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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
17.10.2019 Qatar: un'intervista accomodante e omissiva sul Sole24Ore
Firmata da Roberta Miraglia

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 17 ottobre 2019
Pagina: 25
Autore: Roberta Miraglia
Titolo: «Qatar, più investimenti esteri grazie alla liberalizzazione»
Riprendiamo dal SOLE 24 ORE di oggi, 17/10/2019, a pag. 19, con il titolo "Qatar, più investimenti esteri grazie alla liberalizzazione", l'intervista di Roberta Miraglia a Sheikh Khalifa bin Jassim bin Mohammad Al Thani, presidente della Camera di Commercio del Qatar.

Il Qatar, con l'Iran, è la principale minaccia per la pace in Medio Oriente, è un Paese con circa 200.000 cittadini e un pil pro capite tra i più alti del mondo. In Qatar vivono però anche oltre due milioni di persone senza alcun diritto: sono lavoratori stranieri - indiani, bengalesi, filippini - tenuti nella condizione di schiavi. L'organo di propaganda del regime è Al Jazeera. Ma queste informazioni non trovano spazio nell'intervista accomodante concessa dal Sole24Ore a Sheikh Khalifa bin Jassim bin Mohammad Al Thani, presidente della Camera di Commercio del Qatar, che fa parte della famiglia Al Thani, che regge dispoticamente il Qatar.

Il Qatar si sta anche impadronendo dell'economia europea, come è rivelato nei dettagli dal libro di cui al nostro link: http://www.informazionecorretta.com/find.php?find=qatar

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Ecco l'intervista:

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Sheikh Khalifa bin Jassim bin Mohammad Al Thani, presidente della Camera di Commercio del Qatar

Grazie alla nuova legge sugli investimenti stranieri il Qatar ha registrato un incremento del 6,6% degli investimenti esteri nel solo primo trimestre di quest'anno. In un momento di crescita dell'interscambio - l'export italiano verso Doha ha visto un aumento del 38,1% nei primi sei mesi del 2m9 rispetto al 2018 - le imprese qatarine sono sempre più interessate a cooperare con il nostro Paese, specie nei settori agricolo e della sicurezza alimentare. Ne parla al Sole 24 Ore Sheikh Khalifa bin Jassim bin Mohammad Al Thani, presidente della Camera di Commercio del Qatar, a Milano per partecipare, oggi, presso Assolombarda, all'annuale Business Forum Italo Arabo organizzato dalla Joint Italian Arab Chamber of Commerce (Jiacc).

Quante sono le società rappresentate dalla Chamber of Commerce and Industrye in che settori operano? Il numero delle imprese registrate ha superato 82.500. Coprono tutti i settori economici: industria, credito, turismo, trasporti, servizi, agricoltura, investimenti e commercio.

Cosa prevede la nuova legge sugli investimenti? La legge n. 1 del 2019, emanata dall'Emiro Tamim bin Hamad Al Thani è un provvedimento importante, sia a livello pratico che simbolico. Regolando gli investimenti non qatarini nell'attività economica, offre molti incentivi: apre alle società e individui stranieri la possibilità di investire direttamente in quasi tutti i settori detenendo il 100%del capitale. Offre inoltre l'assegnazione di terra, in locazione, anche agli stranieri per realizzare gli investimenti. Gli investitori esteri possono ottenere l'esenzione fiscale per il progetto. L'import di macchinari per creare l'investimento è esente da diritti doganali e, in ambito industriale, lo è anche l'import di materie prime e semilavorati non disponibili sul mercato locale. In breve, la legge mira a promuovere lo sviluppo economico del Qatar attirando investimenti esteri in tutte le attività per diversificare l'economia.

II Qatar ha registrato un aumento degli investimenti esteri diretti (Fdi)? Sì, decisamente. Gli investimenti esteri, inclusi gli Fdi, e gli investimenti di portafoglio ammontavano a 180 miliardi di euro alla fine del primo trimestre 2019, in crescita del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Non c'è dubbio che questa legge chiave insieme a incentivi e servizi ha attratto ulteriori investitori stranieri e aumentato la competitività del Qatar a livello regionale e globale.

Quali i settori di cooperazione più interessanti? Il mercato qatarino dà il benvenuto a tutti i tipi di cooperazione specialmente nella sicurezza alimentare. Sheikh Khalifa Al Thani 66 nell'industria Le società italiane sono ben posizionate e coinvolte nei principali progetti peri mondiali di calcio del 2022, compresa la metro di Doha e lo Stadio Al Bayt. Si possono sfruttare al meglio le solide relazioni economiche tra Qatar e Italia: il volume dell'interscambio ha toccato i 2,8 miliardi di euro l'anno scorso, registrando un salto del 15% rispetto ai 2,4 miliardi del 2017. L'agroindustria è uno del settori in cui il Qatar investirà di più nei prossimi anni.

Ci sono realtà italiane particolarmente valide? Per il Qatar è importante raggiungere la sicurezza alimentare e dunque l'agricoltura riveste un ruolo strategico. Il Qatar punta a ridurre la dipendenza dal cibo importato con l'autosufficienza, sviluppando l'agricoltura locale e promuovendo i rapporti con imprese agricole leader a livello internazionale. Credo fermamente che le aziende italiane abbiano un'ampia esperienza in questo settore vitale; l'agricoltura è uno dei comparti economici chiave dell'Italia. Quindi esiste una grande opportunità di rafforzare la cooperazione nelle attività agricole, di allevamento, produzione di mangimi e trasformazione alimentare. Invitiamo le società italiane a condividere con le qatarine le proprie competenze e best practice.

E la collaborazione nel settore manifatturiero? Il Qatar assiste a una significativa espansione dell'industria, con una crescita notevole a 809 fabbriche. Questa situazione apre la porta, per le imprese manifatturiere italiane, a unire le forze con le qatarine per creare nuove industrie.

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