mercoledi` 24 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






La Stampa WEB Rassegna Stampa
15.08.2014 Israele e i diritti delle coppie gay: anche a loro si applica la 'Legge del Ritorno'
Cronaca di Maurizio Molinari

Testata: La Stampa WEB
Data: 15 agosto 2014
Pagina: 1
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: «Israele, 'legge del ritorno' anche per le coppie gay»
Riprendiamo da LA STAMPA WEB del 14/08/2014, l'articolo di Maurizio Molinari dal titolo "Israele, 'legge del ritorno' anche per le coppie gay"


Maurizio Molinari


Gideon Saar

La Legge del Ritorno è il pilastro legislativo su cui Israele ha costruito la propria identità nazionale e ora i suoi benefici vengono estesi alle coppie gay. La scelta è stata adottata da Gideon Saar, il ministro degli Interni che molti ritengono possibile successore del premier Benjamin Netanyahu, che ha dato mandato al Dipartimento sull’Immigrazione affinché «la Legge del Ritorno si applichi anche alle coppie gay». Tale normativa prevede che ogni ebreo ha diritto alla cittadinanza israeliana e il privilegio viene garantito anche ai coniugi eterosessuali. E su questo aspetto che Saar è intervenuto, con un’interpretazione del termine “coniuge” (partner) che include, per la prima volta, anche i gay. In concreto ciò significa che la Legge del Ritorno riconosce la legalità di chi si è sposato all’estero, tanto nei casi degli etero che degli omosessuali, e dunque consente ai coniugi pari diritto di immigrazione, anche se uno di loro non è ebreo. Per spiegare la decisione adottata Saar ha spiegato che «le porte di Israele sono aperte per ogni ebreo e la sua famiglia, senza ogni tipo di discriminazione per il loro stile di vita». Se il ministro dell’Interno ha deciso di intervenire in questo senso è a seguito dei casi verificatisi negli ultimi anni che hanno visto delle coppie gay incontrare difficoltà al momento dell’aliya, l’emigrazione ebraica in Israele.

Per esprimere la propria opinione a La Stampa WEB, cliccare sulla e-mail sottostante

prova@lastampaweb.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT