venerdi 26 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
11.08.2011 Chi è Gabriel Matthew Schivone, e perchè si spaccia per ebreo ?
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana

Testata: Informazione Corretta
Data: 11 agosto 2011
Pagina: 1
Autore: Angelo Pezzana
Titolo: «Chi è Gabriel Matthew Schivone, e perchè si spaccia per ebreo ?»

Chi è Gabriel Matthew Schivone, e perchè si spaccia per ebreo ?
Lettera da Gerusalemme, di Angelo Pezzana


Gabriel Schivone

Perchè alcuni non ebrei si spacciano per tali quando partecipano ad iniziative contro Israele ? La domanda trova una risposta nella vicenda che ha come protagonista tale Gabriel Matthew Schivone, uno studente universitario americano, che ha scritto un pezzo per il giornale Haaretz il 24 giugno scorso nel quale, difendendo la sua partecipazione alla Flotilla, sosteneva di farlo in quanto ebreo, come tanti altri giovani ebrei americani che lui sono schierati contro Israele, peccato però che al momento della partenza non ce ne fosse neanche uno. Naturalmente quelle erano le credenziali giuste sia per essere pubblicati su Haaretz, perchè un ebreo contro Israele è la manna di tutte le manifestazioni degli odiatori. Che siano quattro gatti, come in Italia quelli che si autodefiniscono ECO, cioè ebrei contro l'occupazione, importa poco, l'importante è il poterne esibire almeno uno, quale trofeo che garantisce la bontà della manifestazione. Solo che al povero Schivone è andata male, perchè, sempre su Haarez, è uscita una lettera il primo agosto di Valerie Saturen, una ex compagna di scuola dello Schivone alla Texsas University, nella quale smentiva che Schivone fosse ebreo, nemmeno di origine o per identità culturale. Nè gli era mai passato per la mente di definistrsi tale finchè non ha incominciato ad occuparsi di politica. Lo scrive Valeria, premettendo che lei è di sinistra, sta dalla parte dei palestinesi e che è d'accordo con Schivone sul fatto che il blocco navale di Gaza vada abolito. Ma non le vanno le menzogne di chi manipola la verità. Fin qui la lettera di Valeria, alla quale Schivone risponde, nella stessa pagina di Haaretz, scrivendo che cade dalle nuvole, sono anni che non la vedeva, aggiungendo che lui è un ebreo-chicano, pestando acqua nel mortaio dei diritti civili palestinesi, della loro vita distrutta dall'occupazione, e altro, tanto per non affrontare il fatto che si era inventato di essere ebreo. Un merito va reso a chi cura la rubrica delle lettere al direttore di Haaretz, il disvelamento della finta identità dello Schivone, pubblicato su un giornale che quotidianamente scrive le stesse cose che Schivone organizza, ha del miracoloso. Perchè una delle carte che gli odiatori giocano abitualemente è quella dell'ebreo-contro-Israele, quelli della Flotilla si erano pure inventati una ottantenne sopravvissuta alla Shoah, che per essere ebrea forse lo era pure, nessuno ha indagato, forse per rispetto dell'età, ma la Shoah non c'entrava affatto. Però, vuoi mettere, una sopravvissuta alla Shoah che si imbarca contro Israele, ha non uno ma mille valori aggiunti, infatti è stata molto citata nei resoconti degli inviati. Che per abitudine non indagano se quello che gli viene detto è vero, basta che la notizia ci sia, faccia rumore. Una storia del genere era già avvenuta con la prima Flotilla,dello scorso anno, una signora tedesca, tale Edith Lutz, un' insegnante in pensione, si presentò come ebrea convertita, si imbarcò sul catamarano Irene, ed immediatamente si trovò intervistata da giornali e televisioni tedesche. Naturamente era ebrea come poteva essere kasher un pezzo di maiale affumicato, disse un giornalista che aveva verificato le dichiarazioni della Lutz. Le smentite però lasciano il tempo che trovano, e poi non cè bisogno di inventare dei falsi ebrei, ce ne sono già di veri a prestarsi a queste ignobili azioni contro Israele. Che poi siano quattro gatti, sovente afflitti da turbe psichiche, è anche vero, ma il danno che procurano all'immagine dello Stato ebraico è una azione che non deve essere passata sotto silenzio.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT