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Il Messaggero Rassegna Stampa
09.03.2004 Battaglia, rastrellare, occupanti...
pur di non scrivere "lotta al terrorismo"

Testata: Il Messaggero
Data: 09 marzo 2004
Pagina: 0
Autore: un giornalista
Titolo: «Gaza, battaglia nei campi profughi»
L'articolo di ieri, lunedì 8 marzo '04, sul Messaggero, è una semplice cronaca, ma dal linguaggio usato si deduce che neutrale non è. Vediamo:
Forte resistenza a un’incursione israeliana a El Burej e Nusseirat. Hamas e Jihad islamica minacciano di vendicarsi

Gaza, battaglia nei campi profughi

Uccisi 15 palestinesi. L’Anp: prima del ritiro Sharon vuole creare il caos

GERUSALEMME - Un raid dell'esercito israeliano in due campi profughi nel centro della striscia di Gaza si è trasformato in una vera e propria battaglia che ha causato la morte di 15 palestinesi, tra i quali un bambino e due ragazzi, e il ferimento di altri ottanta.
L'operazione israeliana era iniziata alle quattro del mattino di ieri (le tre in Italia) con l'arrivo di decine di mezzi blindati e di trasporto truppe nei campi profughi di El Bureij e di Nusseirat, mentre in cielo elicotteri Apache fornivano una copertura aerea. Una volta entrati nei campi, i soldati hanno cominciato a rastrellare
Rastrellare è molto brutto. Ricorda i nazisti...
palestinesi considerati pericolosi. I soldati israeliani si sono però imbattuti nella resistenza sempre più decisa di gruppi armati palestinesi,


Anche resistenza ricorda molto la seconda guerra mondiale. Ci manca solo che Il Messaggero parli di "partigiani" palestinesi e il gioco è davvero fatto...


che sono andati aumentando di numero che hanno ingaggiato una vera e propria battaglia con gli occupanti.


Occupanti?


Molte case sono state danneggiate mentre donne e bambini gridavano e pallottole sibilavano tutto attorno.


Giusto per completare il quadretto... Ma si sentono le urla in mezzo ai sibili, o viceversa?
I palestinesi hanno fatto uso di armi automatiche, bombe a mano, razzi anticarro incontrando il fuoco di risposta israeliano.

Un lampo di lucidita' del nostro giornalista: gli israeliani rispondono, i palestinesi attaccano...


In cielo intanto volteggiavano in continuazione gli elicotteri che assicuravano ai soldati un fuoco di copertura. Gli scontri si sono fatti ancora più intensi quando dopo diverse ore le truppe israeliane hanno cominciato a ritirarsi sotto un fuoco intenso.
L'ufficiale che ha comandato l'operazione, il colonnello Ofer Wintner, ha dichiarato al quotidiano Yedioth Ahronoth che in questa fase degli scontri «i palestinesi hanno mandato in prima linea centinaia di ragazzi» da dietro i quali, a suo dire,


Meglio sempre mettere in dubbio. Ma se non era lì come faceva ad essere così sicuro prima il nostro giornalista, quando parlava di rastrellamenti, bimbi che gridavano, ecc.?


hanno continuato a sparare contro i soldati. A conclusione dell'operazione, sono state uccise quindici persone: dieci di queste sono state identificate come miliziani di Hamas; le altre cinque, tra le quali un bambino di dieci anni e due ragazzi di 12 e 15 anni, erano civili.

Secondo i giornali israeliani anche il 15enne era armato.
Gli analisti israeliani suppongono che la recrudescenza della lotta armata palestinese nelle ultime settimane sia legata al piano del premier Ariel Sharon di sgombero degli insediamenti ebraici a Gaza e di parziale ritiro militare in Cisgiordania. Nel pomeriggio decine di migliaia di palestinesi hanno preso parte ai funerali degli uccisi mentre da Hamas e dalla Jihad Islamica è giunta la promessa di sanguinose vendette. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha condannato i «massacri» israeliani e ha detto che Israele sta deliberatamente provocando un aumento della violenza nei Territori prima del suo ritiro unilaterale. Ma così facendo, secondo l'Anp, sta «giocando con il fuoco».
Secondo il quotidiano Maariv, Hamas, in vista del ritiro israeliano, sta ora creando un suo esercito popolare con l'intento di prendere il potere e di sostituirsi all'Anp nella striscia di Gaza, approfittando del caos e dell'anarchia esistenti.
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