto semplici, del resto:

Farete una analoga pubblicità all’UNICEF utilizzando le foto dei bambini nigeriani, in particolare quelli cristiani?
Farete una analoga pubblicità all’UNICEF utilizzando le foto dei bambini iracheni?
Farete una analoga pubblicità all’UNICEF utilizzando le foto dei bambini siriani?
Farete una analoga pubblicità all’UNICEF utilizzando le foto dei bambini costretti a vestirsi da soldati, con tanto di mitra a tracolla, da Hamas e da tanti altri regimi del terrore?
Farete una analoga pubblicità all’UNICEF utilizzando le foto dei bambini israeliani che da anni, nel sud, sono costretti ad imparare a correre nei rifugi in pochi secondi, a studiare e dormire nei rifugi, per sopravvivere ai razzi di Hamas?

Se le risposte a tutte le domande saranno affermative, tanto di cappello – ma ne dubito.
Nella primavera del 2001 ho organizzato insieme all’UNICEF un convegno a Taormina: nell’ambito di un congresso dei soci del Lions Clubs International del Mediterraneo sono stati invitati giovanissimi da Israele e da svariati paesi arabi, che insieme hanno stilato una lettera-documento sulla pace. Da allora purtroppo la deriva politicizzata ed intrisa di pregiudizi contro Israele delle agenzie dell’ONU, UNICEF inclusa, si è piegata al prevalere dei voti anziché dell’ imparzialità.
Mi auguro che almeno il comitato italiano abbia il coraggio di staccarsi da questa logica, che perpetua l’odio anziché combatterlo. A Gaza e nei territori dell’Autorità Palestinese ai bambini si fa il lavaggio del cervello fin dall’infanzia, e questo fa presagire ulteriori anni di impossibile convivenza.

Cordiali saluti


Federico Steinhaus

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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