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Riprendiamo dal MESSAGGERO di oggi, 15/06/2020, a pag. 15, con il titolo "Macron parla ai francesi: 'Il passato non si riscrive le nostre statue restano'", la cronaca firmata Fr.Pier.
Emmanuel Macron L'ANNUNCIO Macron ha inoltre annunciato ai francesi che anche Parigi, da domani, può «voltare la pagina del primo atto della crisi» provocata dall'epidemia di coronavirus. «Tutto il territorio, ad eccezione di Mayotte e della Guyana, diventa zona verde. Questo significa una ripresa forte de] lavoro e la riapertura di ristoranti e bar». A dunque arrivato dall'Eliseo l'annuncio che i francesi aspettavano con più ansia dal 17 marzo, quando fu decretato il lockdown. Un risultato raggiunto con lo sforzo di tutti, e di cui «andare fieri», dice il presidente: «L'estate 2020 non sarà un'estate come le altre e bisognerà seguire l'evoluzione dell'epidemia per prepararci. La lotta non è ancora finita. Ma sono felice con voi di questa prima vittoria contro il virus». Riaprono tutti i ristoranti e i bar a Parigi, riaprono completamente asili, scuole elementari e medie, che dal 22 luglio ritroveranno ritmi e obblighi dei tempi della normalità. Nel momento della riapertura totale, Macron ha fatto anche il bilancio di quanto avvenuto: rivendicando «la scelta di mettere la salute davanti all'economia», ammettendo «errori» ma rivendicando i successi. Il presidente ha «escluso» «qualsiasi aumento di imposta per finanziare spese legate al coronavirus», cd ha assicurato che farà «di tutto per evitare ogni licenziamento».
LE PROTESTE Il capo dello stato ha quindi sottolineato che la ripresa economica passerà dall'Europa che in questo caso «è stata all'altezza della situazione» nonostante «un inizio difficile» Infine, un accenno all'attualità, alle proteste che imperversano anche in Francia sulle violenze della polizia: «La Repubblica non smonterà nessuna statua - ha detto il presidente - non cancellerà alcuna traccia né alcun nome della propria storia», aggiungendo poi che la Francia saprà essere «inflessibile di fronte al razzismo e all'antisemitismo».
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