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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
02.10.2020 Tra Israele e Libano ecco l'accordo sul gas
Commento di Roberto Bongiorni

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 02 ottobre 2020
Pagina: 23
Autore: Roberto Bongiorni
Titolo: «Accordo Israele-Libano per i giacimenti di gas»
Riprendiamo dal SOLE24ORE di oggi, 02/10/2020, a pag.23, con il titolo "Accordo Israele-Libano per i giacimenti di gas" l'analisi di Roberto Bongiorni.

Risultati immagini per israel gas
I principali giacimenti di gas naturale sotto le acque territoriali israeliane

Non si tratta di una tregua. Neanche di un tentativo. Si tratta, come ha ben spiegato il ministro israeliano dell'Energia Yuval Steinitz, di una questione commerciale. Ma per due Paesi che hanno combattuto diversi conflitti, e sono ancora formalmente in Stato di guerra, è un passo in avanti. «Israele e Libano - ha spiegato il ministro israeliano dell'Energia - terranno contatti diretti, con la mediazione americana, per i confini delle acque commerciali tra le due nazioni. Il nostro obiettivo è mettere fine alle divergenze sulla questione per aiutare lo sviluppo delle risorse naturali a beneficio dei popoli della regione». La conferma è arrivata anche dal Libano per bocca del capo del Parlamento, lo sciita Nabih Beni.

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«La visita del segretario di Stato americano Mike Pompeo in Libano - ha chiarito Berri - ha riportato invita il dossier della demarcazione del confine». «Gli Stati Uniti - ha aggiunto - si rendono conto che i governi di Libano e Israele sono pronti a delimitare i loro confini marittimi sulla base dell'esperienza del meccanismo tripartito (Israele, Libano, Onu) esistente dagli accordi dell'aprile dei 1996 e che è attualmente regolato dalla risoluzione Onu n.1701 (del aoo6)». La questione è da anni legata allo sfruttamento di alcuni giacimenti contesi di gas naturale al largo delle coste israeliane e libanesi. Le acque davanti a Israele, ma anche nel sud del Libano, nascondono ricchissimi giacimenti di gas. Ma se Israele li ha già messi in produzione, divenendo un esportatore di energia per la prima volta nella sua storia, il Libano è molto in ritardo. Le gare per la concessione delle licenze alle compagnie straniere per l'esplorazione dei blocchi sono state più volte rinviate. ll Libano, tuttavia, sta attraversando la più grave crisi economica di sempre. In marzo è stato dichiarato il default. La Pandemia di Covid-19 ha poi fatto il resto. La devastante esplosione al porto di Beirut avvenuta in agosto ha dato il colpo finale. Mettere a frutto il tesoro energetico che si nasconde sotto le acque del sud del Libano, anche se ci vorranno anni prima di commerciare il gas, contribuirebbe a frenare la crisi evitando lo scenario peggiore. Ovvero che il Piccolo Paese dei Cedri, un tempo noto come la Svizzera del Medio Oriente, divenga un “Venezuela del Medio Oriente".

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