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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
22.08.2020 Navalny sarà curato in Germania, merito di Merkel e Macron
Cronaca di Michele Pignatelli

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 22 agosto 2020
Pagina: 14
Autore: Michele Pignatelli
Titolo: «Sì di Mosca, Navalny sarà curato in Germania»
Riprendiamo dal SOLE24ORE di oggi, 22/08/2020 a pag.14, con il titolo "Sì di Mosca, Navalny sarà curato in Germania", l'articolo di Michele Pignatelli.

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Aleksej Navalnyj

Alexej Navalny lascia la Russia per essere curato in Germania. La svolta è arrivata a metà pomeriggio, dopo un tira e molla surreale di dichiarazioni contrastanti sulla salute e sul destino del più famoso blogger russo anti-corruzione, figura simbolo dell'opposizione al governo e al presidente Vladimir Putin. Navalny era stato ricoverato giovedì mattina in coma nell'ospedale siberiano di Omsk, dopo essersi sentito male in aereo in seguito a quello che i suoi collaboratori hanno descritto come un probabile avvelenamento (aveva bevuto una tazza di tè prima di decollare). Subito un'équipe di medici tedeschi era stata inviata a Omsk con un'eliambulanza fornita dalla Ong Cinema for Peace, con l'intenzione di portarlo a Berlino. Sponsor dell'iniziativa lo stesso governo tedesco, come ha confermato ieri il ministro degli Esteri, Heiko Maas. L'aereo era già pronto ieri mattina, ma inizialmente i medici di Omsk si sono opposti. Sta troppo male per essere trasferito, «continuerà a essere curato qui finché le sue condizioni non si stabilizzeranno», aveva sottolineato il primario, Alexander Murakhovsky. Aggiungendo che la valutazione era condivisa dai medici tedeschi. Affermazione, quest'ultima, smentita a stretto giro di posta dall'équipe tedesca, secondo cui Navalny era invece perfettamente trasportabile. Ad aggiungere confusione e sospetto erano poi arrivate anche altre dichiarazioni dei medici di Omsk, secondo cui non erano state rilevate tracce di veleno nel corpo del blogger e l'ipotesi diagnostica più probabile era dunque un disturbo del metabolismo con forte calo di zuccheri. Mentre il malore grave e improvviso aveva subito fatto ipotizzare un avvelenamento, sulla scia di altri casi illustri che hanno coinvolto negli ultimi anni oppositori del Cremlino o ex spie, da Alexander Litvinenko a Serghej Skripal. Con il sospetto aggiuntivo, avanzato dai collaboratori di Navalny, che la perdita di tempo fosse dettata dalla volontà di far sparire dall'organismo del blogger eventuali tracce di tossine. «Ci impediscono di trasferire Alexej, è chiaro che ci nascondono qualcosa: chiediamo che venga dimesso immediatamente», denunciava ai giornalisti la moglie del blogger, Yulia Navalnaya, dopo aver rivolto direttamente un appello al presidente Putin. «La decisione non arriva dai medici ma dal Cremlino, ovviamente», denunciava ancora ieri pomeriggio la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh, mentre il suo entourage si rivolgeva anche alla Corte europea dei diritti dell'uomo per ottenere dalle autorità russe l'autorizzazione al trasferimento. Poi, nel tardo pomeriggio, la svolta. «Le condizioni di Navalny stanno migliorando», ha dichiarato lo stesso Alexander Murakhovsky, citato da Interfax. I medici - ha aggiunto un altro medico dell'équipe di Omsk, Anatoly Kalinichenko - hanno permesso di trasferirlo per essere curato in Germania, sotto la responsabilità della moglie». Per Navalny, oltre ai numerosi arresti, non è il primo caso di aggressione fisica, seppure ancora da dimostrare: nel 2017 subì ustioni agli occhi dopo che un uomo gli gettò in viso una tintura verde usata come disinfettante; l'anno scorso fu brevemente ricoverato per una reazione allergica, a suo dire provocata da un tentativo di avvelenamento mentre era in carcere. Quello di giovedì è tuttavia l'episodio più grave. «Non importa se si tratti di un tentativo di omicidio o solo di tattica intimidatoria - ha commentato su Twitter Tatiana Stanovaya, fondatrice della società di consulenza R.Politik - gli avvelenamenti sono quasi sempre collegati ai servizi segreti».

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