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Informazione Corretta Rassegna Stampa
28.06.2008 Dall'altra parte dell'oceano, Romano e Ahmadinejad
nel commento di Piera Prister

Testata: Informazione Corretta
Data: 28 giugno 2008
Pagina: 1
Autore: Piera Prister
Titolo: «Dall'altra parte dell'oceano, Romano e Ahmadinejad»

Dall'altra parte dell'oceano, il commento double face (Romano e Ahmadinejad) di Piera Prister Bracaglia Morante.

E cosi' Sergio Romano esce allo scoperto?
 Sergio Romano, il mostro sacro del giornalismo italiano, "una delle
firme piu' illustri del Corriere della Sera", non ne puo' piu' delle
mezze allusioni e degli ossimori con cui s'e' espresso finora, con
tutta quell'arte sottile del dire e del non dire, dell'asserire e del
negare e anche dei doppi significati.
 Ecco che con una scrollatina di dosso osa di piu', alza il tiro e
scrive sul Corriere della Sera del 20-06-08 senza veli ed infingimenti
che  l'Iran e' il solo stato secolare del Medio Oriente, che e' saggio
e responsabile e che ha una classe dirigente di buon livello
perfettamente in grado di sostenere negoziati lunghi e difficili con
le diplomazie occidentali".
 Attenti, il suddetto non si riferiva all'attuale governo di
Ahmadinejad & company,( cosi' chiariva schermendosi lo stesso Romano
nel rispondere alle critiche risentite di una lettrice) bensi'ad un
altro Iran immaginario di altre epoche. Il Romano e' un gran
provocatore ed e'sovrano nell'arte di menare per il naso i suoi
lettori, li burla, dice una cosa ma in realta' ne vuole dire un'altra.
E' un abile manipolatore della lingua, lo conosciamo bene, si diverte
a tendere slealmente i piu' insidiosi tranelli con lacci e lacciuoli.
Ma noi non ci caschiamo! Lui ha parlato chiaro, altroche', non puo'
nascondersi  nudo dietro le parole! S'e' scoperto!
 Come esistono i revisionisti della Storia, i negazionisti, quelli che onorano le
illacrimate sepolture delle SS, pardon delle SS combattenti , e quelli
di "Civium Libertas" che il 7 dic. 2007 hanno pubblicato "Il dottore
Mengele? Non era cosi' mostruoso." Un lunghissimo articolo di Mark
Weber, gia' il titolo si condanna da se', non ci sono parole per
parlarne.
 Costoro sono tutti collegati insieme e sono tutti al servizio del
revisionismo storico di quanti vorrebbero riabilitare il Nazismo e i
geni del male che lo hanno rappresentato e lo rappresentano ora,
attraverso la negazione della Shoah e dei loro misfatti. E guardiamoli
ormai, annaspano, che altro non sono se non un insulto alla loro stessa
intelligenza ma soprattutto a quella dei lettori. Ma torniamo a Romano.
Ma quest'elogio tardivo dell'Iran  –  che arriva
qualche settimana dopo l'arrivo del presidente dell'Iran a Roma- ci
suona come una dimostrazione d'amore per Ahmadinejad, povero, cosi'
snobbato e umiliato da tutti nella sua recente visita a Roma, anche
dai suoi sostenitori  italiani, che ce ne dovrebbero pure essere
tanti. Sulla stampa importante mancava un mezzo elogio, ed eccolo che
e' arrivato da parte del Romano, ma non esplicitamente, ovvio, ne
andava della sua reputazione!
 "Bravo Romano, complimenti, adesso si' che i lettori  ti potranno
conoscere meglio, e finalmente ti sei dichiarato: ti sei schierato,
anche se con qualche settimana di ritardo, con quel Fiore che
all'Hilton ha stretto la mano ad Ahmadinejad quando a Roma gli si
sbattevano tutte le porte in faccia, quella di palazzo Chigi, del
Vaticano e persino quella del Campidoglio, oscurato a bella posta,
perche' i tempi degli srotolamenti dei tappeti rossi, dei  brindisi e
della pompa magna per i tiranni sono finalmente finiti, per il
momento, grazie alla classe dirigente italiana, essa si' che e' di
buon livello non quella iraniana! "
Con grande compiacimento da qui, dall'altra sponda dell'Oceano
Atlantico, abbiamo ammirato Roma che ha negato la visione delle sue
bellezze ad Ahmadinejad, che invece di entrare dalla porta principale
del Campidoglio e' stato costretto  a fare un detour fino all'entrata
dell'Hilton, a Monte Mario, la porta di servizio della capitale, dove
lo stava aspettando il bel mondo della finanza italiana.
 Ma che figuraccia ha fatto quell'onnipotente despota, sponsor del
terrore, signore della vita e della morte, di fronte al quale trema
tutto l'Iran!  A  Roma ha trovato pane per i suoi denti : non ci sono
stati ricevimenti, non onori, ne' ossequi per quel tiranno che,
rinculando, con la coda fra le gambe, se la batteva a gambe levate
ritornando a Teheran dove, nel suo livore, licenziava immantinente
l'ambasciatore iraniano a Roma e rampognava  i suoi sostenitori
italiani, sparsi nei gangli dell'informazione - pardon della
disinformazione-   che miseri, ormai se la devono  vedere proprio brutta, sconfitta dopo sconfitta...per essere poi ridotti a tanto!


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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