giovedi` 25 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
04.10.2011 Israele e gli ebrei nella caricatura araba
Manfred Gerstenfeld intervista Joel Kotek

Testata: Informazione Corretta
Data: 04 ottobre 2011
Pagina: 1
Autore: Manfred Gerstenfeld
Titolo: «Israele e gli ebrei nella caricatura araba»
a destraJoel Kotek          Manfred Gerstenfeld
 

Israele e gli ebrei nella caricatura araba
Manfred Gerstenfeld intervista Joel Kotek


(traduzione di Angelo Pezzana)

“L’ebreo nell’inconscio collettivo arabo, descritto nelle vignette e nelle caricature, è quasi un invito ad un possibile genocidio. C’è da chiedersi se questa possibilità genocida sia conscia oppure no.”

Joel Kotek, professore di scienze politiche alla Libera Università di Bruxelles, ha raccolto migliaia di caricature, la maggior parte dai media arabi. Vignette che non prendono di mira soltanto Israele, ma gli ebrei nel loro insieme. Su questa ricerca ha scritto il libro titolato “ Vignette ed estremismo: Israele e gli ebrei nei media arabi e occidentali”.

 

Kotek sostiene che in un mondo dove l’immagine gioca un ruolo centrale, la caricatura è diventata il mezzo di comunicazione più popolare e quindi più efficace. Una vignetta può influenzare la pubblica opinione più di un editoriale.

Afferma Kotek: “ Il tema più ricorrente in queste caricature è l’immagine dell’ebreo paragonato al demonio, da cui deriva, di riflesso, che la religione ebraica deve essere diabolica, e l’intero popolo ebraico dei demoni. Queste vignette diffondono anche l’idea che gli ebrei si comportano come i nazisti, portando il lettore all’unica soluzione logica:  la loro eliminazione. Il mondo arabo ne è talmente convinto, al punto da non avere ritegno nel mostrare queste caricature in una infinità di siti internet”


Centinaia di queste caricature arabe sono state divise, nella collezione di Kotek, per categoria. “ L’argomento della prima  è l’antisemitismo classico, la demonizzazione dell’ebreo, descritto come un sub-umano e quindi nemico dell’umanità. Questa disumanizzazione è necessaria per giustificare la volontà di doverlo eliminare”

 

“ Il 28 dicembre 1999 – diversi anni prima della seconda intifada – Al Hayat al-Jadida, il quotidiano ufficiale dell’Autorità palestinese, pubblicò una vignetta molto indicativa. Vi era disegnato un vecchio signore vestito con una jellaba, simbolo del secolo che stava per finire, che dava la mano a un giovane con una T-shirt, che rappresentava il 21mo secolo. Fra loro c’era un ebreo di piccola statura con una Stella di Davide sul petto, mentre una freccia lo indicava come ‘il male del secolo’ “.

Il secondo tema centrale è l’ebreo che ha ucciso Gesù. “ Questo è un leitmotiv di origine cristiana, ma i musulmani  vi ricorrono spesso  per ottenere la simpatia dei cristiani adattando a loro uso una accusa che è durata quasi duemila anni nella predicazione cristiana.

 

Un altro tema è l’equiparazione di Israele allo stato nazista. Si basa su due elementi fra loro contraddittori, ma che i musulmani cercano di conciliare. Il primo elemento è negare che la Shoah sia mai avvenuta. Il secondo dire che, nel caso fosse anche avvenuta, avrebbe causato più danni ai palestinesi, perché loro sono trattati dagli israeliani peggio di quanto avevano fatto i nazisti agli ebrei. “

Kotek aggiunge: “ Il prossimo motivo è lo ‘zoomorfismo’, un argomento molto diffuso nel mondo. Per attaccare gli avversari, li si disumanizza rappresentandoli come animali. Nelle caricature naziste, sovietiche e rumene, l’ebreo è spesso paragonato a un ragno , visto quindi come un animale velenoso. Gli altri due motivi zoomorfici predominanti sono il vampiro assetato di sangue e la piovra. L’immagine del  vampiro è un tema classico dell’antisemitismo , non ho mai trovato altri popoli se non gli ebrei ad essere rappresentati così. Questa raffigurazione pre-genocida è nata dall’immaginazione cristiana, i vignettisti arabi non fanno altro che seguire i nazisti nel rappresentare gli ebrei come animali. Ne consegue il messaggio che gli ebrei sono da eliminare, perchè inumani e diabolici”

 

“ Il quinto motivo nelle caricature arabe ricorda il tema classico della cospirazione, quello che sostiene che ‘gli ebrei dominano il mondo’. Gli odiatori di Israele dicono che sono gli ebrei a dominare gli Stati Uniti. Ne segue che gli ebrei sono i ‘padroni del mondo’, un tema sfruttato dai nazisti. Ecco una vignetta di Bendib, un caricaturista americano di origini algerine,  che rende bene l’idea:

  

 “ Un altro tema, ancora, nelle caricature arabe è l‘ebreo assetato di sangue, che deriva dall’antisemitismo cristiano, e che nel mondo arabo di oggi si trasforma  in ‘sangue palestinese’. Ve ne sono talmente tanti che ho dovuto farne una selezione per il mio libro. Ebrei che devono sangue sono spesso disegnati su Al Ahram, uno dei quotidiani egiziani più diffusi. Il 21 aprile 2001  aveva pubblicato il disegno di un arabo che veniva infilato da due soldati con la Stella di Davide sugli elmetti in una pressa. Il sangue che zampillava veniva bevuto da due ebrei con la kippà e la Stella di Davide sul petto, mentre se la ridevano allegramente. “

 

  

 Un altro tema ricorrente nelle vignette arabe è ancora più estremo. Gli ebrei non sono visti solo come assassini, ma il loro obiettivo preferito sono i bambini. Da qui la raffigurazione dei palestinesi disegnati nei panni di bambini”.

 Kotek conclude affermando che queste caricature quasi sempre esprimono un nuovo tipo di antisemitismo. “ Sono un invito all’assassinio. Per chi le disegna, la morte è l’unica punizione che il ‘nemico sionista’ merita”. 

Manfred Gerstenfeld è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Jerusalem Center for Public Affairs. Collabora con Informazione Corretta


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT