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Informazione Corretta Rassegna Stampa
27.07.2008 Il pollicione di Ashraf Abu Rhama. Ecco come è andata veramente
lo racconta Deborah Fait, con un consiglio a Veltroni

Testata: Informazione Corretta
Data: 27 luglio 2008
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Il pollicione di Ashraf Abu Rhama. Ecco come è andata veramente»
Ecco come è andata veramente la storia del proiettile di gomma che ha "ferito" l'alluce del dimostrante Ashraf Abu Rhama, diventato famoso in tutto il mondo. Lo racconta la nostra corrispondente Deborah Fait.
Il pollicione di un ventisettenne palestinese di nome Ashraf Abu Rhama e' diventato famoso grazie a Israele ed e' ancora sulle prime pagine dei giornali, giornalini, giornaletti italiani ed europei.
Il giorno prima a Gerusalemme un secondo arabo aveva scagliato un altro bulldozer contro i cittadini della citta', fermato con un  colpo in testa prima che riuscisse a colpire mortalmente.
La notizia pero'  e' rimasta sui media una mezzoretta e non piu' , commentata con titoli schifosi  tipo "incidente, ha perso il controllo ecc."
Poi l'oblio.
Pochi giorni prima il Governo libanese al completo, schierato in pompa magna, ha accolto con tutti gli onori Samir Kuntar, uno che aveva spiaccicato ridendo la testina di una bambina di 4 anni contro le rocce di una spiaggia di Israele. 
Le bare di 199 terroristi assassini, consegnati con Kuntar vivo, vivissimo...speriamo per poco...   hanno ricevuto il saluto militare da tutto il Libano, Unifil compreso.
Queste notizie hanno scandalizzato poche persone, forse soltanto chi ama Israele e detesta fondamentalismi e estremismi arabi.
 
