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Informazione Corretta Rassegna Stampa
11.05.2013 L’uso del Doppio-Standard nella Guerra di propaganda contro Israele
Introduzione di Manfred Gerstenfeld

Testata: Informazione Corretta
Data: 11 maggio 2013
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «L’uso del Doppio-Standard nella Guerra di propaganda contro Israele»

L’uso del Doppio-Standard nella Guerra di propaganda contro Israele Introduzione di Manfred Gerstenfeld

(Traduzione di Angelo Pezzana)

Manfred Gerstenfeld ha scritto un approfondito saggio sull'anti-semitismo, pubblicato sul "Journal for the Study of Antisemitism". Si può leggere nella versione integrale in inglese aprendo questo link:(http://www.jsantisemitism.org/pdf/jsa_4-2.pdf)
Per i lettori italiani  pubblichiamo l'introduzione che segue:

 

 

Questa che segue è la prefazione scritta da Manfred Gerstenfeld per i lttori di Informazione Corretta:

L’uso di doppi criteri di giudizio nei confronti degli ebrei, è stato uno dei metodi più sfruttati dall’antisemitismo attraverso i secoli. Fino al punto da segregare gli ebrei in una zona specifica della città, dove non erano liberi di vestirsi come volevano, senza la libertà di scegliere gran parte delle professioni.
Questo doppio standard ha segnato in modo drammatico molti aspetti delle loro vite, una discriminazione che ha avuto come conseguenza la loro demonizzazione.
Il Dizionario Cambridge così definisce il ‘Doppio Standard’:
“ una regola generale di buon comportamento che, ingiustamente, alcune persone devono seguire, mentre ad altre non viene richiesto
La definizione di anti-semitismo redatta dalla “Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali” – una emanazione dell’Unione Europea-  riconosce l’importanza che il ‘Doppio Standard” gioca nella discriminazione di Israele per le sue componenti antisemitiche.
Il documento che contiene questa definizione menziona anche come le manifestazioni di anti-semitismo “possono colpire lo Stato di Israele, in quanto stato degli ebrei” Vi è inclusa anche la propaganda che ordina di uccidere gli ebrei, dopo averli de-umanizzati e demonizzati, accusati di essere l’origine di ogni male, include i negatori della Shoah e coloro che accusano gli ebrei di essere come i nazisti, e infine nega agli ebrei il diritto di auto-determinazione, applicando a Israele, con l’uso del doppio standard, comportamenti che non vengono fatti valere a nessun altro stato democratico.
Distingue, cioè, la normale critica verso Israele dall’uso di definizione specificatamente anti-semite.

Doppio Standard: le categorie

 Le categorie nelle quali viene applicato il Doppio Standard sono infinite.
Per illustrare i vari aspetti di questo fenomeno, sarà utile descrivere i vari esempi usati contro Israele e paragonarli agli altri.
 Una categoria è quella del pregiudizio nei Rapporti e nelle Dichiarazioni a livello internazionale, ad esempio le Nazioni Unite e altri organismi, governi, parlamenti, leader religiosi, media, sindacati, Ong, università
. Un’altra categoria è l’omissione di informazione importanti, che si realizza manipolando il contesto. Thomas Friedman aveva scritto parecchi anni fa sul New York Times che i corrispondenti occidentali a Beirut prima del 1982 non gli avevano mai accennato della notoria corruzione dei leader dell’Olp in Libano. Aggiunse inoltre che quei giornalisti giudicavano l’Olp con molta più benevolenza di quanto facevano i falangisti, gli israeliani o gli americani.
Il motivo stava nel fatto che dovevano mantenere buoni rapporti con l’Olp, altrimenti non avrebbero mai potuto avere la molto ambita intervista con Yasser Arafat da inviare al proprio giornale.
Una terza categoria di doppio standard è il comportamento squilibrato, ad esempio quando sui media vengono riportate notizie negative su Israele in maniera sproporzionata al fatto accaduto, mentre una notizia simile , se riguarda il mondo arabo/islamico, è già tanto se ottiene qualche riga.
Un quarto tipo è l’ interferenza negli affari interni di Israele.
Ad esempio la risoluzione approvata all’unanimità dal Parlamento tedesco sull’incidente della Flotilla di Gaza del 2010. L’azione israeliana, venne votato, “non era necessaria per gli interessi politici e alla sicurezza di Israele” Vengono poi gli atti discriminatori contro Israele, che possono sovrapporsi alla categoria delle dichiarazioni pregiudiziali che abbiamo visto prima.
Un decennio fa, Irwin Cotler, che sarebbe diventato in Canada Ministro della Giustizia, definì le Nazioni Unite come il simbolo del doppio standard applicato a Israele. Dichiarò “ Malgrado gli stermini in tutto il mondo, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha tenuto dal marzo a maggio 2002 una sessione praticamente ininterrotta per discutere del mai-avvenuto massacro di Jenin". Una sesta categoria riguarda il doppio standard della applicazione della legislazione internazionale.
L’avv. Meir Rosenne, già ambasciatore in Usa e Francia, si è espresso ancora più duramente di Cotler, “ Ci sono due tipi di legislazione internazionale, una si applica a Israele, l’altra a tutti gli altri stati. Risulta più che evidente se si valuta come Israele viene trattata nelle istituzioni internazionali…”
Una settima categoria può essere definita “ razzismo umanitario”, una delle più recenti forme riconosciute di razzismo, e si realizza attribuendo responsabilità ridotte a certi gruppi etnici o nazionali a seguito adiatti criminali compiuti o che stanno per esserlo. Crimini e comportamenti vengono giudicati differentemente a seconda dell'etnia  e del potere di chi li ha commessi.

Gli israeliani sono sempre accusati per qualsiasi misura prendono per la propria difesa. Aver capito poco e troppo tardi la natura di questo processo di demonizzazione e delegittimazione e come veniva applicato l’uso del doppio standard, è stato un grave errore commesso dai vari governi israeliani.
Nello stesso tempo, analizzando questo processo, ne consegue una chiara visione del degrado delle società contemporanee, incluse quelle occidentali.

 Gli ebrei sono stati testimoni della depravazione morale di molte società attraverso i secoli. Israele, oggi, riveste lo stesso ruolo di testimone.

Manfred Gerstenfeld fa parte del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs, dove è stato presidente per 12 anni.
Nel 2012 ha ricevuto il " Lifetime Achievement Award" dal Journal for the Study of Anti-semitism"
Collabora con Informazione Corretta.


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