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Il Sole 24 Ore Rassegna Stampa
15.03.2015 Luna di miele con nostalgia: 4 racconti di Molly Antopol
Recensione di Giulio Busi

Testata: Il Sole 24 Ore
Data: 15 marzo 2015
Pagina: 26
Autore: Giulio Busi
Titolo: «Nostalgiche lune»

Riprendiamo dal SOLE24ORE/DOMENICA di oggi 15/03/2015, a pag.26, con il titolo "Nostalgiche lune " l'abituale rubrica di Giulio Busi, dedicata al libro "Molly Antopol, Luna di miele con nostalgia. Racconti, traduzione di Costanza Prinetti, Bollad Boringhieri, Torino, pagg. 254, 17,50 "


                                           Giulio Busi                        Molly Antopol

Una luna non assomiglia all'altra, e ogni notte può regalare lacrime oppure sorrisi, a capriccio di fortuna. Howard Siegel, le sue notti pensa di averle trangugiate fino all'ultima. Una sessantina d'anni e un divorzio fresco alle spalle. Troppo presto per dimenticarsene, troppo tardi per rifarsi una vita. Aggiungete una figlia, convertita all'improvviso all'ebraismo ultraortodosso per compiacere «il fidanzato Ya'akov, purtroppo scemo», e capirete perché il racconto sembri, da subito, in bilico tra nostalgia e rammarico. Nelle pagine dell'americo-israeliana Molly Antopol (la successione degli epiteti ci sembra ben rifletterne i toni narrativi), il rimpianto è fatto di una materia antica. Antopol è giovane abbastanza per esser onsiderata una "promessa letteraria", eppure ha già stile maturo, soprattutto quando mette in scena lei, l'intramontabile signora delle belle lettere, madama Nostalgia. Avete in mente certi racconti yiddish, o qualche ballata, in cui tutto o quasi va male, e pure dispiace che quel tempo sia passato, e che gli affanni siano a tal punto sbiaditi? In yiddish, la nostalgia si chiama «benkshaft». Non che Howard lo sappia, perché delle origini della sua famiglia dall'Europa orientale ha dimenticato ogni cosa, e da un pezzo. Ma quando Sveta, molle regina dalle anche flessuose, entra nella sua bottega, una ventata di ricordi lo investe. E di promesse, fugaci più della notte. Ogni luna è diversa dalle precedenti. Quella ebraica, di luna, è la più nostalgica di tutte. 

 Molly Antopol, Luna di miele con nostalgia. Racconti, traduzione di Costanza Prinetti, Bollad Boringhieri, Torino, pagg. 254, 17,50

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