Volete mettere un pollicione palestinese tumefatto.
Questa si che e' una notizia da scandalo, perbacco, un pollicione palestinese tumefatto dalla pallottola di gomma di un soldataccio israeliano.     
E allora, siccome mi sono rotta le scatole, e' bene che racconti.  
C'e' ogni giorno  intifada a Naalin, dove si sta ultimando la costruzione della barriera di sicurezza, e in quell'occasione, durante gli scontri tra assatanati palestinesi incitati da pacifisti internazionali contro l'esercito di Israele,  un teppista arabo esagitato  viene portato legato verso una camionetta dell'esercito.
Un soldato col fucile ben puntato verso terra spara un colpo verso il piedone palestinese e colpisce di striscio il pollicione.- Ahi che male- urla il teppista e si butta per terra in mezzo ai soldati stupefatti. Arriva il medico , guarda il pollicione e dice -tutto bene- ma il teppista continua a urlare -ahi che male- e viene portato in ospedale dove riguardano il pollicione, non medicano perche' non c'e' ferita e il ventisettenne viene mandato via, anzi riportato a casa. Servizio completo del feroce esercito israeliano.
Allora, forse e' il caso di  raccontare cosa succede a Naalin e in altri posti dove c'e' intifada contro la Barriera.
In Italia nessuno sa niente se non dalle parole di Luisa Morgantini che parla sfrontatamente di "manifestazioni pacifiche".
In Israele lo vediamo in Tv e sono scene spaventose di pazzi fanatici che lanciano pietre grandi come televisori da 50 inch contro i soldati e sulla testa degli operai che lavorano alla barriera.
Ho parlato con un soldato, un ragazzino ventenne, occhi azzurri, faccia pulita, braccia e gambe e schiena completamente ricoperte di lividi blu  e di escoriazioni.
Mi racconta il ragazzo , lo chiameremo Avi, che noi, pur vedendolo in TV, non abbiamo idea di cosa succede a Naalin dove lui e' di stanza.
" E' un inferno, dice, sembra di essere in piena guerra. I palestinesi sono armati di massi che gettano dall'alto sulle nostre teste, sono armati di molotov, a volte anche sparano ma i peggiori, anche peggiori degli arabi, sono i pacifisti, quasi tutti italiani e americani, piu' un buon numero di israeliani di estrema sinistra che ci odiano.
"I pacifisti sono i piu' cattivi e i piu' violenti, aizzano gli arabi e si lanciano contro di noi sventolando bandiere di hamas, le donne ci graffiano in faccia, ci sputano addosso, ci prendono a calci".
Racconta Avi che un giorno una cicciona pacifista europea gli si e' lanciata addosso brandendo la bandiera di hamas con una mano mentre coll'altra cercava di arrivare ai suoi occhi, lui le ha dato una spinta per allontanarla e la cicciona e' caduta col grosso deretano su un cactus.I soldati israeliani hanno dovuto aiutarla ad alzarsi, mentre lei li insultava,  ma non le hanno tolto le spine dal sedere.      
Gli operai che lavorano alla Barriera sono presi di mira come i soldati che devono proteggerli. Le scene sono terribili, sassi, nugoli di sabbia, sudore, urla, bandiere, molotov, unghie pacifiste contro i  lacrimogeni e le pallottole di gomma di Zahal.
Sembra un film dell'orrore ma e' realta'. Le belve contro le quali viene eretta la barriera non la vogliono, i loro amici pacifisti non la vogliono , loro preferiscono di gran lunga vedere decine di israeliani bruciati vivi in qualche autobus o bar, colpiti da migliaia di pallini d'acciaio con cui i kamikaze riempiono i loro giubbotti esplosivi.
Questo scenario infernale ha portato quel soldato a svuotare il fucile sul terreno molto vicino al piedone del teppista.
Che diamine, un soldato di Zahal non fa queste cose contro un prigioniero legato , certo che non le fa ma mi dispiacerebbe se venisse punito perche' tutto ha un limite, anche la pazienza di un soldato israeliano sotto stress e sotto pressione come nessuno al mondo.
Le belve palestinesi devono smetterla e il Ministro della Difesa israeliano deve smetterla di chiedere scusa per la reazione di un ragazzo ventenne che vede il mondo rivoltarglisi addosso per ucciderlo, perche' questa e' la verita': quelle belve assatanate  vogliono uccidere.
Rhama ringrazi il cielo di essere stato fermato da soldati israeliani perche' quelli di un qualsiasi altro esercito non gli avrebbero tumefatto il pollicione ma lo avrebbero ridotto a voce bianca alzando un po' il fucile e mirando in mezzo alle gambe.
Comunque grande scandalo in tutto il mondo, altro che i bulldozer arabi che seminano terrore e morte a Gerusalemme.
I giornali si sono esaltati a pubblicare foto e video. Su internet insulti a Israele non si contano. Personalmente ho ricevuto una serie di messaggi privati in cui si dava a Israele dello stato nazista, a me della nazista e si insultava mia madre.
Si certo, esaltati alla stregua di quelli che vanno ad aizzare i palestinesi, pacifisti tanto violenti e pieni di odio da poter essere paragonati alle squadracce naziste di trista memoria.    
La visita in Israele di Barak Obama ha oscurato per un paio di giorni il pollicione perche' il candidato democratico alla presidenza USA ha dichiarato: «Gerusalemme sarà la capitale di Israele. Io partner costruttivo di pace».
Uaaaaahhh, i sinistri si sono agitati subito, Gerusalemme capitale di Israele, vergogna su Obama che non riconosce i mille anni di storia palestinese...che dico 1000? nooo 9000, 20.000, milioni di anni di storia palestinese.
Pensa forse Obama che i palestinesi siano stati inventati nel 67 per essere contrapposti a Israele e arrivare, attraverso di loro,  alla distruzione dello stato ebraico? 
Vergogna Obama!  
Gerusalemme Capitale di Israele!
Ma cosa si sogna??? Ma cosa crede di fare? Ha paura della lobby ebraica che comanda il mondo, pensano i sinistri.
Anche , naturalmente, quelli italiani.
E allora cosa succede? Succede che a Firenze, il 28 luglio alle ore 11, l'assemblea toscana ricevera' l'ambasciatore di Israele , Gideon Meir e saranno presenti tutti i partiti ...meno la maggioranza del Consiglio Regionale della Toscana , cioe' i partiti di sinistra, in particolare manchera' il partito piu' importante , il PD di Uolter.
Uolter Uolter Uolter Veltroni! ma come si fa! Dopo tutte le dichiarazioni di amicizia a Israele, delegazioni romane a Gerusalemme...naturalmente est, dopo tanta equivicinanza, ecco che adesso lei prende le distanze solo perche' Barak Obama parla di Gerusalemme Capitale di Israele. Ma allora lei ha paura, Uolter, allora lei non diceva il vero, allora lei e' amico di Israele finche' non si parla di cose concrete come Gerusalemme Capitale.   
Non mi dica che lei e' d'accordo con Staino che in una stupidissima vignetta sull'Unita' fa dire a uno dei suoi pupazzetti "Come si fa a dirsi vicini alla pace promettendo Gerusalemme a Israele?"
Ma a chi dovrebbe essere promessa questa citta' che e' stata per 1000 anni capitale politica del regno di Israele e per duemila anni la capitale spirituale di ogni ebreo del mondo, in Israele e nella diaspora.
Dovrebbe essere promessa ai palestinesi che non ne sono mai stati parte ne' religiosamente, ne' politicamente , tantomeno affettivamente?   
Gerusalemme e' ebraica e israeliana, se ne faccia una ragione Uolter e, se non vuole passare per un fifone convinca il suo partito a partecipare a quell'assemblea. Sa, per uno che come lei predica la democrazia, non e' mai una bella figura boicottare una nazione democratica.

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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